Capitolo 7

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Alorss
Ci tenevo a scusarmi per questo luuuungo periodo di pausa con chiunque sia stato preso da questa storia e abbia dovuto aspettare quasi un anno. Non mi perderò in dettagli ma è stato soprattutto dovuto a problemi scolastici ecc...
Ho riletto la storia e mi sono accorta che ci sono molte modifiche che vorrei fare, a partire dalla lunghezza dei capitoli ( bitch i primi sono tipo 300  parole, seriouslyyyy ) quindi non vi prometto niente, ora cercherò di mantenere un ritmo abbastanza costante anche se finita l'estate probabilmente dovrò rallentare.
Spero ci sia ancora qualcuno interessato a questa storia, se sì vi prego di darmi un aiuto per ''riportarla in vita'' commentando come vorreste che la storia andasse avanti ( considerate le mie poche idee sarebbe un aiuto enorme) e se potete votando. Grazie mille in anticipo!

                               ***
F

Guardo il suo dolce viso contrarsi in una smorfia mentre si agita nel sonno.
La luce tremolante mette in risalto le lunghe ombre delle sue ciglia che si riflettono sulle guance scavate.
Le labbra piccole e carnose sono ancora umide del mio sangue.
Infatti mi ha morso.

Si è risvegliata qualche ora fa e mi ha colto impreparato, impegnato a contemplare il vuoto. Si è avventata sul mio braccio, affamata come un leone  tenuto a digiuno; poco dopo sono riuscito a staccarla dal mio arto sanguinante e le ho somministrato nuovamente del sonnifero.

Le sfioro il collo con la punta delle dita, osservando la pelle d'oca che si espande sotto il mio tocco.
Quanto sarebbe bello stringere questo collo fragile e delicato tre le mie mani, macchiando la pelle nivea e mettendo fine a questa situazione.
So che non finirà bene.
Mi sento già troppo coinvolto da questo bel faccino.

Separo le sue labbra delicatamente e osservo i denti leggermente affilati.
Senza che io riesca a reagire i suoi occhi si spalancano e i suoi incisivi si infilzano nel mio dito.
Impreco a mezza voce tirandolo bruscamente fuori e guardando le goccioline di sangue che fuoriescono dalla punta del pollice.
La guardo sorridendo malignamente
<Ti piace mordere, eh biondina?>

Lei mi guarda di sottecchi prima di sputare un miscuglio di saliva e sangue a terra, <Chi cazzo sei tu? E non sono bionda naturale per la cronaca. Slegami> dice accennando alle corde che le legano strettamente le caviglie e i polsi sottili.
Uno sbuffo esce dalle mie labbra
<Non credo proprio biondina, mi hai già morso due volte e sei legata, figurati da libera>.

Lei mi fulmina con lo sguardo mentre si allontana strisciando per poi saltare in piedi barcollando a causa dei piedi legati.
Io balzo in piedi e la prendo per le spalle appena in tempo. Incespicando a causa della resistenza che lei oppone piantando i talloni nel terreno, la rimetto seduta.
Lei si imbroncia, la sua espressione infantile crea un contrasto affascinante con il rivolo di sangue che le scende dalle labbra.

CATERINE

Arriccio le labbra in una smorfia quando mi ritrovo nuovamente seduta sul pavimento freddo.

<Mi fanno male> sussurro non guardando il bellissimo sconosciuto.

<Pardon? Non ti ho sentito biondina>
dice con un ghigno divertito.

<Hai sentito benissimo, e non sono bionda!> esclamo infastidita.
Lui solleva un angolo della bocca sottile e con un coltello taglia le corde.

Immediatamente la mia mano scatta verso il muro tappezzato da coltelli di varie grandezze e ne afferra uno sottile e affilato.
Sento delle dita afferrare il mio polso e torcerlo all'indietro, un gemito stridulo esce dalla mia bocca prima che la mia mano ceda e il coltello cada a terra.
<Non credo proprio carina>
Mi giro e mi perdo nei suoi occhi blu scuro che ora mi fissano minacciosi.
<Abbiamo scherzato abbastanza>
Con un movimento fulmineo mi prende di peso e mi sposta sulla sua spalla uscendo dalla stanza.

Mi zittisco subito, anche se sto ribollendo di rabbia dentro.
Per quanto riesco a vedere in questa posizione stiamo scendendo delle scale traballanti; una strana puzza marcio comincia a diffondersi nell'aria.
Lui spalanca una porta ed entra in una camera stretta e buia. Mi sbatte per terra e con una smorfia in volto lega i miei polsi ad un palo di legno al centro del pavimento.

<Stai buona e non ti muovere. Sopratutto non toccare niente>.

<Aspetta!> esclamo cercando di aggrapparmi alla sua maglia.
Lui si ferma e mi guarda aspettando una spiegazione.
<Cosa vuoi farmi? Non tocchero' più niente, ti prego non mi lasciare qui!>
Lui sembra dispiaciuto per un attimo, poi sul suo volto compare un'espressione risoluta.
<Non so cosa ti voglio fare biondina. Decidero' poi. Torno tra un po', ho una cosa da sistemare.> dice senza  guardarmi negli occhi.

<Non sono bion->
Lo sbattere della porta mi interrompe.

Sbuffo infastidita e mi guardo intorno, cercando di ignorare i brontolii che la mia pancia continua ad emettere.
La stanza è molto piccola, illuminata solo da una finestra bloccata da una grata.
Riesco a vedere solo alcune piante e subito dietro una fitta boscaglia.

Le pareti sono spoglie ad eccezione di una dove è appeso un quadro che raffigura una donna con un neonato.
Sotto la finestra, appoggiato al muro, c'è un piccolo letto, con un cuscino stropicciato gettato a lato.
I miei pensieri vengono a interrotti dal clangore di qualcosa di pesante che finisce per terra, proveniente dal piano di sopra. Subito dopo delle urla strazianti cominciano a rimbombare per tutto l'edificio.
Scatto in piedi mentre cerco di slegarmi i polsi tirandoli verso il petto.
La corda però è troppo resistente e sfrega contro la mia pelle, lacerandola e facendola sanguinare.
Impotente mi siedo per terra e mi tappo le orecchie cercando di allontanare la mia mente da questo strano posto.

                               ***
Spazio-io-che-non-so-fare-suspance
Ci tengo a far presente che sto ancora lavorando al cambiare e correggere i capitoli precedenti quindi non li pubblicherò finché finiti.
Un'ultima cosa: ho intenzione di cambiare molte cose in questa storia, a partire dalla descrizione per arrivare ai primi capitoli ( che uniro' insieme per farli più lunghi ) e all'idea iniziale che avevo.
Eee niente vi amooooo






Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2018 ⏰

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