capitolo 2

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(Mike nella foto)

Dopo la morte di mia madre avevo due scelte: orfanotrofio o mia nonna.

Facevo fatica anche a chiamarla così, considerato che l'ho vista, si e no, un paio di volte in sette anni di vita.

Questo perché non era in buoni rapporti con mia madre, non ne so molto di questa storia ma per le poche cose che mi ha raccontato so solo che, avendo entrambe un carattere molto forte e testardo, litigavano spesso anche per le cose più banali.

La goccia che fece traboccare il vaso fui io, fu il mio arrivo.
Mia nonna non riusciva a sopportare la vista di sua figlia diciassettenne incinta, tant'è che la costrinse ad abortire.

Nessuno mi voleva.

Mio padre scappò, mia nonna voleva uccidermi a sole due settimane.
Ma mia mamma era forte, forte come nessun'altra donna.

Il giorno che avrebbe dovuto abortire, preparò di nascosto una valigia e invece di andare in ospedale scappò a Miami.

Inizialmente viveva per strada, poi, quando riprese lucidità e forza, cercò un lavoro che le permise un umile dimora.
Un piccolo appartamento con una mini cucina, un bagno, due camere da letto singole e un piccolo soggiorno con un divano e una tv.

Nonostante mia nonna mi voleva morta, l'orfanotrofio mi terrorizzava, così, dopo il consenso della polizia mi diressi su un treno verso mia nonna.

Boston, preparati, sto arrivando.

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Ragazzi siamo al secondo capitolo, e vi avverto che il terzo sarà parecchio più lungo!

vi sta piacendo? secondo voi dovrei cambiare qualcosa?

sappiate che comunque adesso i capitoli non sono molto emozionanti ma sono necessari per farvi capire quello che accadrà dopo.

Mike, il ragazzo nella foto, comparirà in seguito, ma.. chi sarà? e soprattutto, che ruolo avrà nella vita di Camille?

Baci Arianna❤️

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