River Han|| t.o.p

I

—20/luglio/20017—
[T.O.P's fan-fiction]
Top's pv

Le gocce d'acqua diventarono sempre più grandi e fredde, alcune di loro si trasformarono i grandi pezzi di ghiaccio che continuavano a martellarmi le spalle, mentre i miei piedi si perdevano nelle più grandi pozzanghere.

Una volta sorpassata la ragazza mi posizionai d'avanti a lei aprendo le braccia.
La nostra distanza diminuiva sempre più, i suoi occhi pieni di lacrime non videro la mia figura alta e scura in quella folla di luci e suoni che tempestavano i nostri iridi e i nostri timpani.

Era bassa e tozza, non riuscivo a guardarle il volto perché nascosto in una maschera nera, ma i suoi occhi mi parlavano.
Senza accorgersene sbatté contro il mio petto ed entrambi cademmo a terra.
Spaventata portò la sua mano destra vicino alle cuciture bianche della maschera e che abbassò tremolante.

Sgranando gli occhi dopo avermi riconosciuto poggiò le mani sull'asfalto e si alzò in piedi porgendomi la stessa mano con cui mi aveva permesso di osservarle il viso.
Era paffutella, il colore degli occhi non era ben definito perché indossava un paio di lenti a contatto colorate; il suo naso era così piccolo e carino che mi fece distrarre.
Io quella ragazza l'avevo già incontrata da qualche parte.
Dopo che mi fui alzato in piedi lei portò entrambe le mani verso le sue labbra di un color roseo, completamente scioccata.

Senza esitazioni si inchinò continuando a chiedere scusa, dopo aver lasciato che tutto il mio cappotto lungo e nero si bagnasse.
In quel momento il caos governava su di me costringendomi a gridare a gran voce: "CHE COSA TI PRENDE? CHI CORREREBBE MAI SOTTO LA GRANDINE IN INVERNO?!"
La presi per le spalle e cominciai a scuoterla mentre la mia testa cominciava ad oscillare visibilmente e come la mela che colpì la testa di Newton, cadde dal  melo, ma ciò che colpì in quel momento, non fu la mente di un genio bensì un grande masso di pietra dura lasciato lì ad abbellire il ciglio della strada.