Che noia questa sveglia, prima o poi la distruggo, ogni cazzo di mattina sempre lo stesso suono, la stessa colazione striminzita, la stessa doccia gelida e poi la stessa corsa per prendere la posta che ospita sempre le medesime persone, la signora grassa sempre vestita di rosa, il banchiere assonnato e le due vecchiette pettegole. Oggi però vedo anche un bambino che porta un cane al guinzaglio,mi incuriosisco subito,in effetti sono una persona molto impicciona anche se cerco di nasconderlo a tutti, perché secondo me agli occhi delle altre persone può essere un difetto. Noto subito che il ragazzino è nervoso, continua a toccarsi la manica della giacca e a mordersi il labbro inferiore, mi chiedo proprio cosa ci faccia un ragazzino sulla decina di anni alle cinque del mattino con un cane che quasi sicuramente non è il suo perché non risponde ai suoi comandi e continua ad abbaiare. Sono molto tentato di avvicinami a lui e chiedergli come si chiama e attraverso vari discorsi capire perché si trova li.
Sto per avvicinarmi e iniziare a fare domande quando il bus si ferma alla mia fermata, spero proprio che domani quel ragazzino sia ancora su quella posta. "Ciao Leo, muoviti che fra poco arriva il capo" mi dice la voce di lisa, l'unico motivo per cui mi alzo ogni mattina alle quattro e mezza del mattino per impastare il pane per tre ore. Finalmente finisco il mio turno e vado a bere qualcosa con lisa, è da tre anni che la conosco e non ho ancora avuto il coraggio di dichiararmi, credo di aver paura piu di una sua risposta negativa che di dichiararmi. Dopo un discorso su come è andata la giornata mi incammino verso la fermata della posta che mi accompagnerà poi a casa, soprappensiero sbatto contro un distributore di volantini. "stai "attento che a momenti mi fai cadere tutto"
"scusa". Forse glielo ho preso per farmi perdonare oppure per pura curiosità, fatto sta che mi ritrovo con un volantino di un concerto gratis in un bar non lontano da casa mia, penso di andarci è da almeno due anni che faccio sempre le stesse cose.
Oggi al lavoro non ci volevo proprio andare, dopo aver avvertito il capo che sono malato esco di casa e inizio a passeggiare per Londra, come è bella questa citta è da un po' che non passeggio per le strade di Londra, nel fine settimana vado sempre ad aiutare mia mia madre in casa. Mentre cammino vedo il ragazzo di ieri mattina, decido di seguirlo. Questo ragazzo è così strano, non sorride per tutto il tragitto con il cane e non saluta nessuno. Dopo tre ore che lo seguo e che non mi porta da nessuna parte come invece speravo, decido di avvicinarmi e di parlargli. "ciao", resto molto stupito quando dopo avermi visto scappa tirandosi dietro il cane, per oggi decido di non pensarci ma non ci riesco, addirittura questa notte il mio sonno è spesso interrotto. Per fortuna domani è sabato. Mi sveglio alle dieci, sono molto in ritardo dal momento che avevo detto a mia madre che sarei arrivato a casa sua alle sette e mezza. Mi vesto e senza fare neanche colazione vado a prendere la posta che però perdo per un soffio, allora mi incammino verso la mia destinazione. Il week end è stato molto noioso, però almeno ho convinto mia madre ad andare in una casa anziani, cosi potrò fare quello che voglio almeno un giorno dei due liberi che ho alla settimana. Questa settimana è passata veloce ed è già sabato, decido di andare in cerca del ragazzo con il cane, e mentre passeggio quasi inciampo in un cane, notando una grandissima somiglianza con il cane che portava a passeggio il ragazzo lo seguo. Dopo una breve corsa che però mi ha già fatto venire il fiatone il cane si ferma, abbaia un po' e poi stà li impalato come ad aspettare qualcosa. Quel qualcosa come scopro pochi attimi dopo è il ragazzo. Quando mi vede fa per scappare ma io lo afferro per un braccio e lo trascino a mè. "Perché ogni volta che mi vedi scappi?" Gli chiedo in tono gentile, "perche il mio padrone mi ha detto di non parlare con nessuno sconosciuto, e quando ti ho visto ho capito subito che volevi parlare con me."
Una cosa di questa risposta mi ha lasciato perplesso ed è la parola padrone, non capisco se il ragazzo chiama padrone suo padre o una persona che lo fa lavorare. Decido di chiederglielo davanti a una tazza di cioccolata calda, perché così forse conquisterò un po di più la sua fiducia, allora lo invito a bere una cioccolata nel primo bar che vedo, e lui anche se vedo che è insicuro accetta con un sorriso. Dopo l a deliziosa cioccolata chiedo a marco (così si chiama il ragazzo) se ha bisogno che lo accompagni a casa ma lui mi dice che no ne ha bisogno e che se la caverà da solo. Allora lo saluto e faccio finta di allontanarmi, ma come tutti voi avreste fatto dopo poco torno sui miei passi per vedere dove va Marco , ma quando svolto l'angolo Marco è sparito, cosa che mi lascia molto perplesso dal momento che la strada da lui presa è dritta e lunga. Guaro meglio pensando di non averlo scorto fra tutta quella gente, ma non c' è niente da fare, il ragazzo è scomparso.
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Cambiamento
AcakStoria corta ma avvincente che ha come protagonista una persona monotona a cui un giorno succede una cosa che gli stravolge la vita.