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Mi svegliai grazie luce del sole. Mi alzai e andai verso la finestra godendomi il panorama che c'era dietro di essa.
C'erano alberi, colline... era tutto verde a parte un fiore che sbucava da un albero, ma la cosa che mi colpì di più fu il cielo mattutino. Il cielo che mi rappresentava perché diceva tante cose ma restava sempre muto.
Andai in bagno per poi lavarmi la faccia e vestirmi. Scesi le scale per aspettare i miei amici di giù intanto feci colazione.
"Non hai sonno?" Mi chiese una voce alle mie spalle. Subito la riconobbi, era quella di Riley, la sua voce allegra era già attiva di prima mattina. Mi voltai e sorrisi.
"Sono le quattro di mattina e tu stai già facendo colazione? Non è ancora aperto il bar, quindi perché sei venuta qui? Non è che vuoi scappare di nuovo?" Chiese avvicinandosi.
"Non era mia intenzione, Riley. Adesso che ho voi, non scapperò più" dissi sorridendole per tranquillizzarla. Lei annuì, si sedette di fianco a me e iniziammo a parlare.
"Allora cosa è successo mentre io ero via?" Chiesi curiosa. Lei aveva lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente stava ripensando all'avvenimento di ieri. Avrei voluto ammazzare il suo fidanzato.
"Io e... Cole, ci siamo messi insieme meno di una settimana fa" sussurrò cercando di non piangere.
"Dobbiamo togliere Jade di mezzo" annunciai.
Riley fece una risatina roca "la vuoi ammazzare?"
Mi spuntò un sorrisetto "se uccidere fosse legale, lei non sarebbe più qui".
Feci una pausa e poi aggiunsi "e neanche Cole".
"Cole è un bravo ragazzo" mi rimproverò.
Alzai le sopracciglia: "e se fosse un cattivo ragazzo che cosa avrebbe combinato?"
Riley fece spallucce e si ammutolì: "non me lo aspettavo da Cole" disse cercando di non piangere.
"Pensavo fosse un tipo di cui fidarsi" confessai.
"Anche io" annuì.

"Ne troverai un altro che ti meriti sul serio, Riley. Non vuol dire che se lui ha fatto così, tutti i maschi sono stronzi come lui" annunciai per consolarla.

"Sai cosa vuol dire essere tradite, Sasha?" chiese con le lacrime agli occhi.

"Non voglio che tu pianga qui, Riley. Cole deve vederti forte, e se scendesse in questo momento ti vedesse piangere, lui goderebbe solamente".

"Andiamo in bagno" chiese disperatamente lei, tirando su col naso.

Infondo, ne aveva bisogno, aveva bisogno di sfogarsi e buttare fuori tutta la sua rabbia, il dolore e tutto ciò che aveva dentro.

Appena andammo in bagno subito si mise a piangere come non aveva mai fatto, come se le fosse crollato il mondo addosso.

Volevo aiutarla, ma non sapvo come fare,perchè con un tradimento io non ci avevo ma avuto a che fare e, sinceramente, neanche con i ragazzi.

Dovevo farla sorridere in qualche modo, anche se sapevo che sarebbe stato complicato.

"Sai una cosa?" chiesi sedendomi sul bordo del lavandino. "Se ti ha tradita, non ti ha mai amata." so che questo le avrebbe fatto pensare che lo stessi facendo per farla soffrire, ma questo non erano le mie intenzioni. "Lui non ti ha mai amata, Riley, quindi non devi pensare che se lui ti ha tradita, lo faranno anche i prossimi ragazzi che tu avrai. Capito?" chiesi per rendermi più chiara.

Annuì e poi smise di piangere all'improvviso, fissando la porta alle mie spalle. Mi voltai aspettandomi che ci fosse Jade, ma in realtà c'era Cole. Aveva sentito tutto? Non mi doveva importare, perchè anche lui doveva aspettarsi di ricevere un atteggiamento uguale al suo.

"Io ti ho amata dalla prima superiore" ammise stringendosi le mani tra di esse e facendo scivolare una lacrima calda sulla sua guancia destra. Mi incupii e quindi decisi di uscire per lasciarli discutere o risolvere in santa pace.

Andai fuori dal motel e presi un pacchetto di sigaretta dalla tasca del mio giubbotto.

"Già di prima mattina?" chiese Dylan alle mie spalle.

"Non deve interessarti" alzai gli occhi al cielo facendo un tiro.

"Come siamo acidi, questa mattina, eh Sasy" venne dietro di me e mi allungò un braccio circondando la mia vita.

"Ti volevo ricordare, che se per caso non vuoi tornare a casa, potremmo scappare noi due. Come una fuga d'amore, sai?" chiese sorridendomi.

Scossi la testa, sogghignando "mancherò almeno un po' a Tay" ammisi.

"Sai a cosa stavo pensando, Sasy?" chiese mentre io scossi la testa. "che anche se noi due abbiamo un passato duro alle spalle, ci possiamo aiutare a vicenda. E non lo dico solo per il mio di bene, Sasha, ma anche il tuo... Non voglio che tu ricominci a fare quelle cose che facevi quando eri ancora ragazzina."

***

"I've been hearing symphonies, before all I heard was silence" cantò mr. Brown alle mie spalle. "la conosci, questa canzone?" chiese.

Io scossi la testa, dato che non potevo parlare.

"In questo periodo è un tormentone, alla radio, sai?" chiese.

Annuii anche se non lo sapevo. Stare rinchiusa in una casa non portava a nulla di buono: non potevo fare niente, neanche andare in giardino a giocare. gli unici luoghi che potevo frequentare erano la mia stanza e il salone di casa mia.

Suonò il campanello alla porta e subito mr. Brown si precipitò ad aprirla, sapendo che era sua moglie.

"Hai avuto sue notizie?" chiese alla donna.

"Nessuno sa niente. Shawn è sparito" cercò di sussurrare, ma la sentii comunque.

Shawn? Era questo il nome del ragazzino che era sparito.

***

"Dylan..." sussurrai.

"Shawn... Il nome del ragazzo che era sparito è... Shawn" annunciai.

Lo sentii sobbalzare, mollò il suo braccio e tornò dentro sbattendo la porta, senza dire una parola.

-spazio me-
Doppio aggiornamento, visto?
Ragazzi, qui inizia la vera storia!!!
Non ve la dovete perdere, perchè qui inizieranno tutti i dubbi, insicurezze e ci saranno miliardi di cose da scoprire, per esempio... EHEHEH
Non vi spoilero niente!

Princesses

"NON FIATARE" ||SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora