Capitolo 9

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"Ma buongiorno, rossa" mi dice Caleb, mentre scendo le scale.
"Scherzi anche alle otto e mezza del mattino?" Gli rispondo ridendo
"Èh si" dice facendomi un sorriso da mezzo ebete
"Comunque, come stai?"
"Un pò meglio, mi fà male un pò il ginocchio ma comunque riesco a camminare" mi risponde, massaggiandosi il ginocchio

"Buongiornoo, gente" scende Amber seguita da George
"Eccone un'altra che è felice la mattina, poi abbiamo un'orso quì, che neanche ci sorride" dico riferendomi a George
"Eh, sai come sono fatto" dice roteando gli occhi.

"Emh allora Caleb, io non è che voglio cacciarti, ma comunque sia appena ti senti meglio dovresti proprio tornare a casa" dice George con tono calmo
"Ragazzi, io non ho una casa, si bhe in realtà la ho, però ho deciso di mollare la scuola e per i miei genitori come sono capace di lasciare la scuola sarò anche capace di vivere per conto mio, quindi eccomi quì, senza una casa."

"Okay, non ti dico che mi dispiace, perché sei proprio un cazzone, invece di ritornare a scuola e avere ancora una casa, stai tutta la notte sù quella bici, mezza rotta" dice George alzando dal divano
"Emh Caleb noi saremo quì per altri cinque giorni e siamo in vacanza -  "
"Però puoi rimanere lo stesso" dico, velocemente interrompendo Amber

"Grazie rossa del mio cuore" soride Caleb venendo ad abbracciare, dandomi un bacio sotto l'orecchio
"CHRISTIAN, ricorda" dice Amber andando via in cucina ridacchiando

"Chi è Christian?" dice Caleb mettendo il finto broncio
"Un ragazzo, che mi incasina parecchio la testa" dico togliendo il suo braccio dalla mia vita.

Salgo nella mia camera, dopo aver nominato Christian, mi sale un pò di nostalgia, mi manca quel ragazzo anche se non dovrebbe affatto; sono ancora sicura di quello che gli ho detto in piscina sarebbe un suicidio stare con lui mi affeziono troppo e poi impazzisco se non lo vedo almeno ogni giorno, però se non ci penso il problema non si crea.

Bussano alla porta, tolgo via i miei pensieri e vado ad aprire
"Posso entrare?" Mi chiede Caleb con voce calma
"Si certo"
"Emh allora, scusami se prima, ti ho fatto arrabbiare parlando di quel ragazzo" dice sendendosi
"Ah fà niente" mi siedo accanto a lui

Si gira a guardarmi, mi sposta i capelli dietro l'orecchio e mi bacia il collo dolcemente, con una mano accarezza l'interno della mia coscia, gemo piano involontariamente appena sposta la mano più sù.

"E lui, invece fa uscire questi gemiti, dalla tua bocca, così bella?" Dice piano, ancora vicino al mio collo
"N-no" dico con voce tremante

Devo farlo smettere, mi sta torturando.
Tolgo la sua mano dalla mia gamba e mi sposto.

"Scusa Caleb ma basta così" dico alzando le mani.
"Ehy riccia cosa ti credevi, che dopo neanche dodici ore che ti conosco ti avrei scopata" dice ridacchiando, arrossisco di botto.
"Emh io..  "
"Tranquilla Grace, non ti volevo fare nulla" dice alzandosi, apre la porta mi fà l'occhiolino e esce.

Okay, cosa è appena successo?
Sono felice è una senzazione stranissima, faccio un piccolo urletto e mi copro la faccia con il cuscino.

Vado in bagno, mi faccio una doccia voloce ancora sotto shook per prima, mi metto il costume, pantaloncini corti, anche troppo e lego i capelli, e scendo giù.

"Sono prontaa" urlo, mi avvicino alla porta per prendere gli occhiali da sole.

Sento una mano sul mio... SEDERE?! 
"Anch'io sono pronto e i tuoi pantaloncini sono fin troppo corti" mi dice Caleb vicino l'orecchio facendo un piccolo sorriso , stringe il mio sedere e senza guardarmi esce fuori in giardino.

Okay questo ragazzo deve proprio  darsi una calmata penso ridacchiando

"Allora andiamo amò?" Mi dice Amber
"Ehm si, poi ti devo dire una cosina" dico ridendo
"Okay, ora ho paura"
"Ma noo" dico ridendo

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2018 ⏰

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