CAPITOLO 2

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Portiamo il ragazzo senza sensi in una baracca non abitata a pochi passi dalla via.

Omar e salah lo portano in braccio" mentre noi li seguiamo preoccupati.

Quando entriamo nella baracca, é completMente vuota, a parte un letto disposto in un angolo della stanza, com vicino un piccolo mobile. Non hanno un bell'aspetto, ma almeno possiamo posare il rgazzo misterioso da qualche parte.

Mentre I miei due amici stendono il corpo sulla brandina, osservo attentamento il suo viso: ha dei lineamenti perfetti. E non parliamo del corpo!

Nashira mi interrompe dai miei pensieri esclamando:

"Si risveglierà entro mezz!'ora almeno? Io fra poco devo tornare o i miei noteranno che sono scappata"

Anche io fra poco devo ritornare a casa. Se mio padre scoprisse dove sono e con chi sono, non mi farebbe piu uscire di casa per almeno 6 mesi.

Dopo alcuni imterminabili minuti di silenzio, il rgazzo comincia a muoversi. Si strofina gli occhi debolmente e spalanca le palpebre.

Sussulto alla vista dei suoi occhi color nero. Sono meravigliosi.

Il rgazzo moro ci guarda confusi, quando domanda:

"C-chi siete?"

" ti abbiamo trovato svenuto sulla strada, eri ricercato dalla polizia, così ti abbiamo portato qui. Noi comunque siamo un gruppo di amico che ti ha salvato la vita" ridacchia kallinka.

Lui sorride nervosamente e si alza dal letto.

"E tu chi sei?" Chiedo coraggiosamente.

Mi squadra dalla testa ai piedi, poi afferma:

"sono zayn, zayn malik" mi sorride e io ricambio il sorriso. É ancora piú carino quando sorride.

"Raccontaci un po' di te, sai non é da tutti i giorni trovare un rgazzo svenuto ricercato dalla polizia" esclama Nashira e ridacchiamo all'unisono compreso Zayn.

" va bene, allora ho 21 anni. Sono di origine pakistana ma non vivo qui, praticamente giro per il mondo. Queste 3 settimane sono tornato qui per venire a trovare mia sorella waliyha, che ha pochi anni in meno di me. Ero ricercato dalla polizia perche spaccio droga, in particolare eroina. Sono entrato in questo giro e mon riesco a uscirne piú" abbassa lo sguardo e tocca nervosamente i capelli.

" va bene Zayn, in queste settimane come ricompensa di averti salvato il culo dovrai stare con noi tutte le sere!" Esclama Adham ridacchiando ma so che sotto sotto trova interessante il ragazzo dai capelli mori.

" é anche poca come ricompensa, ma a me farebbe piacere" afferma zayn.

Improvvisamente Karen esclama

" ragazzi devo assolutamente andare.. Spero di rivedervi al piú presto.. E che riesca a venire qualche volta a trovarvi" singhiozza karen e io la stringo a me mentre le accarezzo i capelli ricci.

Zayn mi guarda con aria interrogativa e io quasi sussurro:

" i suoi hanno scoperto che usciva di sera cin noi, senza il loro permesso. Non potra piú stare con noi"ho gli occhi lucidi mentre ripeto lentamente queste parole. Mi mancherà da morire.

" nemmeno io, kallinka e nashira potremmo stare qui. Perche siamo donne, e ni  possiamo uscire senza una.."

" si so tutte ste merdate che ci sono qui in pakistan" mi interrompe Zayn. 

Non pensavo che un ragazzo, o perlmeno un uomo pakistano a parte omar, salah, e adham sapesse quanto ij realtà valiamo noi donne.

" anche tu la pensi cosi?" Gli chiedo continuando ad accarezare Karen che si é seduta sul letto. Tutti stanno ascoltando la nostra conversazione.

"Così come?" Chiede zayn senza mai rivolgermi uno sguardo.

" di noi donne pakistane. Di come ci trattano, senza motivo" quasi sussurro.

" ovviamente. Da piccolo mio padre picchiava mi madre semplicemente se non cuciva tre maglioni ogni sera. Che merdata é? Saremo anche piú forti fisicamente, ma cadiamo in basso per picchiare senza motivo" esclama Zayn stringendo i pugni.

Sono colpita dalle sue parole. Non mi aspettavo che fosse cosí.. Comprensibile, mai nessuno mi aveva detto la verità di questo mondo ingiusto. Alcuni comcordavano, ma non mi avevevano mai parlati cosí apertamente, senza pensare che io in qualche modo fossi inferiore per il semplice fatto di essere donna. Mai. Alcune volte pure ai miei amici scappava qualche frase scontrosa verso di noi. Ma lui no. Lui capiva.

Controllo le ore, é mezzanotte. Cazzo, devo correre a casa, mio padre torna verso l'una di notte. No  voglio che scopri tutto.

"Scusate ragazzi, devo scappare o i miei scopriranno tutto" dico frettolosa,ente.

Saluto tutti e abbraccio per un'ultima volta Karen. Mi manchera da morire. Spero di rivederla.

Zayn mi guarda attentamente e si avvicina a me.

Mi stringe la mano, e mi sussurra all'orecchio: " a presto, yasmine"

Gli sorrido e corro velocemente vis dalla baracca ed esco dalla via in pochi secondi.

mi ha fatto piacere incontrare un ragazzo interessante come Zayn. Credo che saremo buoni amici, spero. sono ancora colpita dalle sue parole sul maltrattamento delle donne. era un uomo, per di piú di origine pakistana, che ci capiva.

Controllo che nessuno si accorga della mia presenza, o perlomeno, che sia una donna, infatti mi sono portata u giubbotto rubato da mio padre che mi fa sembrare un vecchio decrepito che mangia abbondantemente. Questo giubbotto é orribile. Ma almeno nessuno capira chi sono. 

Quando intravedo la mia piccola casa, noto una figura familiare nella via parallella alla mia. 

Mi fermo di scatto per controllare se é la persona che penso che sia. 

Merda.

É lui.

Amir Eddin. 

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