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Un cerchio di gente si formò dietro noi tre per vedere ciò che stava succedendo.
"Fermateli vi prego!" urlai mentre Dylan tirava un pugno al ragazzo.
"Era da troppo tempo che doveva succedere" disse un ragazzo sorridendo e facendo il tifo.
"Sasha vattene via!" urlò Dylan mentre teneva lo scemo per il colletto, che prontamente gli tirò un pugno.

Lo stavo distraendo. Cercai di farmi spazio tra la folla e digitai in tutta fretta il numero di Riley, che fortunatamente rispose subito.
"Venite... Venite in autostazione. Dylan si sta prendendo a botte con un ragazzo. Vi... Vi prego dovete venire qui subito" urlai dalla disperazione.
"Chi è il ragazzo?" chiese subito con voce preoccupata.
"Non... non lo so, l'ho conosciuto quando sono andata a correre e si è seduto vicino a me in corriera, ma non so il suo nome" dissi tutto d'un fiato.
"Com'è fatto fisicamente?"
"Capelli biondi e occhi marrone chiaro"
"Merda"
E dopo attaccò.

Cosa stava succedendo?

Ritornai in prima fila e notai che Dylan aveva un graffio profondo vicino al labbro inferiore. Dovevo fermarli in un qualche modo.

"Basta!" urlai in preda al panico. Dovevo fare assolutamente qualcosa.
Vidi la faccia di Riley sbucare davanti alla mia vista. "Vai via Sasha. Ci pensiamo noi"

Annuii e mi allontanai e sentii un urlo: "No lasciatemi stare, vi avevo già avvisato che una volta ritrovato questo coglione, lo avrei fatto fuori" mi stupii delle parole dette da Dylan.

Ad un certo punto vidi il cerchio di persone aprirsi e spuntò la faccia del mio ragazzo.
Corsi incontro a lui per abbracciarlo e lui ricambiò con una stretta che mi fece subito sentire al sicuro.

Gli presi la faccia fra le mie mani e lo scrutai per bene: aveva un livido sulla guancia destra e un graffio profondo vicino al labbro.

"Che cosa ci facevi con lui?" la sua voce era più roca, quasi minacciosa.

"Ero andata a fare una corsa una sera e lo incontrai, mi fece un complimento e io me ne andai. Prima si era seduto vicino a me in autobus, ma niente di più." dissi tranquillizzandolo.
Lui si limitò ad annuire e a farmi un piccolo cenno di sorriso che fu subito interrotto da una smorfia di dolore.

"Vieni, andiamo in bagno" dissi.

Andammo in bagno e presi un fazzoletto e lo bagnai con l'acqua per medicargli la ferita sul labbro. 

"Chi era quello?" gli chiesi fissandolo negli occhi.

"Non ne voglio parlare, Sasha, ti spiegherò tutto quando sarà il momento giusto"

Non sarà mai il momento giusto per dirmi la verità.

"Dylan, ora o mai più"

"No Sasha" scosse la testa e chiuse gli occhi sospirando.

"E va bene" sbattei il fazzoletto bagnato per terra e appoggiai la mano sulla maniglia per uscire, ma Dylan mi prese l'altra con agilità.

"Sta ferma e ascoltami" disse sottovoce.

"Stai zitto e lasciami andare. Ti rendi conto che io non ti conosco per niente? Non so neanche il tuo cognome cazzo. Non so chi sei. Non so con chi sono fidanzata"

Lui come offeso da quelle parole fece un sussulto e mollò la mia mano, perciò aprii la porta e uscii quasi di corsa.

"Sasha, che è successo?" mi chiese Riley mettendosi davanti a me bloccandomi il passaggio.

"Non conosco lo conosco." risposi.

"Chi? Il ragazzo con cui si è picchiato Dylan?"

"No, non conosco Dylan come non conosco nessuno di voi, se è per questo e non riesco a capire perché mi teniate nascosti tutte queste cose del passato. Io non ce la faccio più. Ho sempre sopportato le bugie sin da piccola e non riesco a sentirne neanche un'altra ancora. Non ce la faccio, davvero"

"Sasha, te lo dirà quando sarà il momento..." iniziò lei.

"Come quando sarà il momento giusto di dirmi il suo cognome?" la interruppi io guardandola male, la sorpassai e me ne andai.

Andai in classe e tirai fuori il quaderno di italiano e sopportai quelle cinque ore d'inferno.

Avvisai Taylor di venirmi a prendere, perchè oggi non volevo vedere nessuno. Nemmeno Dylan.

Non avevo voglia di sentire altre menzogne dalle bocche dei miei amici e soprattutto dalla sua.

I miei andarono a rotoli quando vidi il viso di Dylan nel corridoio. Girai i tacchi e iniziai a fare il giro lungo per raggiungere il parcheggio, ma una mano mi fermò. Io frustata mi girai pronta per gridargli in faccia altri insulti, ma vidi la faccia di Matt.

"Posso parlarti?" mi chiese.

Annuii.

"Dylan ha i suoi segreti, Sasha, ma non puoi dire che tu non ne hai anche tu. Perché non è così e lo sai benissimo, come lo so io e come lo sanno i tuoi amici"

"Ma lo sai quali sono i miei segreti Matt. Non puoi mettere i miei problemi a confronto con i suoi" dissi io.

"E invece si, Sasha. Anche lui ha avuto i suoi alti e bassi. Quando lui se la sentirà, ti dirà tutto. Ma prima di allora, lascialo stare. Se lo ami, dimostragli tutto l'amore che hai sempre tenuto nascosto per paura che qualcuno te lo portasse via. Non tenere ancora i tuoi sentimenti per te, Sasha. A volte dimostrare alle persone i propri sentimenti, fa bene: fa prendere fiducia, fa affezionare e soprattutto fa bene a te. Perchè tenere tutti i tuoi sentimenti dentro non ti porterà da nessuna parte e lo sai. Io ti voglio bene, piccoletta. E ti voglio bene per ciò che sei, per ciò che eri e per ciò che sarai. Non dimenticartelo mai questo. Ci sarò sempre per te, ma ricorda di buttare fuori tutto ciò che provi con Dylan e lui ti dirà tutto ciò che vorrai ascoltare"

-spazio me-

oookay scusatemi tanto per l'assenza, ma la scuola mi sta tartassando e a momenti non ho manco il tempo per respirare..
seguitemi su instagram mi chiamo chiara__dematteis
adesso vado a studiare che domani ho due interrogazioni. 😭
Appena ho un attimo, uscirà il trentaseiesimo capitolo.
Se volete dei piccoli spoiler, scrivetemi in chat privata. 😂❤️

Princesses

"NON FIATARE" ||SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora