Capitolo 4

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Feci un respiro profondo cercando di calmarmi e sopratutto cercando con tutte le mie forze di non prenderlo a pugni.
-Cosa ci fai qui?!- chiesi cercando di sembrare il più normale possibile - e sopratutto- continuai -perché hai il mio pranzo in mano?-
Ridacchiò guardando il sacchetto di sushi, tornando poi a guardare me.
-Questo piccola, succede quando ignori i miei messaggi ah e ho visto un fattorino con il pranzo che stava per suonare alla tua porta, quindi gli ho chiesto di darmelo e non ha fatto nemmeno tanti problemi..- disse facendo spallucce.
-Bene- dissi -ades- non feci in tempo a finire la frase che la voce sprizzante di Ashley mi fermò
-Amo chi era alla port... oh ciao Justin!- disse sfoggiando un sorriso a 32 denti facendomi roteare gli occhi.
Justin rispose facendo l'occhiolino, idiota.
-E permesso- disse facendo un passo verso l'entrata.
-Scusami?- dissi fermandolo mettendogli una mano sul petto -Oh nono- continuai levandogli il sacchetto dalle mani -Tu te ne stavi proprio andando- dissi indicando l'altro lato del giardino.
-Oh andiamo Riri! Non fare la scortese- disse Ashley accennando un sorriso a Justin.
-Infatti Riri- disse lui -Non fare la scortese-
Calmati Riri, calmati, respira.
Feci un respiro profondo dopodiché mi feci da parte  per farlo entrare, chiudendo la porta alle sue spalle.

Justin fischiò guardandosi attorno -Che bel posticino- disse girandosi poi verso di me -Un pò come la padrona di casa- disse facendomi l'occhiolino.
Roteai gli occhi evidentemente irritata e lo ignorai, sentendolo poi ridacchiare.
Si sedette sul divano seguito poi da Ashely, che si mise molto vicina a lui non smettendo di fissarlo.
Stava iniziando a fare la cascamorta anche con lui.
Non feci troppo caso al suo comportamento, non volevo rovinarmi la giornata, in più volevo essere bella carica per la serata che mi aspettava.
Consumammo il pranzo nella più totale tranquillità stranamente, di tanto in tanto Justin faceva le sue solite affermazioni da cascamorto e Ashley ridacchiava come un'oca a qualunque cosa dicesse.
-Ehi tesoro hai un pò di riso sulle labbra- disse Justin guardandole le labbra.
Oh no vi prego.
-Dove?- chiese facendo la finta tonta, dio salvami tu.
-Proprio qui- disse Justin levandogli il pezzetto di riso dalle labbra, per poi farle leccare il suo pollice. Justin mi lanciò un'occhiata di sfida e io gli restituii l'occhiata guardandolo schifata.

Nell'ora successiva decisi di guardare un film, dato che avevo tutt'altri programmi ma con l'arrivo di Justin era andato tutto a rotoli, continuava a provarci con Ashley per poi guardarmi per vedere una mia reazione.
Che comportamento da idiota.
Anche se a dir la verità un po' mi infastidiva il modo in cui le parlava, la guardava.. insomma!
Ashley stava ridendo come un'oca all'ennesima battuta di Justin quando il suo telefono squillò.
-Pronto?- disse ancora ridacchiando
Durante la sua conversazione al telefono Justin mi guardava leccandosi le labbra per poi fare quello suo sguardo da idiota.
Mimai un 'vaffanculo' con le labbra facendolo ridacchiare.
-Ragazzi scusate vi devo lasciare..- disse Ashley alzandosi e prendendo la sua giacchetta.
-C-cosa?- dissi confusa mentre mi dava un bacio sulla guancia.
-Il ragazzo di ieri mi ha chiamata.. e poi non fa mai male un po' di sesso prima di stasera, mi rende più carica!- disse salutando Justin
-A stasera!- disse Justin facendole l'occhiolino.

Ashley gli mandò un bacio con la mano per poi salutare anche me e chiudere la porta, lasciandoci in silenzio.
-Grandioso- sussurrai
-Cos'è che ha detto la tua amica?- disse Justin facendo finta di pensare- Ah si, un pò di buon sesso non fa mai male- disse imitando la sua voce, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia.
-Sei la prima cubista che conosco a non essermi saltata addosso- disse facendo spallucce.
-Considerando il genere di cubiste che frequentavi, lo prendo come un complimento- dissi alzandomi notando l'orario.
-Stai per caso insinuando che io e te ci frequentiamo?- chiese guardandomi alzando le sopracciglia.
-Certo...- dissi mostrandogli un sorrisetto falso -che no- dissi vedendo l'unico luccichio di speranza scomparire dai suoi occhi.
Sorrisi soddisfatta dalla sua reazione per poi togliermi la maglietta rimanendo in reggiseno.
-Woah- disse guardando ogni centimetro della mia pelle rimanendo praticamente incantato.
-Hai cambiato idea piccola?- disse alzandosi avvicinandosi a me
Lo guardai male per poi spingerlo di nuovo sul divano
-No Bieber, ma se permetti tra un'ora esatta devo essere al club, e non ho tempo di fare la finta imbarazzata e chiederti di lasciare la stanza per permettermi di cambiarmi, cosa che non faresti, quindi risparmio solo tempo- dissi sfilando via i leggins mostrando il mio perizoma nero di pizzo.
-Lo prendo come uno spettacolino privato allora..- disse leccandosi le labbra guardandomi da capo a piedi.
Per un attimo immaginai di fiondarmi su di lui e baciarlo, immagine che sparì immediatamente dalla mia testa.. cosa andavo a pensare?!
Okay, era carino, molto carino.. ma insomma, i ragazzi come lui portano le ragazze a letto, le illudono, si divertono, e poi le scaricano come spazzatura e io non ero per niente quel genere di ragazza.
Restava comunque il fatto che io ero in intimo e lui era seduto davanti a me a fissarmi con quello sguardo che mi fa impazzire.
Decisi che mi sarei divertita un po'.. dopotutto che differenza c'era tra farmi vedere al club e farmi vedere lì?

Mi voltai camminando per la stanza, essendo sicura di dove i suoi occhi si sarebbero posati.. voltai la testa nuovamente vedendolo intento a fissarmi il sedere mordendosi il labbro inferiore. Sorrisi a quell'immagine.
Perché sì, per quanto io possa fare la sostenuta, mi faceva letteralmente impazzire quando mi guardava così.
Ritornai poi vicino a lui facendo finta di cercare qualcosa, mi sporsi leggermente sopra di lui per dargli l'impressione che io mi stessi sedendo su di lui, rigirandomi poi un attimo dopo aver preso degli indumenti che erano sul divano esattamente dietro di lui. Lo vidi trattener il respiro per un attimo.

-Che c'è?- chiesi per stuzzicarlo -Per la prima volta sei rimasto senza parole?- ridacchiai vedendolo in difficoltà.
Feci per mettermi il top nero quando sentii le sue mani prendermi le cosce e trascinarmi a cavalcioni su di lui, riuscii a percepire la sua erezione che premeva contro la mia intimità, facendomi uscire un gemito soffocato
-Stai giocando con il fuoco piccola..- sussurrò al mio orecchio, portando poi le labbra sul mio collo lasciando baci umidi e succhiando di tanto in tanto.
Gemetti a quel gesto, istintivamente gli toccai i capelli tirandoli leggermente, sentendolo sorridere contro la mia pelle.
Fece scivolare le mani sul mio sedere, incitandomi a muovermi su di lui.
Decisi di lasciarmi andare per un pò.. iniziai a muovermi piano sentendolo gemere.
-Dio piccola- disse fra i gemiti.
Mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai
-Ricordati che solo le bambine sono capaci di scottarsi col fuoco, le vere donne invece imparano a dominarlo- dissi per poi scendere da lui lasciandolo ancora con le labbra socchiuse e la fronte bagnata.
Gli feci l'occhiolino per poi vestirmi
-Vaffanculo Siria, vaffanculo- disse alzandosi
Ridacchiai dalla sua reazione
-Allora, continuerai a lamentarti perché non ti hanno dato ciò che volevi, o mi accompagnerai al club?- chiesi
Si alzò sbuffando guardandomi malissimo facendomi ridacchiare soddisfatta.

Ci aspettava una serata molto, ma molto divertente.

You are my dancer. //Justin Bieber//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora