Le persone hanno idee differenti su cosa effettivamente sia la ragione per cui si vive.
C'è chi crede sia opera divina o pura casualità,chi sostiene che la ragione per andare avanti ce la dobbiamo trovare da soli e chi sostiene che non esista uno vero e proprio motivo.
Fino a qualche mese fa io stesso potevo tranquillamente inserirmi nell'ultimo gruppo.
Non ho mai creduto in un dio o nel destino,e quando le persone mi chiedevano il perchè io semplicemente gli raccontavo le notizie che passavano al telegiornale e gli chiedevo con quale coraggio,un dio onnipotente,potesse permettere l'avvenimento di quelle tragedie.
Così, semplicemente,mi svegliavo la mattina e andavo a dormire la sera.
Nessuna motivazione,nessun impegno personale da seguire. Solo camminare,respirare,mangiare e a volte socializzare.
Trovavo irritante chiunque mostrasse troppa voglia di vivere,sorridendo ed impegnandosi a crearsi un futuro in una vita che sarebbe finita in ogni caso.
Osservavo i miei compagni,presi dalla loro vita,sorridere e scherzare,spiattellandoti in faccia la loro energia accecante.
Io non ero luminoso. Vivevo nel buio e di esso facevo parte,non mi sono mai interessato a niente che non fosse strettamente necessario e mi andava bene così.
In un mondo di Soli deve esserci un Buco nero che ne assorba la luce,standosene lontano e senza dare troppo nell'occhio se non quando gli sei troppo vicino per scappare.
Poi arrivò lui.
Forse era nuovo o più probabilmente non lo avevo mai notato,fatto sta che me lo ritrovai come aiutante in biblioteca.
Lui,con la sua pelle bianca,i capelli così biondi da sfociare nel bianco e quegli occhi azzurri come il ghiaccio che sembravano fatti apposta per scrutarti l'anima.
L'ho odiato dal primo momento.
Ma allo stesso tempo mi intrigava.
Passavamo ore a riordinare la biblioteca in completo silenzio,per cui non potei,almeno inizialmente,comprendere la sua personalità eppure c'era qualcosa in lui che mi rendeva difficile identificarlo,sia come sole o come buco nero.
Fu qualche settimana dopo che avemmo la nostra prima chiaccherata,se così la vogliamo chiamare.
Appena conosciuto avevo messo in chiaro tre regole:
• lui non doveva parlarmi se non per chiedermi consigli sulla posizione dei libri.
• non doveva fissarmi o comunque importunarmi.
• io e lui ci saremmo visti,e avremmo eventualmente parlato,solo e unicamente in biblioteca. Fuori da quella stanza saremmo stati perfetti estranei.
Stranamente lui acconsentì ed io potei continuare il mio lavoro in modo tranquillo come sempre.
Stavo leggendo un libro,comodamente seduto su una delle poltroncine presenti in biblioteca quando il biondo,di cui mi ero accorto non sapere nemmeno il nome,sbatté sul tavolino davanti a me un foglio con solo una scritta sopra:
"Per quanto hai intenzione di ignorarmi ancora?"
Alzai lo sguardo su di lui che mi sorrideva tranquillo prima di rispondere scrivendo un'altra frase sul foglio:
"Finché ne avrò voglia,ed ora sparisci,tu sei dimenticato la prima regola?" scrissi.
"Tu avevi detto che non potevo parlarti,infatti ti sto scrivendo. Vedi?" accentó la frase indicando il foglio e la penna che aveva in mano. Strinsi il libro fra le mie mani prima di chiuderlo e rispondergli.
"Non ho nessuna intenzione di parlare o scrivere con te,quindi lasciami in pace." il biondo fece una smorfia ma non demorse.
"Perchè sei così cattivo Yuu-chan?" spalancai gli occhi e lo fissai torvo.
"Non osare chiamarmi così un'altra volta" scrissi velocemente.
"Sai,se sorridessi ogni tanto saresti ancora più carino Yuu-chan."Andammo avanti così per l'intero pomeriggio,e onestamente non fu poi così male.
E dopo quel pomeriggio ne seguirono altri.
Così finii per conoscere Mikaela Hyakuya,ma per sua insistenza lo chiamavo solo Mika,e con mia grande sorpresa mi ritrovai a trovarlo simpatico.
Raramente parlavamo,preferivamo parlare attraverso un foglio ed una penna.
"Con la scrittura si può essere più se stessi che con le parole" mi disse una volta,e non potei che essere d'accordo con lui.
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Owari No Seraph||One Shot
FanfictionRaccolta di one shot di Mika e Yuu-chan spero vi piacciano. Attenzione,se siete omofobi o comunque non vi piacciono le relazioni gay,vi consiglio di non leggere. Un bacione