1. NRK

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Isak era seduto in caffetteria durante la pausa pranzo con Jakob e Lynn, disegnando piccoli cerchi con l'indice sul tappo della bottiglia d'acqua davanti a lui.

"Potremmo chiedere a Mari? E' davvero carina," disse Lynn.

"Non abbiamo bisogno di qualcuno carino. Abbiamo bisogno di qualcuno feroce. Di quacuno spietato! Abbiamo bisogno di qualcuno sexy e carismatico," disse Jakob.

Isak si strofinò gli occhi e affondò ulteriormente nella sua sedia. Chi se ne frega.

"Che ne pensi di Andre? Ha talento. Isak?" disse Lynn.

"Uh. Già, Andre è figo. Quello che vuoi," Isak scrollò le spalle.

"Cosa?! Andre è un fottuto 'So tutto io'! Ci costerà l'intero progetto con quel suo grosso ego. Isak, stai almeno prestando attenzione?" disse Jakob.

No, in realtà no.

"Non mi importa chi scegliete, onestamente," disse Isak.

E lo pensava. A Isak non poteva importare meno chi sarebbe stato il quarto membro del loro gruppo di stagisti.

"Che ne pensi del ragazzo alto, quello biondo?" disse Lynn.

Isak si raddrizzò improvvisamente.

"Oh, intendi il conduttore estivo?" disse Jakob. "Voi siete amici. Giusto, Isak? Anche se l'altro giorno durante il sync-up-"

"Cazzo no!" lo interruppe Isak.

"Cazzo no non siete amici, o cazzo no non lo vuoi nel nostro gruppo?" disse Jakob.

"Cazzo no a entrambi," disse Isak.

"Perchè non lo vuoi nel nostro gruppo? Ho sentito che Even è davvero bravo in quello che fa," disse Lynn.

"Even!" Jakob schioccò le dita. "Si, si chiama così! Even Bech qualcosa."

Bech Næsheim. Fottuto Bech Næsheim.

"Si, non esiste che io lavori con quel tipo!" disse Isak.

"Perchè?"

Perchè vaffanculo. Ecco perchè.

_____________

Una settimana prima

Isak si svegliò ventitré minuti dopo la sua sveglia. Il suo stomaco era in subbuglio e i suoi pensieri erano mischiati fra loro.

Primo giorno. Cazzo.

Barcollò fuori dalla sua stanza con gli occhi mezzi aperti, già spaventato dalla chiacchierata mattutina.

"Buon giorno, coinquilino!" disse una forte e allegra Eva. "Pronto per il primo giorno?"

"Non rompere le palle, Eva."

"Buon giorno anche a me. Suppongo."

Isak si lavò, fissando il suo riflesso nello specchio per dei buoni trenta secondi, poi tornò in cucina.

Eva era seduta al tavolo, pronta ad uscire dalla porta principale. Già truccata.

"Cristo, quando ti sei alzata?" disse Isak.

You Don't Even Know Me!  (ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora