Capitolo 6

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Sentii bussare incessantemente alla porta della mia stanza. Tutta assonnata, mi alzai e andai ad aprire.
Era mio padre. Cosa voleva così presto?
"È successo qualcosa?" domandai strofinandomi l'occhio.
"Questo me lo devi dire tu. Scendi di sotto." rispose con aria non poco arrabbiata.
Ok, stavo iniziando a preoccuparmi.
"Eccomi, dimmi pure." dissi sedendomi a tavola.
"Che cosa significa questo?" mi mise davanti un giornale, dove c'erano varie foto mie insieme a Fredy alla serata.
La mia faccia sbiancò, e per un attimo rimasi impalata senza dire nulla.
"Allora?" insisteva mio padre.
Non potevo fare altro che raccontargli la verità. La cosa peggiore era che avrei dovuto dirgli che era finita, e sicuramente l'avrebbe presa peggio.
"C'è poco da dire papà, quello che vedi ti ha già detto tutto."
"Perché non me lo hai detto? Perché mia figlia non mi dice mai niente e le cose le devo venire a sapere grazie ad un giornale, perché?" mi guardava con espressione delusa, in quel momento mi sentii una delusione.
"Se non te l'ho detto è perché avevo paura della tua reazione. Anzi, avrei voluto dirtelo in questi giorni, ma proprio ieri io e Fredy ci siamo lasciati."
"Ecco, vedi? Per questo avrei reagito male!" disse prendendomi le mani. Quel gesto mi stupì. Mio padre mi voleva molto bene, ma era anche molto orgoglioso. Faceva fatica ad esternare i suoi sentimenti.
"A me fa piacere che tu ti preoccupi per me, ma queste sono cose che succedono ad ogni persona su questo mondo. Soffrirò, ma sarò anche felice." dissi un po' emozionata.
"Hai ragione, ma voglio che la mia bambina soffra il meno possibile." Mi abbracciò, dandomi un bacio sulla fronte. Fu un momento veramente speciale.

*Danilo*

Fu una giornata d'allenamento molto faticosa, essere a casa in quel momento era come essere in paradiso. Il Mister ci faceva allenare molto, anche in estate. Ma la settimana prossima saremmo stati finalmente liberi per 2 mesi. Gettai il borsone a terra, e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia. Aprii la porta, e mi ritrovai davanti Enza, completamente nuda.
"Oh ciao amore!" disse gettandosi fra le mie braccia.
"Sei arrivato giusto in tempo." disse maliziosamente tirandomi a se'.
Ma io la fermai.
"Scusami tanto, ma sono veramente stanco, e voglio farmi solo una doccia e riposarmi un po'." dissi passandole davanti.
"Stanco? Correre dietro ad una palla è davvero così faticoso?"
Quelle parole mi fecero imbestialire.
"Non ti permetto di screditate il mio lavoro!" sbottai.
"I tuoi allenamenti duri non ti hanno mai fermato dal fare l'amore con me. Sei un po' troppo stanco ultimamente." Disse indossando l'accappatoio.
Era da un po' che non facevamo l'amore. La stanchezza era vera, ma nella maggior parte dei casi, trovavo scuse per non stare con lei. Prima stavo con lei senza problemi. Ormai la nostra relazione durava da 3 anni e mezzo. Ma da quando baciai Sarah, le cose cambiarono. Non riuscivo più a toccarla, mi veniva difficile anche baciarla. Non la desideravo più. Con lei sarebbe stato solo sesso e basta.
"Sono stanco e basta!" sbottai.
"Mi spiace ma non ti credo. Per me c'entra qualcosa quella sciaccquetta di Sarah, la figlia di Roberto Mancini. Credi che non mi sia accorta di come la guardi?"
Quelle parole mi lasciarono di pietra.
"Sarah non è una sciaccquetta. E ti sbagli, lei è solo un'amica!" esclamai, cercando di essere il più convincente possibile.
"Lo spero per te, perché a Settembre ci sposiamo. E la settimana prossima parto per New York per lavoro tutta l'estate, e non vorrei brutte sorprese al mio ritorno." sbottò chiudendo la porta e uscendo.
Iniziavo a non sopportare più la sua arroganza e la sua presunzione.
Sentii il cellulare squillare, e mi misi un asciugamano in vita per andare a vedere chi era. Lessi il nome di Davide sul display, era un suo messaggio. Lo aprii.

DA: Davide
TESTO: Ho appena saputo che Fredy e Sarah si sono lasciati.

Un sorriso comparì sul mio viso senza nemmeno accorgermene.

A: Davide
TESTO: Sai il perché?

Non capivo il motivo per il quale si fossero lasciati, anche perché ad occhio mi sembravano molto innamorati, per quel poco che vidi.

La risposta non fece tardi ad arrivare.

DA: Davide
TESTO: No, ha soltanto detto che non ha funzionato. Ma secondo me c'è qualcos'altro sotto.

Anche a me sembrava strano che si fossero lasciati per una cosa così banale. Cosa c'era sotto?

*Sarah*

"Bene, allora ci vediamo stasera." disse Giulia dall'altra parte del telefono.
Stasera avremmo organizzato un pigiama party a casa mia. Una serata così, tra schifezze e film, mi serviva proprio, soprattutto con la mia migliore amica.
Per ingannare il tempo, mi misi a spolverare la mia camera e a mettere in ordine. Non lo facevo mai, e chiunque entrasse nella mia stanza lo notava. Sistemando le mie cose dell'Inter, mi capitò la maglia di Danilo tra le mani. La guardavo, e mi veniva in mente lui. Non eravamo in buoni rapporti, solo Dio sa il perché. Io non riuscivo a capire il reale motivo. Era sempre scostante, ci evitavamo. Eravamo diventati due estranei. La cosa mi faceva male e non poco, ma forse era il destino che cercava di proteggermi. Mancavano 2 mesi al suo matrimonio, e FORSE bastavano per dimenticarlo, FORSE.

Ore 21:00

Giulia arrivò, e si fiondò in camera con schifezze varie.
"Patatine, Coca Cola, cioccolata.. e film!" disse buttando tutto sul pavimento.
Vidi la copertina del film.
"Il tempo dell'amore? Non doveva essere una serata piacevole?" domandai divertita.
"Dai, è un film stupendo, anche se strappa lacrime!" disse inserendo il cd nel dvd.
"Stai bene? Hai più sentito quello stronzo di Guarin?" domandò.
"Giulia.. sto bene. E no, non l'ho sentito. Non ho voglia di parlare di lui, godiamoci la serata."
"Va benee, come vuole lei!" disse spintonandomi prendendomi in giro.
Tra le schifezze e le lacrime per il film, ci addormentammo senza nemmeno rendercene conto.

La mia felicità ha il tuo nome - Nerazzurrina_94 || D'AmbrosioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora