il corvo magico

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Torno a casa e mi butto sul divano a guardare uno stupidissimo programma TV, ogni tanto per pensare faccio così. Sto pensando ancora a Marco quando sento un "toc" secco sulla finestra del balcone, salto in aria dallo spavento e poi mi precipito alla finestra, non vedo nessuno, allora controllo il pavimento del balcone per trovare un ipotetico sasso tirato da un'ipotetica persona, ma al posto di un sasso trovo un corvo, immobile. La televisione sta trasmettendo Alta Infedeltà, mentre io cerco di far rinvenire il povero corvo che pur sembrando stecchito è ancora vivo, ormai è notte fonda e non riesco a tenere più gli occhi aperti, allora decido di andare a dormire, avvolgo il corvo in una piccola coperta e lo metto vicino al calorifero per poi andare a dormire. Mi sveglio di soprassalto sto per imprecare come ogni mattina contro la sveglia ma mi accorgo che c'è il corvo del giorno prima che mi guarda appollaiato sulla maniglia e che gracchia creando una specie di risata di scherno, qualche secondo dopo scopro il perché, una cosa viscida bianca e puzzolente sta scivolandomi lungo la faccia in poco tempo capisco che è cacca di corvo, ma prima di potermi arrabbiare con lui mi accorgo anche che sono molto in ritardo per il lavoro, infatti sono già le otto, mi fiondo fuori dalla stanza e corro a pulirmi la faccia per togliere la cacca dalla faccia e arrivo alla fermata del bus appena in tempo per vedere il mio unico mezzo di trasporto che è appena partito senza di me, inizio a rincorrerlo ma invano, allora decido che pure quel giorno mi sarei finto malato ma quando torno in casa suona il telefono, il mio capo mi ha preceduto, però non per chiedermi se anche oggi sono malato, ma bensì per licenziarmi, appena me lo dice rimango di stucco non ho più un lavoro, e quindi vuole dire che non ho più neanche uno stipendio, e dunque probabilmente diventerò un povero senzatetto, ma proprio mentre penso quest'ultima cosa una voce alle mie spalle con calma mi dice "visto che ormai sei disoccupato potrai unirti al gruppo dei..."  non sento l'ultima parte del discorso perché caccio un fortissimo grido e cercando di scappare, scivolo sul telecomando e vado a gambe all'aria, poi visto che ormai mi accorgo che se il proprietario di quella roca voce avesse voluto farmi del male lo avrebbe già fatto, allora mi giro piano e mi stupisco vedendo Marco che ride a crepapelle mi guardo in giro ma nient e per fortuna era cambiato, poi però mi accorgo che il corvo è sparito questo fatto mi lascia perplesso ma cerco di non pensarci, cerco di pensare invece a Marco che intanto ha  smesso di ridere e mi guarda."Seguimi non ti pentirai di aver perso il lavoro" Marco ha una voce molto più bassa di quella che aveva quando aveva parlato con me nel bar. Rispondo che mi va bene di seguirlo e allora lui esce dall' appartamento quasi di corsa mi affretto a seguirlo e lo seguo per tanto tempo, usciamo dalla città a piedi e finalmente arriviamo davanti a una casa di campagna "entriamo" mi dice Marco è solo in questo momento mi accorgo che non ci siamo parlati per tutto il tragitto. Entriamo nella casa che contiene parecchie apparecchiature e anche tanti animali, vedo un maiale e un gatto litigare per accaparrarsi una cuccia, mentre una lucertola poltrisce davanti a una fuoco e un panda mastica dei fili della corrente stranamente senza prendere la scossa, poi tutti gli animali si girano a guardarmi, poi si trasformano tutti velocissimo e mi salutano tutti insieme  come fanno nelle scuole quando sei nuovo. Sono un po' scandalizzato ma riesco ancora a parlare, cioè più o meno, perché dico qualcosa tipo ah e poi mi presento "ciao mi chiamo Leo e ho 34 anni" mentre mi presentavo mi sentivo un po' stupido, ma non capita tutti i giorni di conoscere delle persone animali. Comunque Marco mi fa segno di seguirlo e mi porta in una sala piccola ma bellissima con delle statue animalesche, dei quadri colorati che danno una sensazione di calore e per terra c' è un tappeto morbidissimo, ma la cosa più bella di tutta la stanza è la ragazza seduta sul trono, sgrano gli occhi la ragazza è Lisa, però indossa dei vestiti regali che le fanno un' aspetto ancora più bello. Mi inchino, non so perché lo faccio ma mi viene automatico, lisa fa un sorriso divertito "allora Leo prima di tutto io non sono il tuo capo supremo o il tuo re quindi non c'è bisogno che ti inchini, secondo tu sei un uonimamo, nel senso che dentro di te si nasconde un animale, ti piacerebbe poterti trasformare quando vuoi in un'animale?". Mi ero alzato e stavo pensando che chiaramente lo volevo e allora risposi "si" senza pensarci troppo. "Dunque" ricomincio Lisa "per risvegliare il tuo animale dovrai entrare nella macchina trasformatrice, va bene?"
Marco mi accompagnò a quella che sembrava una doccia e mi lascio lì poi ad un certo punto le pareti della doccia iniziarono a cambiare colore in continuazione fino a che esplose tutto e io mi ritrovai a camminare su quattro zampe, la porta della doccia si aprì e la faccia di marco diventò stupitissima, visto che non capivo il perché mi guardai le zampe erano nere e grandi con degli artigli molto affilati, mi precipitai a uno specchio, ero diventato un orso, pensai che era una cosa meravigliosa, ma gli altri animali mi guardavano con compassione e con stupore mischiati.

CambiamentoWhere stories live. Discover now