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Come si può salvare qualcuno che non vuole essere salvato?
(Scott McCall - Teen Wolf)
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I giorni seguenti, a scuola, Allison incrociò lo sguardo di Miles soltanto due volte, la prima nel laboratorio di scienze dove la professoressa McHill aveva assegnato al gruppo da loro formato una bella A, e l'altra in uno dei tanti corridoi della Monterey High School. Nessuno dei due però aveva accennato alla mattinata in spiaggia di pochi giorni prima o allo scambio di amicizia su Facebook.

Si erano rivolti solo un sorriso tirato, e ad Aly andava davvero bene così. Le importava solo di non dover più alzare la voce con lui o adirarsi per le offese a Jayden.

Dalla fuga del biondo dalla mensa, infatti, Miles si era tenuto alla larga da lui. Ma per quanto avrebbe continuato a farsi gli affari suoi senza mettere il becco nei loro discorsi?

<<Ieri ho avuto un mal di testa terribile. Avrei voluto impiccarmi per vedere se avrei risolto qualcosa. E tutto per colpa di chi? Di mia sorella che ha tenuto tutto il pomeriggio lo stereo al massimo>> borbottò Jay quando finalmente si ritrovarono vicini di banco per la lezione di letteratura. Burns, non era ancora arrivato, così ebbero il tempo di aggiornarsi sulle rispettive novità.

<<Ora stai bene?>> domandò la giovane posando il mento sulla mano.
Per quanto il prof. di letteratura fosse il suo preferito, e non tanto per la materia insegnata, quanto per altro, si sentiva parecchio stanca. Eppure quella notte aveva dormito serena come un uccellino nel suo nido di morbida seta, senza pensieri, senza dubbi, senza domande che le ronzassero per la testa come fastidiosissimi mosconi.

<<Sì, ora sì, alla fine è bastata solo un'aspirina>> rispose il ragazzo ridendo.

Nonostante negli ultimi giorni Jayden avesse mostrato un comportamento strano, decise di non badarci più. Era acqua passata. Se Bailey, i suoi nonni e chissà chi altri, erano convinti che Jay fosse un ragazzo problematico, beh, lei non era d'accordo, quindi si impose di fidarsi solamente di sé stessa.

<<Sono contenta che tu stia meglio>> gli comunicò. <<Quindi, dopo scuola che si fa?>>

<<Andiamo sulla spiaggia a bere quei famosi cocktail di due mesi fa?>> propose il biondo con un leggero luccichio negli occhi.

Allison colse quel bagliore come una sorta di supplica, quindi accettò. Passare del tempo da sola con lui le mancava, ed era ciò di cui aveva bisogno.

**

Quando quel pomeriggio, alle cinque e un quarto come stabilito, arrivò alla spiaggia vicino al molo, non vi trovò nessuno.

Forse non è ancora arrivato, pensò guardandosi intorno alla ricerca della chioma dorata che ben conosceva.

Decise quindi che fosse una buona idea togliersi le vans nere a quadrettini bianchi - o bianche a quadrettini neri? -, e sedersi sulla sabbia in attesa.
Non c'era niente di più bello che stare di fronte all'oceano e scrutare l'orizzonte fino al tramonto del sole, con le onde che sprizzavano fredde goccioline sui suoi piedi nudi.

<<Ehi, bella sirenetta, scusa il ritardo>>

La voce conosciuta alle sue spalle la costrinse a voltarsi e ad alzarsi in piedi per stringere l'amico in un abbraccio dei soliti.

<<Nessun problema. Bar?>>

<<Bar>>

Monterey {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora