CAPITOLO 5

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Urlai   ai ragazzi di uscire alla svelta appena mettono piede fuori dalla porta si accorgono della situazione e corrono verso di me , ci mettemmo in fila ad osservare la situazione , Tommy notò che le persone non erano normali : avevano occhi tutti bianchi  e una attaccatura di metallo sul lato destro del viso e i vestiti tutti sporchi di sangue e terra . Iniziammo a correre più forte che potevamo ma gli uomini misteriosi sembrano non stancarsi mai , Ian tirò fuori la pistola e iniziò a sparare a raffica, gli uomini caddero come birilli uno a uno , quando erano tutti distesi in una pozza di sangue , Tommy notò che uno di quei mostri era un suo vecchio compagno , scoppiò a piangere e poi ci disse che quei mostri li chiamavano "cyberzombie" e che avevano attaccato il suo gruppo . Improvvisamente una dei cyberzombie si alzò e stava per attaccare Tommy ma un secondo dopo qualcuno lanciò un coltello dritto in fronte . Pochi metri dietro c'era una ragazza con i capelli castani scuri con in mano un coltello e urlò : " non c'è di che sfigati !" .

Prima che aprissimo bocca era già sparita ; quando Tommy si riprese dallo shock ci incamminiamo verso il ritrovo , quando dopo ore di cammino , arrivammo alle villa 422 , entrammo da una porta in legno bianco non potevamo credere ai nostri occhi e...

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Prima che aprissimo bocca era già sparita ; quando Tommy si riprese dallo shock ci incamminiamo verso il ritrovo , quando dopo ore di cammino , arrivammo alle villa 422 , entrammo da una porta in legno bianco non potevamo credere ai nostri occhi erano tutti morti . C'erano schizzi di sangue ovunque sia sulle pareti che per terra era una cosa orribile corpo di ragazzini ovunque tutti trucidati , c'era un silenzio straziante ma in questo silenzio si sentiva qualcuno piangere in fondo alla sala ; io e Ian tirammo fuori le pistole mentre Tommy prese il coltello che gli aveva salvato la vita grazie alla misteriosa ragazza , ci avvicinavamo sempre di più al pianto , dalla voce sembrava una ragazza , il rumore veniva da una credenza , la aprimmo e dentro c'era una ragazza biondo cenere con un lungo maglione color bordò

Appena ci vide tirò fuori un piccolo spillo di metallo e ci disse con una voce tremolante :" andate via sono armata " Ian quasi ridendo disse : " vuoi ricamarci un maglione con quello spillo ? Dai alzati non ti faremo del male "la ragazza si alzò ...

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Appena ci vide tirò fuori un piccolo spillo di metallo e ci disse con una voce tremolante :" andate via sono armata " Ian quasi ridendo disse : " vuoi ricamarci un maglione con quello spillo ? Dai alzati non ti faremo del male "la ragazza si alzò e si mise lo spillo nella tasca posteriore dei jeans grigi ; sempre con la su voce tremolante ci disse : " mi chiamo Elisabeth ma gli amici mi chiamano Liz " dopo esserci presentati Liz ci raccontò tutto , ci disse che lei era venuta qui per il ritrovo in quel momento erano tutti vivi ma poco dopo qualcuno sparò  dalle finestre fino quando tutti non eran per terra morti ma ci disse che lei riuscì a nascondersi e che non conosceva nessuno tranne una ragazza di nome Rose che fortunatamente non era lì . Dopo averci raccontato la sua tristissima storia qualcuno aveva lasciato una scatola di metallo sulla porta , ci avvicinammo e la aprimmo .

The Island of survivors pt 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora