LA PROTESTA

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Era una mattinata calda e umida nella città di Kemla.Le persone si perdevano tra i mercati e i gruppi di protestanti.Nella piazza principale molti giovani si radunavano per protestare contro il governo.Negli ultimi tempi il sovrano di Kemla e tutte le famiglie nobili erano indaffarati a preparare una festa dove sarebbero stati invitate alcune persone povere,per fare in modo che i nobili rapissero quelle persone per trasformarle in schiavi. Venivano scelte persone di bell'aspetto oppure persone con abilità particolari.Chi si rifiutava veniva ucciso.Tutte le persone in piazza gridavano a quell'orribile notizia.
Persino i piccoli e stretti vicoli vicino alla piazza erano sovraffollati da decine e decine di protestanti.In uno di quei vicoli c'era una ragazza.Bassa,capelli corti e castani,pelle abbronzata e occhi color del cioccolato che mostravano tutta la pena che ella provava per quei protestanti.
"È inutile protestare.Se vogliono un cambiamento devono iniziare una guerra.Una guerra che non possono vincere."Ogni parola che uscí dalla sua bocca era piena di odio.La ragazza volse un ultimo sguardo a tutte quelle povere anime in pena,prima di voltarsi per allontanarsi da quel posto prima che arrivassero le guardie.
Appena voltata,sentì le grida delle guardie imperiali urlare alla folla di calmarsi.
Ma,alla fine,finiva sempre così:persone catturate ed uccise da delle spietate guardie senza un briciolo di umanità.
"Tch.Avrebbero dovuto pensarci prima...Idioti..."aggiunse la ragazza con tono acido mentre si incamminava per tornare a casa ed evitare il caldo.

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