Capitolo 10

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Mi svegliai a causa della luce che entrava in camera dalla grande finestra, mi stropicciai gli occhi mettendo a fuoco la stanza per poi girarmi e sorridere all'immagine che avevo accanto.
Justin dormiva con la bocca semi aperta e i capelli completamente scompigliati.

Come faceva ad essere tremendamente sexy anche mentre dormiva? Eppure quell'immagine avrebbe dovuto suscitarmi tenerezza, non di certo la voglia di saltargli addosso!Ok stavo diventando leggermente malata e su questo eravamo tutti d'accordo

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Come faceva ad essere tremendamente sexy anche mentre dormiva? Eppure quell'immagine avrebbe dovuto suscitarmi tenerezza, non di certo la voglia di saltargli addosso!
Ok stavo diventando leggermente malata e su questo eravamo tutti d'accordo.
Toccai delicatamente i suoi capelli accarezzandoli, erano così soffici.. sarei rimasta ad accarezzarli per ore.
Mugugnò qualcosa di impercettibile mentre dormiva facendomi ridacchiare.
"Così piccola così" disse mentre dormiva. Portai entrambe le mani alla bocca cercando di trattenere le risate, stava facendo un sogno erotico su di me?
"Oh riri ma dove lo hai imparato?" disse sorridendo.
Mi si colorarono le guance di rosso per quanto stessi ridendo, se avessi avuto un telefono vicino lo avrei sicuramente filmato, era troppo divertente.
D'un tratto i suoi occhi si aprirono e si guardò intorno per poi stiracchiarsi "Buongiorno piccola" disse mettendosi seduto togliendosi le coperte.
"Buongiorno" dissi cercando di non ridere. Aveva un enorme rigonfiamento sui boxer e in normali circostanze gli sarei saltata addosso, ma quello che era successo pochi secondi prima è stato talmente divertente da farmi dimenticare per un attimo il lato pervertito di me.
"Dormito bene?" disse guardandomi
"Tu sicuramente più di me" dissi riferendomi al rigonfiamento sui suoi boxer ridacchiando.
"Oh cazzo" disse abbassando lo sguardo. Iniziò a borbottare cose a caso cercando di trovare una scusa facendomi ridere ancora di più.
"Approposito, dove ho imparato che cosa?" chiesi fra le risate.
"Mh?" disse facendo il finto tonto coprendosi con un lembo del lenzuolo.
"Hai detto 'oh Riri dove lo hai imparato'" dissi imitando la sua vocina strozzata da orgasmo.
"Ah ehm no stavamo ecco.." disse cercando di trovare le parole "stavano facendo sesso" disse scrollando le spalle "orale" aggiunse poi a bassa voce.
"JUSTIN" dissi arrossendo dandogli un cuscino in faccia facendolo ridacchiare.
"Che c'è" disse lui facendo spallucce "È perfettamente normale fare sogni erotici sulla propria ragazza..." disse
"Mhmm" dissi ridacchiando per poi alzarmi per uscire dalla stanza.
"Dove vorresti andare" disse prendendomi il polso facendomi sedere a cavalcioni su di lui "Senza darmi il bacio del buongiorno?" Disse facendo gli occhioni dolci. Ridacchiai per poi posare delicatamente le mie labbra sulle sue... sarebbe dovuto essere un bacio casto, ma con Justin nulla può essere casto.
Picchiettò la lingua sulle mie labbra chiedendo l'accesso che gli diedi subito.
Fece scivolare le mani ai lembi della mia maglietta cercando di sfilarla ma io lo fermai. "Ah ah non oggi Bieber, stasera lavoro" dissi alzandomi vedendolo sbuffare
"Ma quando avrai le ferie? Voglio dire le hanno anche le cubiste le ferie vero?" chiese speranzoso.
"Certo" dissi vedendo un bagliore di luce nei suoi occhi "Quando avrò settanta anni e il culo troppo flaccido per ballare, avrò le ferie" dissi ridacchiando alla sua espressione sconcertata.
"Sto scherzando" dissi stampandogli un bacio sulle labbra "Non so quando le avrò, chiederò al capo"
"Va bene" mugugnò. Ridacchiai vedendo la sua espressione da bimbo offeso e gli diedi un leggero bacio sulle labbra.
"Allora vieni a fare la doccia con me o devo spogliarmi e mettermi lo shampoo da sola?" Chiesi con tono malizioso
Vidi un barlume di lussuria farsi spazio nei suoi occhi, si alzò d scatto facendomi ridacchiare per poi venire con me in bagno.
"Ah - ah" dissi posando una mano sul suo petto "Niente sesso" dissi con tono serio.
"Il mio Jerry deve stare buoni quindi?" Chiese facendo il labbruccio.
"Il tuo cosa?" Chiesi interrogativa
"Beh il mio.." disse guardandosi il gonfiore sui boxer per poi guardandomi leccandosi le labbra divertito dalla mia espressione scioccata. "Precisamente" dissi cercando di non fissarlo troppo sentendo le guance andare a fuoco.
"Sei bellissima quando arrossisci" dissi sussurrando al mio orecchio per poi morderlo delicatamente.
"Non tentarmi Bieber" dissi sussurrando mordendomi il labbro.
No, non dovevo, non di nuovo cioè quante volte lo abbiamo fatto nelle ultime quarantotto ore? Non che sia una cosa negativa anzi, io non ne ho mai abbastanza ma mi devo trattenere almeno un po'.
Sentii le mani di Justin sui miei fianchi per poi sentire le sue labbra sul mio collo.
Mi lasciai andare per un secondo per poi spalancare gli occhi e spingerlo via facendolo cadere sul letto.
"Tu resti qua finché non avrò finito di vestirmi e lavarmi" dissi seria sostenendo il suo sguardo.
Lui ridacchiò vedendo la mia difficoltà nel trattenermi "okay piccola" disse alzandosi per baciarmi per poi risedersi sul letto.
Feci un mezzo sorriso per poi dirigermi verso il bagno "Io e Jerry vogliamo il bis stanotte appena torniamo" disse alzando un po' la voce per farsi sentire "Sisi" dissi io distrattamente per poi sentirlo ridacchiare.
**
"Ci parlo io col tuo capo, è impossibile lavorare ogni sera fino a tardi uffa" disse Justin lamentandosi mentre stringeva il volante.
"Dai non fare il bambino offeso" ridacchiai
"Non sto facendo il bambino offeso, ma questo Daddy qui" disse indicando se stesso "si è stancato di portare la propria bambina al parco giochi tutte le sante sere" disse sbuffando.
Risi da quanto fosse carino e tremendamente sexy anche mentre era geloso, non c'era nulla di più bello che vederlo dare di matto.
"Incredibile, incredibile!" disse mentre accostava.
Fece per togliersi la cintura e scendere ma io lo sorpresi mettendomi a cavalcioni su di lui sentendo subito il suo corpo fremere.
"La tua bambina sarà tutta tua stasera" sussurrai contro il suo collo per poi lasciare baci umidi sentendolo gemere.
"Daddy non vede l'ora.." sussurrò stringendo la presa sui miei fianchi.
"Ma prima.." dissi mordendogli il lobo dell'orecchio.
"Devo andare al parco giochi" dissi scendendo da lui per poi uscire dalla macchina sentendolo imprecare subito dopo.
Prima di entrare nel club gli lasciai un bacio sulle labbra dato che dopo sarei dovuta correre subito a cambiarmi, fece durare il bacio molto più del previsto, come suo solito, ma poi mi lasciò andare.
Corsi subito verso i camerini vedendo poi Justin raggiungere i suoi amici, erano al completo quella sera, vidi Josh seguirmi con la coda dell'occhio.
Mi cambiai velocemente mettendo un body color lilla e dei tacchi abbinati, oramai sceglievo solo body di color viola o sue sfumature chissà come mai..
Diedi un'occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio, sorrisi soddisfatta per poi uscire dal camerino pronta a dominare la pista, come sempre.
Salii sul palco e con me iniziò anche la musica, faceva molto caldo quella sera dentro il club. Vidi subito i clienti farsi spazio per raggiungere il palco e potermi vedere meglio, cercai con lo sguardo Justin.
Iniziai a muovermi e a fare la mia coreografia. Senza accorgermene mi resi conto che stavo praticamente fissando Justin. Era sudato, coi capelli scompigliati e si leccava le labbra ogni due secondi... dovevo ancora aspettare un bel pò prima di poter tornare a casa e dargli ciò che fremo dalla voglia di dargli..
Finii la coreografia e come mio solito mandai un bacio distratto in direzione della folla, per poi scendere dal palco.
Sentii dei passi dietro di me ma non ci feci troppo caso finché non mi sentii sbattere contro il muro gemendo dal dolore.
Alzai gli occhi e un brivido di terrore mi percorse la schiena. Non erano gli occhi nocciola che speravo di incontrare, erano verdi, cupi, terribili.
"Josh che cosa stai face-" mi coprii la bocca con la mano facendomi sobbalzare spaventata, non riuscivo a respirare.
"Quindi ti fai Justin non è così?" chiese con voce roca.
Cercai di muovermi ma mi spinse nuovamente contro il muro "Uno dei miei migliori amici... sei caduta in basso troia" sputò come veleno.
Si fiondò sul mio collo iniziando a morderlo e succhiare, sentii la sua mano percorrerai la coscia. Le lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi e non riuscivo nemmeno a gridare per quanto forte fosse la sua presa sul mio viso.
D'un tratto riuscii a prendere fiato, dopo poco vidi Justin prendere a pugni Josh fino a spaccargli il naso.
"CHE CAZZO STAI FACENDO" urlò Justin in preda alla furia.
"Spero che ti attacchi qualche malattia venerea, chissà quanto ne ha scopati prima di te" rise Josh guardandomi per poi correre via prima ancora che Justin potesse picchiarlo di nuovo.
Mi lasciai cadere a terra scossa da mille brividi.
Mi veniva da vomitare e non riuscivo a muovermi.
"Piccola" disse Justin accarezzandomi il viso. Mi ritrassi spaventata per poi rendermi conto che era lui.
"Amore sono io è tutto finito" mi prese il viso fra le mani per poi guardarmi negli occhi.
Non riuscivo a muovermi e avevo paura, tanta paura. Mi lasciai andare piangendo per poi stringere Justin forte a me, respirai a pieno il suo profumo cercando di calmarmi.
Mi accarezzò la schiena e mi aiutò ad alzarmi.
"Ti porto a casa, andiamo via di qui" sussurrò guardandomi
"i-il capo" dissi io singhiozzando.
"Non parlare piccola ci parlo io okay? Vieni con me ora"
"No Justin ho paura di lui Justin.." dissi ricominciando a piangere
"Amore Josh non è qui e non ci tornerà, okay? Ora ci sono io e non ti lascio più da sola"



Una volta arrivati a casa Justin salii con me al piano di sopra, mi prese in braccio portandomi in bagno per poi adagiarmi delicatamente sul piano in marmo.
Aprii l'acqua della vasca da bagno, per poi metterci dentro il mio bagnoschiuma preferito, per poi tornare verso di me.
Mi asciugò le lacrime per poi guardare il mio collo, vidi le lacrime farsi spazio nei suoi occhi.
"Che c'è?" Chiesi impaurita
Justin si spostò per farmi scendere, mi specchiai e rimasi disgustata dal mio riflesso.
Un orribile macchia violacea era presente sul mio collo, gonfia e faceva male. Non era come quelle che mi avevano fatto Justin.. che erano di un viola chiaro che scatenavano dentro me mille emozioni ogni volta che le guardavo. Era di un viola scuro, cupo, orribile.
Iniziai a piangere di nuovo coprendomi il viso.
"Piccola no.." disse Justin togliendomi le mani dal viso abbracciandomi.
"Come fai ad essere ancora qui... sono solo una puttana lui ha ragione.." dissi fra i singhiozzi.
Sciolse l'abbraccio per guardarmi negli occhi, tirò su col naso dato che era sull'orlo di piangere.
"Non sei una puttana, e credimi se te lo dico perché io ne ho avute tante di ragazze.. tutte poche di buono, che venivano a letto con me subito, senza un minimo di resistenza. Tu sei stata in grado di sedurre la mia mente prima del mio corpo, mi stai facendo innamorare di te piccola.. non ho mai provato questo per nessuno. Io non ti lascio andare, non ti lascerò mai andare. Ora per favore smetti di piangere, sono qui vicino a te... nulla potrà farti mai del male, mai più" disse con la voce flebile e instabile, come se stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro.
"Fai l'amore con me?" Dissi guardandolo negli occhi.
"Dopo stasera? Ne sei sicura? Piccola sei ancora scioccata io non-" poggiai un dito sulle sue labbra interrompendolo.
"Fai l'amore con me" dissi per poi baciarlo sentendo già la sua lingua scontrarsi con la mia.
Mi spogliai completamente rimanendo nuda davanti a lui, continuai a baciarlo mentre i suoi vestiti cadevano sul pavimento.
Mi prese in braccio facendo allacciare le mie gambe alla sua vita, per poi entrare nella vasca facendomi gemere dal cambio di temperatura.
Iniziai a muovermi su di lui sentendolo poi dentro di me.
Allacciai le mie mani con le sue per poi baciarlo accelerando i movimenti su di lui.
"T-ti amo" dissi gemendo contro le sue labbra.
"Ti a-mo Siria" disse sussurrando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2017 ⏰

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You are my dancer. //Justin Bieber//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora