Aaron

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VERONICA'S POV

00:10

"Sì mamma, anch'io ti voglio bene, buon lavoro, a domani" chiudo la telefonata e poso il telefono sul comodino.
Butto la testa sul cuscino e cerci in tutti i modi di rilassarmi, ma non riuscivo a togliere dalla testa Shawn. Il mio pensiero fisso ormai. Quando parli del diavolo spuntano le corna, mi arriva una notifica da Shawn. Prendo il telefono e guardo la notifica.

"Ehi"

Spengo il telefono e cerco di addormentarmi.

"Volevo solo scusarmi per come mi sono comportato... ho avuto una brutta impressione nei tuoi confronti..."

"Quindi, perdonami per essere stato un mal intenzionato..."

"Sei ancora viva?"

"So che hai visto i messaggi"

"Ti prego, non voglio rovinare già da adesso il nostro rapporto..."

Prendo il telefono e inizio a scrivere.

"Mal intenzionato?"

Dopo un po' mi risponde.

"Sono stato uno stupido, ecco cosa. Non ne combino mai una buona con le ragazze... eh eh.."

"Shawn, è tutto a posto. Non hai rovinato nulla, e poi ci conosciamo da poco. Non pensare che hai fatto una cazzata perché sei l'unico, nei miei 17 anni di vita, ad essere mio amico e tenerci a me"

Ed è vero. Sin da piccola non ho mai avuto tanti amici per la mia timidezza, cosa che non è mai cambiata sino a quando mi sono trasferita qui.
Sento gli occhi diventare pesanti e spengo il telefono. Lo poso sul comodino cadendo poi in un sonno profondo.

Il giorno dopo.

"Veronica!" Sento chiamare il mio nome dal piano di sotto.
"Arrivo!" Indosso le scarpe e scendo le scale.
Quando arrivo al piano di sotto vedo mia madre parlare con un ragazzo dall'aspetto famigliare.
"Non ci posso credere." Dico appena vedo quel viso che non vedevo da tempo. "Aaron!"sorride e mi salta addosso.
"Ciao cuginetta!" Mi da un bacio sulla fronte. Aaron è mio cugino dalla parte di mio padre. Giocavamo sempre insieme quando venivamo qui. È come un fratello maggiore per me. Dopo la morte di mio padre i suoi genitori si separarono e andò a vivere con suo padre a Montreal.
Ci stacchiamo da quell'abbraccio e ci accomodiamo in cucina.
Parliamo un po' di quello che ci è successo negli ultimi anni, di come è stato il trasferimento a Montreal e una domanda mi sorge nella mente.
"Aaron, perché sei tornano a Toronto?" Gli domando guardandolo negli occhi. Mia madre e lui si guardano per un momento, poi inizia a parlare.
"Vedi, non è facile da spiegare." Dice diventando serio appoggiando la tazza sul tavolo.
"Dopo che mi sono trasferito, scoprii che mia madre ebbe un problema con stupefacenti e roba varia che non vorrei spiegarti. Pochi giorni fa ho scoperto che è morta per overdose di cocaina."sentii la voce di Aaron spezzarsi all'improvviso. Prese una pausa e continuò a parlare. "La mia famiglia mi ha tenuto nascosta la sua morte. Ora arriva il punto per cui sono qui. Mia madre, dopo il divorzio, andò a vivere con il suo amante. Seppi che questo uomo era uno spacciatore, precisamente di cocaina.
Ieri un agente di polizia mi ha chiamato per venire a vedere l'uomo in questione, ora in carcere. Pensano che non è stata un overdose non voluta, ma un vero e proprio omicidio."
Resto in silenzio guardando mia madre. Probabilmente lei sapeva tutto e non voleva dirmi niente.
Aaron prende un respiro profondo e continua.
"Così sono ritornato qui anche senza la mia volontà. Non volevo vedere l'uomo ma tua madre, che sapeva tutto, mi ha convinto a venire e mi ha ospitato qui da voi." Dice infine.
Noto nei suoi occhi un velo di tristezza e dolore, mi avvicinò e lo abbraccio. "Mi dispiace." Dico chiudendo gli occhi sentendo Aaron appoggiare la testa nell'incavo tra il collo e la spalla. Non posso dirgli "ti capisco", ho perso un padre è vero ma io l'ho perso per una malattia maledetta, lui invece l'ha persa per un omicidio.
Restiamo così finché il cellulare di Aaron non squilla e deve rispondere.
Mentre Aaron parla al telefono,decido di portare la sua valigia nella stanza degli ospiti. Dopo averla portata, noto il mio cellulare squillare più volte. Lo prendo in mano e vedo chi può essere.

SHAWN

Dieci chiamate perse.
Un messaggio in segreteria.
Venti messaggi.

O cavolo.

SHAWN'S POV

Si può essere pazzi se una ragazza non risponde né ai messaggi né alle chiamate?
Sì, io credo proprio di sì.
Sto camminando avanti e dietro per la casa e mia sorella non smette di fulminarmi con lo sguardo, l'ho svegliata senza che me ne rendessi conto.
"Shawn, ti prego, sono le dieci di mattina, è estate e tu non hai chiuso occhio da ieri notte." Dice ficcandosi sotto le coperte.
"Scusami Aaliyah, non volevo svegliarti." Dico avvicinandomi a lei. Prendo un respiro profondo e mi siedo sul lato opposto del suo letto.
Ci fu un momento di silenzio finché lei non parlò.
"È per Veronica?" Mi domanda uscendo dalle coperte.
"Sì."
Lei sospira e si siede a gambe incrociate difronte a me.
"Se non risponde al telefono non vuol dire che è morta. Forse ha il telefono scarico o sta dormendo, cosa che anch'io dovrei fare e anche tu." Dice sdraiandosi sul letto e darmi le spalle. Sorrido per quel gesto e gli do un bacio sulla tempia. "Grazie sorellina."
Esco dalla sua stanza e mi dirigo in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Mi appoggio sul bancone, noto che fuori sta piovendo. Non mi stupisco più di tanto visto che anche qui piove d'estate.
Prendo il telefono e mi ripeto per la cinquantesima volta di non chiamare Rita, ma il mio subconscio non è d'accordo così l'ha chiamo.
Solo fino a cinque squilli, poi chiudo.
Uno.
Due.
Dai, andiamo.
Tre.
Quattro.
Rispondi...
Cinq-

"Pronto?"

Perdo un battito quando sento la sua voce. Resto in silenzio per una frazione di secondo per poi parlare.

"E-ehi"

"C-ciao..."

"Volevo chiamarti per parlarti." Dico tutto d'un fiato e diventando leggermente rosso.

"Io invece volevo chiamarti per chiederti un favore."

"che succede?" Chiedo curioso.

"sarà stupido dirlo ma non mi importa. Ho bisogno di parlarti, e ne ho davvero bisogno."

"...sto arrivando."

×

Ciao a tutti! Scusate per l'enorme ritardo, ma sono stata in vacanza per un weekend in Salento!
Comunque, una settimana fa è stato il compleanno di questo potato:

Ciao a tutti! Scusate per l'enorme ritardo, ma sono stata in vacanza per un weekend in Salento!Comunque, una settimana fa è stato il compleanno di questo potato:

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Tralasciando questo gran pezzo di gnocco, tra tre giorni è il mio compleanno e quel giorno mi arriva fausto. Uffa... Vabbé!
Auguro un buon ferragosto a tutti! 😆

All the love xx

-R

Roses- Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora