A: Elsa, prova queste scarpe
R: ehi, prova questo vestito. Ti starebbe benissimo
M: no, secondo me é meglio questo vestito, Punzie!
As: e tu cosa ne sai di moda, Mer? Tu sei una specie di maschiaccio!
M: parla colei che sta con il mio migliore amico.
E: ragazze, ho bisogno il vostro aiuto per scegliere cosa mettere per l'appuntamento, non voglio che litigare per questo o quest'altro
V: hai ragione. Non é il momento. Vediamo un po' tra i vestiti che hai...... Eureka! Prova questo outfitAs: wow, Vì é fichissimo. Ma come hai avuto quest'idea di mettere insieme quei capi e quegli accessori? Ne vorrei uno anch'io nel caso dovessi uscire con Hiccup, un giorno
V: sai, a volte avere per padre un modello non é del tutto noioso, se non fosse per il fatto che mi proibisce di cantare.
E: non ci pensare. Dammelo che lo provo subito. Poi mi dite cosa ne pensate
A,R,V,M,As: va bene
Elsa corre nel bagno collegato alla sua stanza e indossò il vestito e gli accessori consigliati da Vaiana.
E: allora, come sto?
A: sei stupenda, sorellona. Ora vai. Mentre ti stavi vestendo Jack ha suonato il campanello, ti sta aspettando.
E: ok.
V: buona serata
M: divertiti
R: buona fortuna
As: in bocca al lupo
E: no in bocca al lupo no!
As: era un modo di dire
E: lo so, crepi; ne ho bisogno!
As: ce la farai,
E: grazie, a più tardi ragazze
Elsa scese le scale che portavano al piano inferiore della casa
E: mamma, io esco. Ci vediamo più tardi
Mamma: va bene tesoro. Non tornare troppo tardi, va bene?
Papà: tranquilla, cara. Ora é grande, non é più una bambina. Divertiti tesoro
E: grazie papà.
Elsa si diresse verso la porta e quando l'aprì trovò Jack vestito elegantemente
J: ciao
E: ciao
J: sei pronta?
E: certo. Dove andiamo?
J: allora prima metti questa benda (mette una benda sugli occhi di Elsa) ed ora seguimi. Non sbirciare.
Jack prende per mano Elsa ed inizia a portarla nel luogo dell'appuntamento. Ad un certo punto le toglie le scarpe e la ragazza avverte di avere i piedi che affondano su un terreno morbido
E: Jack dove siamo?
J: ora vedrai. Sorpresa!
Jack toglie delicatamente la benda ed Elsa vede che si trova sulla spiaggia in una zona tranquilla. La spiaggia era ricoperta da petali di fiori e mini candele profumate alla vaniglia che portavano ad una tovaglia multicolore su cui era appoggiato un cestino da picnic. Ma la cosa che più stupì Elsa fu il cuore disegnato sulla spiaggia al cui interno c'era una rosa rossa e una bianca ma soprattutto le loro iniziali :J+E
E: Jack, io non riesco a crederci. Nessuno ha mai fatto una cosa simile per me
J: sono felice che ti piaccia. Vieni, ho dei panini. Non ti spiace?
E: scherzi? Farei di tutto, basta che tu sei con me.
I due si sedette ti sulla tovaglia e mentre mangiavano cominciarono a parlare del più e del meno, dimenticando, almeno per quella sera, Pitch e il resto.
Poi Jack prese una chitarra che aveva con sé
E: non ci credo, sai suonare la chitarra!
J: già, non lo sapevi?
E: beh, no
J: ho imparato a suonare da autodidatta. La canzone che stai per ascoltare, l'ho scritta su due mani. Poi mi dici cosa ne pensi, d'accordo?
E: d'accordo
Jack prese la chitarra e cominciò a cantare
E: é-é bellissima. L'hai scritta veramente tu?
J: già. Ma l'ho scritta per una persona importante
E: e chi?
J: sei tu
Jack annullò le distanze e baciò Elsa con tutto l'amore che aveva per lei. Elsa inizialmente era sorpresa ma poi finì per ricambiare. Poi il ragazzo iniziò a lasciare dei baci sul collo fino a formare un succhiotto.
J: e ora che facciamo?
É: che ne dici di rimanere qua, tutta la sera?
J: e i tuoi genitori? Non si preoccuperanno?
E: manderò loro un messaggio in cui dirò che starò a dormire da te e che tornerò domani mattina. Faccio subito
J: va bene
Elsa scrisse il messaggio, di cui ebbe velocemente la risposta di conferma poi decise di spegnere il telefono per evitare di essere disturbati; cosa che anche Jack fece.
Poi i due ricominciarono a baciarsi, sotto un cielo stellato, tra le onde che si sfracellavano sugli scogli vicini e le poche lucciole che illuminavano oltre alle candele, i due ragazzi nel loro sogno d'amore.La mattina dopo.....
E: é stato stupendo
J: il miglior appuntamento di sempre, non credi?
E: absolutely
J: ci sentiamo più tardi?
E: va bene
J: ciao, piccola
Elsa arrossì lievemente, Jack le sorrise e prima di andarsene le lasciò un bacio sulla guancia destra, poi se ne andò.
La ragazza rimase davanti alla porta di casa sua imbambolata per cinque minuti, poi appena si riprese prese le chiavi e aprì la porta.
E: Mamma, papà sono a casa
Mamma: oh ciao tesoro. Com'è andata il tuo primo appuntamento?
E: é stato bellissimo, mamma!
Papà: sono felice per te, cara, sei la mia figlia femmina preferita*
A: papà, ci sarei anch'io, se vuoi tanto saperlo!
Papà: lo so, infatti sei la mia seconda figlia femmina preferita!
A: papà!!!!!
Papà: scherzo, vi voglio bene ad entrambe allo stesso modo!
A: grazie. Elsa vuoi venire in camera mia?
E: ma certo
Elsa seguì la sorella e vide che tutte le sue amiche, Astrid compresa, erano rimaste a casa loro.
E: siete ancora tutte qua?
M: già.
V: racconta com'è andata?
Elsa raccontò per filo e per segno l'accaduto lasciando praticamente a bocca aperta la sorella e le amiche. Poi le saltarono addosso facendo un baccano tale che la madre delle due sorelle dovette salire e ordinare a tutte e sei di non fare casino altrimenti sarebbero arrivati i vicini a lamentarsi.
Così, quando la signora se ne andò, ricominciarono a strillare in silenzio senza che nessuno le sentisse.*Nota: é il modo con cui mi chiama spesso mio padre, l'ho voluto utilizzarlo in questa parte
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USP. #Wattys2017
Fanfiction5 ragazze, scoprono di essere state scelte per diventare delle guerriere che salveranno la loro città da un'entità sconosciuta. Ma saranno veramente in grado di svolgere il loro compito mantenendo nascoste le loro vere identità? Lo scoprirete leggen...