La mattina successiva Simon si sentiva meglio quindi decise di tornare a scuola e si incamminò con la sorella.

"Com'è andato il concerto ieri sera?"

"Veramente bellissimo, mi piacerebbe un sacco impara re, lo sai"

"Sono felice che ti sia piaciuto. Io preferire i imparare a suonare la batteria"

"Così poi ci romperesti i timpani a tutte le ore del giorno? No grazie"

"Ché sorella simpatica che ho, il pianoforte è molto più elegante ma la batteria mi piace troppo"

"Se lo dici tu"

Stavano ancora chiacchierando quando arrivarono davanti ai cancelli del loro istituto. Nel cortile vide che c'erano già tutti gli altri.

"Com'è andato il concerto?"

"C'era anche Mirko potevi chiederlo a lui Emy"

"Non mi ha voluto rispondere"

"Comunque è stato bellissimo"

"La prossima volta vengo anche io"

"E anche Simon, vero fratellone?" si girò ma vide che suo fratello si stava allontanando mano nella mano con Sasha.

"Ci risponderà un'altra volta"

Suonò la campanella e gli studenti entrarono nelle loro aule. Quando la giornata finì i ragazzo tornarono ognuno a casa propria. Mentre stava studiando a Clara venne in mente l'appuntamento che aveva al deposito di container. Pensò di essere in ritardo ma quando alzò lo sguardo sì tranquillizzò, erano ancora le quattro, doveva essere lì alle cinque e i luogo dell'incontro distava solo quindici minuti a piedi. Impostò la sveglia sul telefono e tornò a studiare. Quando la sveglia suonò mise a posto i quaderni e si incamminò. Non voleva che nessuno la vedesse e per fortuna sua madre era fuori fino a sera per alcune commissioni che doveva svolgere e Simon stava dormendo. Si chiuse la porta alle spalle e iniziò a correre verso il deposito. Non voleva arrivare tardi. Quando giunse sul luogo vide che non c'era nessuno, in cuor suo sperava che la misteriosa persona che si nascondeva dietro alla voce metallica si facesse vedere ma non comparve nessuno. Si sedette e attese qualche segnale che le facesse capire che c'era qualcuno. Verso le cinque e mezza era quasi decisa ad abbandonare tutto quando sentì una canzone provenire da qualche punto imprecisato in mezzo a quel labirinto di container. Non riconobbe subito le note della canzone ma non appena riuscì a capirne la melodia rimase senza parole, era la stessa canzone che la sera prima aveva fatto commuovere Mirko. Prima camminando lentamente poi sempre più velocemente si inoltrò in mezzo a tutte quelle enormi casse alla ricerca del punto da cui proveniva quella canzone. Ad un certo punto si fermò. Uno dei container era aperto e al suo interno vi era solo un tavolo con appoggiato un foglio e un vecchio giradischi. Entrò e prese il foglio. Un attestato di morte ma non conosceva il nome della persona defunta. Cindy Jones. Nessuna persona che conoscesse si chiamava così. Infilò il foglio nella borsa che si era portata e tornò a casa. Quando rientrò fortunatamente Simon dormiva ancora e sua madre non era ancora tornata. Si chiuse in camera sua e iniziò a studiare quel certificato. Era un po sbiadito ma ancora abbastanza leggibile. - Il decesso risale alle ore tre di mattina del giorno sabato 15 settembre anno duemila quindici. La vittima riporta una lesione alla testa, motivo del decesso. Nel momento in cui è stata trovata era incinta di tre mesi e anche per il bambino non c'è stato niente da fare. - Nel momento esatto in cui finì di leggere suo fratello entrò in camera sua, nascose il foglio sotto il cuscino.

"A che ora tornerà la mamma?"

"Non lo so, ha detto che sarebbe tornata per l'ora di cena" e proprio in quel momento la porta di casa si aprì e la madre dei ragazzi entrò.

"Eccola"

"L'avevo capito,grazie sorellina"

Scesero a salutarla e a chiederle se avesse avuto bisogno di un qualsiasi tipo di aiuto e Clara la aiutò con la cena mentre suo fratello era in bagno che scaricava la lavatrice. Agli occhi di molte persone il comportamento dei due fratelli,sopratutto quello di Simon, era strano. Un uomo non doveva occuparsi della casa ma la madre dei ragazzi voleva che entrambi imparassero ad occuparsi da soli delle occupazioni principali per mandare avanti una casa così quando avrebbero lasciato la sua sarebbero stati in grado di cavarsela benissimo anche da soli. Mentre apparecchiava Clara continuava a pensare a chi potesse essere collegato quel certificato e quando finirono di cenare tornò in camera sua per cercare di scoprire qualcosa su internet. Fece diverse ricerche ma nessuna le fu di grande aiuto. Scoprì solo che la ragazza in questione aveva vinto una borsa di studio per un college molto prestigioso ma non ebbe mai la possibilità di andarci a causa della sua morte prematura. Dopo interminabili ore in cui aveva sfogliato pagine e pagine inutili spense il computer e si addormentò anche lei. Durante la notte,però, si svegliò diverse volte sempre in preda ad un terrore che era senza fondamento. Alla quarta volta che si svegliava sudata e in una posizione diversa da quella in cui si addormentata guardò la sveglia e, dato che mancavano pochi minuti al momento in cui si sarebbe dovuta alzare, decise di andare in bagno per farsi una doccia, cercare di chiarirsi le idee e magari rilassarsi un pò. Per sua sfortuna non servì a molto

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