Il Plenilunio

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<<Marienne, Marienne!>> disse quasi in un sussurro Connor.

Marienne staccò gli occhi dal suo diario, e si voltò per cercare nel buio il piccolo Connor.

<< Stai dormendo Marienne?>>

<< No, sono sveglia, cosa succede?>>

Connor si avvicinò a tentoni al letto di Marienne nella speranza di non far cadere nulla.

<< Posso dormire con te? Ho fatto un brutto sogno e non voglio restare in camera da solo, ho troppa paura>>

Marienne gli fece spazio nel letto e lui dopo poco tempo si addormentò sul suo petto come succedeva quando erano piccoli.

Dopo la morte della madre era Marienne che si prendeva cura sia del fratellino sia di suo padre, non era semplice per lei studiare e pulire la casa, ma se non lo avesse fatto lei chi lo avrebbe fatto?

Il padre lavorava tutto il giorno in miniera e quando arrivava a casa era cosi stanco che spesso non cenava, a casa non c'erano abbastanza soldi per poter avere una domestica e Marienne quando poteva faceva qualche commissione anche se per pochi spiccioli.

Le ultime parole della madre furono :<< Prenditi cura di tuo fratello e di tuo padre, lui può sembrare burbero ma vi vuole bene, non dimenticartene mai. Ora forse sei troppo piccola per poter comprendere tutto ciò, ma quando crescerai capirai...>>

La sua voce si era smorzata prima ancora di poter terminare la frase e prima che Marienne le potesse dire quanto l'amava fece il suo ultimo sospiro prima di morire.

Erano passati ormai due anni dalla morte della madre e lei adesso aveva solo 12 anni e Connor ne aveva 6, ogni tanto gli chiedeva dove fosse la mamma e ogni volta gli diceva che lei era partita per un viaggio lontanissimo, ma che presto sarebbe tornata; sapeva che prima o poi avrebbe dovuto dirgli la verità, ma ora non era il momento.

Marienne riprese a scrivere nel suo diario tutti i suoi pensieri e le domande che l'assillavano, quando terminò nascose il libro sotto il materasso e guardando fuori la finestra diede la buona notte alla stella più luminosa: si ripeteva che era la sua mamma che vegliava sulla loro famiglia.

La mattina seguente di buon'ora era già in piedi per prepare la colazione, mentre suo padre scendeva lei andava a svegliare suo fratello e lo preparava per la scuola, era molto tempo che non facevano più tutti colazione insieme ma ciò non sembrava essere un problema per nessuno.

Ogni mattina suo padre Teodor era di cattivo umore, quel lavoro gli toglieva le forze e il sorriso dalla faccia; ma solo quella mattina per qualche strana ragione era riuscito a dire a denti stretti un "Grazie".

La mattinata passò tranquilla, quando Marienne tornò da scuola lasciò pronta la merenda per il fratellino con un biglietto dove gli diceva che sarebbe tornata per cena e che lei era in biblioteca a riordinare i libri.

Il lunedi e il giovedi di ogni settimana andava a fare le pulizie dalla Signora McCord, -una donna anziana che per le due ore che Marienne stava con lei sembrava renderla la persona più felice del mondo era cosi sola e le faceva cosi piacere avere qualcuno con cui parlare-, il fine settimana andava a riordinare i libri in biblioteca, un lavoraccio ma alla fine era anche un modo per distrarsi dal quotidiano.

Proprio mentre riordinava i libri ne notò uno in particolare, era sicura di non averlo mai visto prima, la copertina rigida con ornamenti in oro e argento, era scritto con uno stile antico, sembrava cosi imponente ma al contempo cosi delicato, si mise a leggerne qualche pagina ma poi guardo fuori dalla finestra era già buio e lei doveva tornare a casa.

Non si sa per quale motivo ma appena il sole iniziava a calare nel villaggio tutti si rintanavano nelle loro case come spaventati da qualcosa di invisibile, qualcosa che però Marienne vide.

Si affrettò a tornare a casa il più velocemente possibile, doveva ancora preparare la cena, la strada per tornare non era molta, doveva solo girare a destra e poi alla fine della strada a sinistra e sempre dritto, cosi iniziò a correre sperando di fare prima, ma mentre passava tra i vicoli vide una figura nera, molto più simile ad un animale che ad un essere umano, aspetto che se ne andasse e correndo più veloce che potesse arrivò a casa e si richiuse la porta alle spalle sperando che quell'essere non l'avesse seguita.

Il volto pallido e sudato, ansimava ma negli occhi si poteva vedere la sua paura, il padre la rimproverò per aver fatto tardi, senza neanche degnarla di uno sguardo, mentre Connor le chiese cosa fosse successo, lei disse che era solo in ritardo ma lui aveva capito che non era tutta la verità.

Quando chiuse le tende delle finestre si accorse del plenilunio, e ricordò che anche quando sua madre era morta in cielo c'era la luna piena .

Nei giorni a seguire le giornate trascorsero tranquille, Marienne non raccontò a nessuno ciò che aveva visto, anche se il solo pensiero la faceva rabbrividire, voleva tanto cercare qualcosa a riguardo, ma se poi avesse trovato dei risconti con quella bestia, come si sarebbe dovuta comportare?

Le domande e i dubbi l'assillavano ma sapeva bene che non aveva tempo per trovare delle risposte, tra poche ore sarebbe dovuta andare a prendere Connor da un suo compagno di classe, cosi cerco di riordinare il più velocemente possibile la casa e di preparare la cena, guardò fuori dalla finestra, il sole stava già iniziando a calare .

Dopo poco tempo si preparò e si diresse a casa della Signora Lunderbet, quando bussò venne accolta con un gran sorriso, Connor e il suo amico Louis erano il salotto a giocare, quando Connor la vide andò ad abbracciarla, dicendole se poteva restare ancora un pò, in fin dei conti fuori non era ancora buio e non rischiavano nulla, o almeno era ciò che continuava a ripetersi Marienne.

Quando il marito della signora Lunderbet, apri la porta di casa, ciò le fece capire che era tardi fin troppo tardi, cosi disse a Connor che dovevano andare via, e cosi lui prese la sua giacca e lo zaino e salutando la famiglia Lunderbet, si incamminarono velocemente verso casa.

Marienne continuava a guardarsi intorno, sentiva la presenza di qualcuno e mentre teneva stretto a sè Connor, entrambi videro la bestia, Marienne mise una mano sulla bocca del fratello affinchè non urlasse, la bestia si aggirava come se fosse in cerca di qualcosa, cosi entrambi attesero che si allontanasse un pò per correre velocemente a casa. Connor aveva mille domande, e quando finalmente arrivati a casa guardò il volto di Marienne capiì che non era la prima volta che lei lo vedesse, stava per chiederle cosa fosse ma lei gli fece cenno di stare zitto.

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