Capitolo 1

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Salve ragazzuoli
Volevo solo informarvi che il racconto sarà diviso in parti in cui penserà ed agirà il pazzo della nostra storia ( per ora chiamato F) e in parti in cui lo farà la vittima principale che ho chiamato Caterine.

                               ***

F
Mi tremano le mani dalla rabbia. Anche questa volta la persona si è rifiutata di venire di sua spontanea volontà. Per ora è solo svenuta.

Le tiro un calcio per farla girare. È una donna sulla trentina, brutta, capelli neri e volto scavato.
Per cominciare la lego, subito dopo vado a prendere il fil di ferro.
Già tremo di esaltazione al pensiero di ciò che sto per vedere.
Glielo pianto nel labbro inferiore, sorridendo quando lei spalanca gli occhi di un malsano giallo palude, svegliandosi bruscamente dai suoi sogni. Urla cercando di sottrarsi alla mia presa, che si serra.
Assaporo l'odore dolciastro del sangue che cola copioso sulle mie mani.
Ma ora basta. Devo farla stare zitta.

Una gioia malsana mi invade appena vedo la confusione, la paura ed il terrore farsi strada nei suoi occhi.

CATERINE

Un senso di vuoto mi pervade il corpo in questi giorni.

Sono attirata da cose che prima mi disgustavano.
E non intendo una normale attrazione.
Intendo un attaccamento ed uno struggimento macabro che si appaga solo quando soddisfatto.
Le mani prudono dal desiderio di fare qualcosa.
La vista si appanna e comincio a mettere a fuoco alcuni dettagli del mobilio, poi il buio completo sostituisce i colori vivaci del salotto di casa mia.
Sento il mio corpo che si alza e incespico verso la porta d'ingresso poi, il nulla.

Mi risveglio nel cortile sul retro di casa mia.
Sbatto le palpebre con fatica sentendole impiastricciate di una sostanza viscida.
Un liquido appiccicoso mi ricopre la nuca ed il viso.
Abbasso lo sguardo sulle mie mani e vedo rosso.

                              ***

CATERINE

Le urla rimbombano nel cortile.
Le mie mani sono coperte di sangue.

Sangue. Sulle mie mani.
Sangue fresco.

Un crampo allo stomaco mi travolge.
Non riesco più a pensare correttamente.
Con una forza sovrumana riesco ad alzarmi. Barcollo e ricado.
Questa volta non mi rialzo.

Le mani tremano e un istinto a me sconosciuto mi spinge ad appoggiarle alla bocca.
La lingua scatta fuori e lecca ogni centimetro di pelle ricoperta di sangue.
Un piacere intenso si propaga dentro di me e la soddisfazione mi pervade.

Ancora. Ne voglio ancora.

F

Rimango rapito dalla figura minuta che gioca nella fontana.
I capelli biondi scendono lisci sulla schiena, il corpo candido è perfetto.

Le mani prudono dal desiderio di portarla con me.
Non ancora.
Non è ancora il momento.

Per lei aspetterò.

Si volta e la vedo in  viso.
Le labbra rosee si piegano in un lieve sorriso, gli occhi sono rosso scarlatto.

Un bagliore strano lampeggia come un fulmine nel suo sguardo appena mi vede.
Poi ritorna normale e le sue labbra si piegano in un sorriso ad occhi aperti.
Inclina la testa impercettibilmente e sembra fiutare qualcosa.
Si volta di scatto e si allontana barcollando.

Tremo cogliendo il suo ultimo sguardo, rivolto a me: gli occhi vuoti e assenti, la testa ciondolante e una smorfia dipinta in volto.
Era il volto di una bestia affamata, famelica e stupenda.
Deve essere mia.

                              ***
Spero che la storia vi stia piacendo!
Se riuscite lasciate una stellina e i commenti sono più che ben accetti!! XD


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