13

5.6K 257 46
                                    

La vera amicizia è una pianta che cresce lentamente e deve passare attraverso i traumi delle avversità perché la si possa chiamare tale.
(George Washington)
______________________________________

Sembrava che il biondo si fosse volatilizzato, sparito nel nulla.

Allison aveva cercato ovunque: nella classe di letteratura e in quella di arte, in palestra e perfino nel bagno dei ragazzi, sorbendosi un 'ma sei impazzita per caso?' e un 'smamma smorfiosa, hai sbagliato reparto', oltre alla vista di quattro paia di gambe che sbucavano da sotto una porta. Inutile dire che una delle due persone in questione era in ginocchio e ai piedi indossava delle ballerine color porpora.

Niente. Di Jayden non vi era più alcuna traccia e la ragazza giunse alla conclusione che il suo migliore amico aveva lasciato in fretta e furia l'intero edificio scolastico. Il motivo però, era la cosa che la preoccupava di più.

Con la testa china, e il cuore un po' più vuoto del normale, uscì dal bagno e si diresse a passo lento verso l'aula di biologia.
Passò le due ore di lezione restanti con la testa fra le nuvole e gli occhi puntati sull'orologio, aspettando con ansia il suono della campanella.

Con molta attenzione, tirò fuori il cellulare dalla tasca esterna dello zaino, ma non compariva alcun messaggio in arrivo. Aveva inviato un sms al ragazzo subito dopo essere tornata in classe e, non ricevendo alcuna risposta, lo aveva anche chiamato, senza però alcun successo.

Quando finalmente la campanella suonò, raccolse le sue cose e si diresse verso l'uscita con un grosso peso sullo stomaco. Sperava con tutto il cuore che il suo unico amico non fosse davvero arrabbiato con lei.

Una volta varcata la soglia della Monterey High School, sentì i Green Bulls, i giocatori di basket, discutere su quanto fosse forte la squadra contro la quale avrebbero dovuto giocare una dura partita da lì a una settimana. Sollevò la testa riconoscendo tra le voci, anche quella di colui grazie al quale aveva fatto scappare Jayden a gambe levate.

Perchè era ovvio che fosse sempre sua la colpa. Da quando aveva messo piede in quella scuola, Miles non aveva fatto altro che dar fastidio al suo amico, e di sicuro aveva inventato la storia del passato oscuro e tenebroso di Jayden.

Ma poi le vennero in mente di nuovo i suoi nonni e ricadde così in un limbo di incertezze.

Jayden era davvero chi credeva che fosse? E se era così, perché era scappato senza darle alcuna spiegazione? Una cosa era certa, non avrebbe aspettato molto prima di trovare una risposta a quelle domande.

**

<<È davvero squisito nonna! Sei un'ottima cuoca, sai?>>

Il pranzo con pollo arrosto e piselli cucinato da nonna Rose aveva aperto le papille gustative della giovane come fossero le porte del paradiso. 

<<Oh tesoro, mi fa piacere che ti sia piaciuto. Vuoi un po' della crostata di ieri? Ne è avanzata qualche fetta!>>

Come poteva dire di no ad una torta?

Allison annuì e la vecchina gliene porse una fetta abbondante.

<<Posso chiedervi una cosa?>> domandò poi rivolgendosi ad entrambi i nonni, dopo aver bevuto un goccio d'acqua ed essersi pulita le labbra con il tovagliolo.

<<Certo cara, chiedi pure>>

Nonna Rose e nonno Ben la fissarono curiosi.

<<Sapete dove abitano i Sullivan?>>

Monterey {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora