Ci ritroviamo tutti e tre in caserma perché qualcuno aveva avuto la geniale idea di chiamare la polizia. Interrogarono Zayn una volta sola perché aveva semplicemente assistito al tutto ma avevano caricato di più su di me e sul presunto ragazzo che si chiamava Alex da quanto ero riuscito a capire. «Signor Payne glielo ripeto per l'ultima volta, cos'è successo poco fa?» Domandò l'agente con tono serio e fermo «Quante volte devo dirglielo? Sono stato aggredito da quello lì, e sicuramente Zayn può confermare la versione» Urlai tanto da sentire le pareti vibrare. Finalmente dopo vari tentativi mi lasciò andare perché qualcuno aveva testimoniato a mio favore, quando uscì di lì vidi i ragazzi seduti sulle scale «Credevo avessi smesso di fare guai» esclamò ironico Harry mentre mi regalava uno dei suoi grandi abbracci, lo adoravo, era sempre pronto a metterti di buon umore in qualsiasi momento della tua vita. Abbracciati tutti per quanto mi erano mancati e forse mai li avrei ringraziati abbastanza per avermi tirato fuori di lì «Dov'è Zayn?» domandai a tutti che cominciarono a guardarsi fra di loro, come se nessuno volesse parlare anche se poco dopo la mano di Lou si poggiò sulla mia spalla «Zayn mi ha detto di darti questa lettera, è andato via per sempre e per quanto possa dispiacermi da migliore amico credo che momentaneamente era l'unica cosa da fare» Presi quella lettera fra le mani, e anche se quelle parole facevano male cercai di ragionare e di leggere a mente lucida quella sua lettera, speravo solo non fosse la fine di qualcosa di bello che stava per ricominciare.
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Clarity
Fanfiction"È vero, non ho lottato. Ho lasciato che tu te ne andassi senza nemmeno provare a fermarti. Ma cosa potevo fare? Urlarti "ti prego, resta" quando sapevo che non lo avresti fatto?"
