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Nessuno riusciva a capire cosa stava succedendo in quelle due enormi ville,ormai unite da un sottile,ma importante,corridoio di vetro. Terrence riposava su un gradino,osservando i suoi piccoli piedi stanchi e dondolanti,una figura in transizione si stava avvicinando a lui,era sua sorella Andrea,era qualche mese che assumeva ormoni,ogni giorno acquisiva i tratti della principessa che lei ha sempre voluto essere,si sedette di fianco a lui,appoggiandogli la mano sulla spalla: "Fratello,ti capisco,anche io sono preoccupata..." "Era tutto così bello,ora invece non so neanche che cosa succede,voglio dire,cosa vuole quella tipa da noi? Che le abbiamo fatto? Vuole qualcosa?" "Si,che voglia qualcosa è sicuro,non sono sicura di cosa sia,so solo che dobbiamo essere ottimisti,forse se ci comportiamo come vuole lei ci lascerà stare,e poi,pensa se ci fossero solo gioie nella vita,non ce le potremmo gustare,ti pare?" "Beh,si dai,hai ragione..." Dei passi interruppero i due fratelli,una bambina da capelli ricci e giganteschi si avvicinò a loro,era la prima bambina di Sarah ed Andrea,la piccola Cherry,aveva appena compiuto i sette anni. "Mamma!" "Si,piccola?" "Mi sento osservata..." "Osservata,tesoro? Quella è la nonna che ti protegge dall'alto,non lo sai?" "La nonna,dici?" "Si,piccola,la nonna ci osserva da lassù,ci protegge dal male,non succederà nulla di brutto,perché ci aiuta dall'alto,come tutti i nostri discendenti,capito amore?" "S...si mamma" "Brava,tesoro,hai fame? La zia Sci ha preparato i biscotti." "Si!" "Brava,sono in cucina,ma soffiaci sopra,sicuramente scottano,capito?" La piccola annuì,correndo in cucinaTerrence la guardò,anche lui,a breve,sarebbe diventato un papà,sperava con tutto sè stesso di essere bravo coi bambini come lo era lei. Lei era sempre così dolce e rassicurante,anche quando erano solo dei bambini,e non capivo il distacco del loro papà,lei era sempre lì a consolarlo,gli era così grato,aveva reso la sua infanzia meno dolorosa di quanto poteva essere senza il suo aiuto. "Sei una mamma perfetta,lo sapevi?" "Diciamo che mi è servito accudirti come un figlio,dovrei ringraziarti." "Riesci ad essere così ottimista,anche con la storia della mamma,come fai?" "Semplicemente,so che il male non dura in eterno,vedi quello che è successo con papà." Il piccolo uomo sospirò,guardando la grande finestra di fronte a loro,potevano sbirciare una grande luna rosea che spendeva non curante nel cielo,accompagnata dalle stelle,che cercavano in ogni modo di eguagliarla,non capendo di essere perfette nel loro unico modo. Sarah uscì fuori dalla cucina,aveva la piccola in braccio,erano entrambe sporche di briciole di biscotti,la piccola si era addormentata tra le braccia della sua mamma,anche lei era una mamma niente male,Andrea lo sapeva,probabilmente era grazie a Terrence,che ha provato ad essere il miglior padre di sempre,tra mozziconi di sigaretta e strane donne e uomini nel suo letto. Andrea seguì la sua donna nella loro stanza,appogiarono la piccola sul suo lettino,rimboccandole le coperte e accendendole la sua piccola lucina rosa a forma di cuore. "Sarah..." "Si,tesoro?" "Cosa vuole Rose?" "Uh,fidati,non lo so neanche io..." "Ha a che fare con tuo padre,vero?" "Si,hanno da sempre un conto in sospeso,se solo sapessi di cosa si tratta..." "C'entrate tu,Gast,N e Sci,secondo me" "Tu dici?" "Non ne sono certa,ma ho un buon intuito,di solito non mi tradisce mai." "Spero che finirà presto,sono stanca." "Succederà,se seguiamo il suo volere." "Io,non voglio inchinarmi ai suoi piedi" "Se non lo facciamo,come vivranno Cherry e gli altri piccoli?" "Troveremo una soluzione,e non sarà essere i suoi lacchè" Andrea sospirò,accarezzando i morbidi ricci della loro piccola. "Lo spero proprio..." Non era la nonna a guardarli dall'alto,o meglio,non era l'unica. Rose adorava godersi quelle tipiche scene di famiglia,una famiglia che lei e il suo fratellino non hanno potuto godersi,quelle scene rallegravano il suo cuore arido e spento da anni e anni di odio. Seduta sulla poltrona quella che probabilmente era casa sua,con una biondina dalla carnagione scura attaccata al braccio della poltrona con un guinzaglio in gola. "Che gusti hai? A vedere senza intervenire." Rose staccò lo sguardo da questa specie di televisore/ologramma magico per osservarla nei suoi occhi neri,pieni di paura ed attrazione. "Li guardo,ed un giorno attaccherò,lo vedrai."

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