Capitolo 2

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Dopo la brutta serata passata al compleanno di Andrea, mi svegliai con una cera bruttissima. Per un attimo ripensai a ciò che era successo, a quello che sentii alla festa. "E presto ci sposeremo!" quelle parole mi rimbombavano in testa come dei tamburi. Non dovevo pensarci, o mi sarei scoraggiata di nuovo, peggio di quello che già ero. La suoneria del mio telefono mi distolse da quei pensieri. Lessi il nome sul display, era Giulia.
"Pronto?"
"Sarah, come ti senti? Mi hai fatto preoccupare tanto ieri." disse con tono preoccupato.
"Mi sento meglio, grazie. Stai tranquilla." Cercai di riassicurarla.
"Sicura? Lo sai che non ti credo."
"Giulia, sto bene, davvero. Mi passerà prima o poi. Intanto ora ne approfitterò della bella giornata per fare la mia solita corsa mattutina."
"Va bene, però dopo ci vediamo."
"Certo, a dopo. Un bacio." Riattaccai. Sbuffando mi gettai di spalle sul letto. In realtà non stavo bene, come potevo stare bene, sapendo che l'amore della mia vita si sarebbe sposato presto. Ma non potevo deprimermi, dovevo reagire alla situazione. Anche se non era facile.
Feci una colazione veloce, e subito dopo uscii per andare a fare jogging.
"Mamma, io esco!"
"Ok tesoro, a dopo."
Salutai mia mamma, e mi incamminai verso il parco. Fare jogging era l'unica cosa in grado di tenere occupata la mia mente, insieme al mio inseparabile iPod. Camminando, sentii qualcuno che mi sfilava gli auricolari da dietro. Spaventata mi voltai, e mi sentii quasi le gambe cedere.
"Ti ho spaventata?"
"C..ciao.. beh.. sì.. pensavo fosse un ladro." E invece era lui, in tutta la sua bellezza.
"Mi dispiace, non volevo. Ma ti ho chiamata e non mi hai sentito." Disse sorridendo. Dio, il suo sorriso, poteva illuminare qualunque cosa lo circondasse.
"Non fa niente. Meglio che sia tu." Cosa diavolo stavo dicendo? Che vergogna. Quasi diventavo un peperoncino, e se l'avesse notato sarebbe stata la fine.
"Ma.. che ci fai qui?" dissi cercando di cambiare subito argomento.
"Quello che fai tu. Lo faccio anch'io sai. Mi aiuta a rilassarmi."
"Ah.. beh.. abbiamo una cosa in comune allora."
"Non solo questa, anche l'Inter." disse porgendo la sua mano sul suo petto. Era molto fedele all'Inter, e in campo dava sempre il 100%. Anche per questo lo ammiravo molto.
"L'Inter è la prima cosa." Gli sorrisi.
"Ieri sei stata male, mi dispiace." Boom, il mio sorriso abbandonò subito il mio volto.
"È stato un banale attacco di panico, subito passato per fortuna." Dissi con tono convincente.
"Mi fa piacere che tu stia bene adesso."
"G.. grazie.." dissi abbassando lo sguardo.
"Ti va di prendere qualcosa al Bar?"
"Certo."
Andammo a berci un Caffè al Bar, e parlammo un po' delle nostre vite. Dalla sua carriera all'Inter, alla mia come fotografa. Per fortuna non mi parlò del suo matrimonio. Anche se non capivo il perché, visto che era una cosa estremamente importante. Non parlammo per niente di Enza, e questa cosa mi stupì, ma mi fece stare anche bene. Stavo bene in sua compagnia. D'altronde è sempre stato così. Ma questa cosa mi fregava allo stesso tempo. Perché quando lui andava via, mi lasciava un grande vuoto dentro. Perché sapevo che quelli erano solo dei momenti, che purtroppo finivano. Mentre con lei, Enza, condivideva la sua vita. E questa cosa mi faceva stare male.
Uscimmo dal Bar, e ci salutammo.
Non so come, ma presi coraggio, e iniziai io a parlare.
"Mi ha fatto piacere passare delle ore con te. Grazie della tua compagnia."
"Grazie a te.." Si avvicinò, e mi diede un bacio sulla guancia.
"A presto!" si allontanò salutandomi con la mano.
Ero felice di quella mattinata passata insieme a lui. Mi precipitai a casa e chiamai subito Giulia per raccontarle tutto.
"Visto? Le cose belle accadono quando meno te l'aspetti!" disse Giulia entusiasta dall'altra parte del telefono.
"Non viaggiare con la fantasia, è un amico, e abbiamo solo conversato e abbiamo bevuto un caffè da tali."
"Sì, ma tu ora sei felice. Basta questo. Pensa al presente, il futuro lascialo da parte."
"Va bene, mi godrò il momento allora."dissi sorridendo.
Giulia aveva ragione. Pensare al futuro non serviva a niente. L'avrei affrontato poi. Ora ero felice per quei momenti che avevo passato insieme a lui, anche se solo da amici. Chissà se avrei passato altri bei momenti in sua compagnia.

Sentii bussare alla porta, ed andai ad aprire. Mi ritrovai davanti l'ultima persona che avrei potuto immaginare.
"Ciao Fredy, come mai qui?"
"Ciao Sarah.. scusa.. è che.. ti devo parlare!"
"Certo, entra pure." Cosa avrebbe potuto mai dirmi Guarin? L'avrei scoperto subito.

"Allora? è successo qualcosa?"
"È successo che io ti amo Sarah! E non ce la faccio più a tenermelo dentro! Ti amo da sempre."
Rimasi immobile davanti a lui. Sapevo che avesse un debole per me, ma avevo sempre creduto che fosse una cotta passeggera, mai una cosa seria.
"Fredy, io.."
Non feci nemmeno in tempo a parlare che mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Lo allontanai.
"No, Fredy.. questo è sbagliato."
"Non per me. Ho sempre desiderato farlo. Ne avevo bisogno."
Ero stupita, era la prima volta che qualcuno si dichiarava in quel modo a me.
"Fredy, sei un bravo ragazzo, e ti voglio bene lo sai. Ma purtroppo non ti ricambio. È brutto dirlo, lo so. Ma io non ho mai preso in giro nessuno nella mia vita, e tanto meno lo farei con te."
"Lo so, tu ami Danilo." disse serio guardandomi negli occhi.
Rimasi di stucco. Come faceva a saperlo? L'unica persona che lo sapeva era Giulia. Ma lei non l'avrebbe detto mai a nessuno, tanto meno ai ragazzi dell'Inter.
"Danilo? Ma no.. ti sbagli." Mi stavo agitando, e lui lo notò. Non ero brava a nascondere le mie emozioni.
"Sarah, basta guardarti quando ti parla e quando ti è vicino per capirlo."
Strinsi le braccia in vita. "Fredy, non voglio parlare di questo, ti prego."
Si avvicinò, e mi accarezzò il volto. "Rispetto la tua scelta. Ma sappi che io sarò sempre qui, ad aspettarti. Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Lasciandomi lì, con una marea di pensieri.

NdA: Salvee..allora vi piace la mia storia?! Fatemi sapere che ne pensate, mi piacerebbe molto leggere vostri commenti. 😉

La mia felicità ha il tuo nome - Nerazzurrina_94 || D'AmbrosioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora