I am your Mummy and you are my Daddy

Capitolo 5

P.O.V. Christina

"Non vedo l'ora che tu sia mio, in verità ormai lo sei , sei di mia proprietà, ma io voglio sentirti mio in un altro senso, voglio sentirti dentro di me".

Il riccio mi guardò contrariato anche se il suo corpo non mostrava lo stesso parere.
Sorrisi soddisfatta dell'effetto che avevo su di lui e avvicinai lentamente le labbra al suo collo poggiandole poi delicatamente sulla porzione di pelle.

Potevo sentire il suo corpo irrigidirsi sotto il mio tocco e il suo respiro mozzarsi al mio avvicinamento.
"Su Harry, il tuo corpo è molto contrario alla tua mente." Dissi portando una mano sul cavallo dei suoi jeans e sento il leggero indurimento.

Portai in seguito entrambe le mani sulla sua cintura intenta a slacciargliela, ma le mani del moro me lo impedirono.
Lo guardai abbastanza infastidita dal suo gesto per poi sbuffare.

"Lo sai che se non mi ubbidisci dovrò punirti, vero?" Chiesi con un sorrisetto stampato sul viso.
"Io non so o il tuo giocattolo." Disse serio guardandomi negli occhi.

"Vi abbiamo comprati, ci appartenete e ovviamente siete i nostri giocattoli, mi dispiace deluderti riccio." Feci il labbruccio portando una mano tra i suoi capelli arrufandoglieli.

Lui non si mosse restando fermo sul posto.
Portai la bocca al suo orecchio:" Adesso fammi godere, sarà un piacere per entrambi." Gli sussurrai maliziosa mordendogli il lobo dell'orecchio.
"Su dai, non fare il timido." Continuai a parlare portando le sue mani sui miei fianchi.

Pian piano sentii le sue mani muoversi sul mio corpo e sorrisi soddisfatta.
Avvicinai le mi labbra alle sue guardandolo negli occhi, ma proprio quando stavo per attaccarle alle sue la presenza di un'altra persona rovinò l'intera atmosfera.

"Christina dobbiamo parlare."

Ed ecco che mi ero scordata che mi sorella aveva una copia delle chiavi di questa maledetta stanza.