capitolo 5

13 2 0
                                    

Il mattino dopo mi svegliai nel mio letto da solo, non che mi aspettassi quei risvegli da film in cui lei è addormentata tra le mie braccia con la mia maglietta che le avvolge il corpo in modo perfetto.

Rimasi li a guardare il vuoto senza rendermi conto di cosa Anna mi avesse detto quella sera...
"Anna?!" Gridai attraverso il corridoio davanti al mio letto.
"Se n'è andata sta mattina dicendo che non doveva restare" mi rispose Stefanie dall'altra stanza mentre cucinava.
"Cosa?" Sussurrai mentre abbassavo lo sguardo verso il pavimento e mi fissavo I piedi.
Uscii dalla mia stanza dopo essermi vestito, non controllai nemmeno come fossero I miei capelli, corsi fino a casa di Anna ma non trovai nessuno.
Tornai a casa trovando i due uomini a cui dovevo I soldi.
"Stefanie!!! Vieni giu!" Gridai attraverso la casa dopo aver aperto la porta di casa e essere corso in camera mia a prendere i 17.600 euro.

Stefanie scese preoccupata con una busta piena di soldi nella mano tremante.
"Stai tranquilla Stef, andrà tutto bene... dammi I soldi" dissi io abbracciandola con le lacrime che lottavano per scendere.
"J... i-io..." sussurrò cominciando a lacrimare.
"Lo so, anche io ho paura, ma basta che paghiamo il debito e è tutto finito..." dissi staccandomi dall'abbraccio.
Le accarezzai la guancia arrossata e le asciugai le lacrime.
"Che hai...?" Chiesi io a bassa voce guardandola negli occhi.
"I-io... n-n-non ho I I s-soldi..." disse lei scoppiando in lacrime di nuovo e mostrandomi la busta vuota.
"C-cosa...?!" Dissi io con le lacrime agli occhi e un bruciore al petto.
"Dove sono finiti?!" Gridai senza trattenermi attirando l'attenzione dei due uomini che si avvicinavano a noi.
"Avete I soldi... vero?" Disse lo scagnozzo di
Mark con voce viscida.
"Abbiamo ancora quindici ore e ventidue minuti" dissi io trattenendo i singhiozzi e tenendo la voce ferma piú che potevo.

Io uscii di casa dopo che i due uomini andarono via e andai in banca. Avevo esattamente trentacinque mila euro, non avevo nemmeno un altro spicciolo e Stefanie non poteva usare i suoi soldi perché il suo ragazzo li aveva sprecati tutti in alchol ieri sera.
Presi tutti i soldi che avevo tenuto da parte e andai a casa in attesa di Mark e il suo amico.

"Allora, sono le ventitrè ragazzo, vuoi aspettare cinquantanove minuti?" Disse Mark ridacchiando davanti alla porta.
"No, ho i soldi" dissi trattenendo le lacrime e respirando affannosamente. 

"per accertarmi che tu mi dia i soldi giusti e non mi prendi in giro... ho preso lei" disse Mark togliendo un telo e facendo vedere una ragazza svenuta su una sedia nera avvolta da corde che stringevano la pelle della ragazza a tal punto da farle diventare la pelle rossa.

"Anna" sussurrai mentre facevo vedere I soldi in contanti.
"Lasciatela andare, sono qui tutti I soldi" dissi io con voce piu ferma di quanto mi aspettassi.
"Uhh quindi ti interessa la ragazza..." disse lo scagnozzo di Mark.
"Gia... allora... vogliamo duecento euro extra, sennó lei muore" disse Mark puntandole una pistola alla testa mentre lei riprendeva conoscenza.

Sbiancai completamente e una goccia di sudore scivolò dalla mia fronte. Anna aveva ormai ripreso conoscenza e mi guardava spaventata. "J-james... cosa su-succede..?" sussurrò lei facendo scendere delle lacrime mischiate al mascara che le macchiarono il viso.

Un suono sordo fece sobbalzare tutti quando Louis si fece strada nel garage dando un calcio alla porta nonostante fosse aperta. "James, fratello, che ci fai qui?" chiese lui sconcertato. "Lasciate andare la mia amica!" gridò Louis in preda alla rabbia. "E ce lo impedirà un frocietto come te?" chiese Mark ridacchiando tra se.

"no, lo faranno loro" disse Louis facendo entrare due poliziotti armati di pistola. Nel momento di distrazione corsi da Anna e la liberai, le diedi le chiavi della macchina e le raccomandai di chiudersi dentro a chiave. Anna annuì e corse via attraverso la porta di ingresso.

luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora