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Faceva molto caldo e in poco tempo il numero degli invitati si moltiplicò, però non fu difficile per Jimin trovare la chioma mora di Jungkook che stava ballando con alcuni suoi amici.

Sicuramente avrebbe vinto di nuovo, come aveva fatto in tutti i pademoni precedenti, e, finalmente, quell'odioso taehyung sarebbe stato privato delle sue ali, ma un po' gli sarebbe dispiaciuto per Jungkook, era così bello...

Si leccò il labbro, ormai a pochi metri di distanza dalla sua preda, osservandone il corpo perfetto e pregustandosi il momento in cui sarebbe riuscito a renderlo di sua proprietà. Lentamente si portò dietro l'ingenuo ragazzo, danzando sensualmente a ritmo di musica. Sehun si accorse di lui e, anche se non lo conosceva, sorrise civettuolo, prendendo i propri amici e andandosene perché voleva con tutto sé stesso che Jungkook si lasciasse un po' andare.

Il demone ghignò, iniziando ad ondeggiare sensualmente il proprio pacco sul sedere sodo di Jungkook che sussultò, inarcando lievemente la schiena, ma non sembrò opporre alcuna resistenza, anzi, a giudicare dai piccoli ansiti che emetteva sembrava pure piacergli il trattamento del maggiore.

"Piccolo, sei così bello quando sei così vulnerabile...~" gli sussurrò con voce roca jimin, mordendogli il lobo.

I suoi movimenti si fecero sempre più decisi e, nel mentre, afferrò i capelli del più piccolo, tirandoli rudemente in modo da fargli poggiare il capo sulla propria spalla.

Jungkook ormai non riusciva più a connettere i neuroni a causa di tutte quelle nuove sensazioni che il ragazzo sconosciuto gli stava regalando. Il maknae sentì i capelli appiccarsi a fronte sudaticcia e liberò un altro ansito quando sentì le mani del ragazzo misterioso poggiarsi sui suoi fianchi che presero a muoversi allo stesso ritmo di quelli del maggiore.

Jimin non avrebbe mai pensato che prendere il controllo del castano sarebbe stato così semplice e si ritrovò a ghignare soddisfatto, posando le labbra sul collo immacolato di Jungkook, iniziando a martoriarlo con morsi e succhiotti violacei.

Il petto del minore si alzava e si abbassava velocemente e, contro di esso, il suo cuore martellava sempre più forte. Aveva gli occhi chiusi, le gote arrossate e sul suo viso vi era dipinta un'espressione di puro piacere.

Le game gli tremavano e sentiva che presto si sarebbe riversato nei boxer, sporcando anche i nuovi pantaloni, ma Jimin glielo impedì, staccandosi e sparendo nel nulla con un ghigno soddisfatto, lasciando il povero Jungkook spaesato in mezzo a tutta quella folla.

Nel frattempo Taehyung aveva assistito a tutta la scena con un'espressione disgustata. Conosceva Jimin da quando era stato assegnato a Jungkook e non gli era mai piaciuta la sua compagnia.

Odiava il fatto che Jimin amasse giocare sporco, cosa che lui invece non aveva mai fatto o, per lo meno, fino a quel momento.

"Ti farò capire io con chi stai avendo a che fare, caro Jimin..." sussurrò tra i denti, con un ghigno forse fin troppo sinistro per essere quello un angelo e, senza esitazione, si avvicinò a Jungkook, deciso a vincere ancora una volta il Pandemonio.

🚬

finalmente dopo anni sono tornata anche su questa storia, vi chiedo umilmente scusa per avervi fatto attendere per mesi su mesi ( ;-; ) ma ora sono di nuovo qua e aggiornerò il più possibile, quindi mraccomando inviate tanti commenti, stelline e supporto a questa storia!

- chiara

p.s. vi chiedo di passare un attimo sulla mia bacheca e leggere i miei due ultimi messaggi, e urgente!

PANDEMONIUM - JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora