Il sole era alto,e nella città di Kemla le persone si afrettavano ad andare nelle proprie case per trovare un poco di fresco.Le strade erano deserte.
In quei cunicoli bollenti era rimasta solo una persona.
Una ragazza con lo sguardo minaccioso ma al contempo stanco si aggirava in cerca di una locanda.E la trovò.
'Finalmente.Questo posto è molto lontano dalla piazza' pensò la giovane.
Entrò velocemente per poi sedersi al bancone e chiamare una cameriera.
"Cosa posso portarle?"la ragazza disse:"Solo un bicchiere d'acqua,grazie".La cameriera la guardò stupita e poi,notando che la ragazza indossava dei guanti molto strani aggiunse"Vuole che le tolga i guanti?Fa troppo caldo per tenerli addosso"dopodiché si apprestò a toccarli,ma la ragazza le afferrò la mano con una stretta decisa e disse:"Non toccare i miei guanti.Non voglio toglierli.Scusa la mia avventatezza ma sono molto importanti per me."
La cameriera guardò la ragazza e le porse un bicchiere d'acqua."Scusami se ti ho infastidito.Perché quei guanti sono importanti?Sembrano normalissimi accessori."
La giovane guardò la cameriera dritta negli occhi e aggiunse:"Questi guanti sono preziosi per me.Sono un regalo di mio padre affinché io non ferisca nessuno."
La cameriera la guardò stranita ma decise di lasciar perdere.Appena un'attimo dopo un'uomo brutto,grasso e pelato si girò e si diresse verso la cameriera dicendole:"Tu sei carina.Ti va di appartarci?"disse,toccandole i fianchi."Scusa ma non posso!"disse la cameriera impaurita."Senti se non vuoi morire vieni con me."sussurrò l'uomo."Tu,brutto grasso idiota.Lascia stare quella cameriera."disse la ragazza con i guanti.
"Tu che vuoi?!"urlò l'uomo,palesemente ubriaco fradicio."Ti ho detto di lasciare la ragazza,idiota."aggiunse la ragazza con fare annoiato."Io ti ammazzo!"sbottò l'uomo brandendo una spada.
"Adesso basta!Enurof,torna qui!Sei una guardia,per l'amor del cielo!Lascia stare quelle due ragazze!"urlò un uomo dall'armatura d'oro,che si alzò dal suo tavolo e si diresse verso la cameriera."Mi spiace,signorina.Le mie più sentite scuse per il comportamento del mio subordinato."disse la guardia baciando la mano della donna."Ecco i suoi soldi,cameriera.Lei,con l'armatura...tenga a bada i suoi subordinati la prossima volta."disse fredda la ragazza con i guanti,posando i soldi sul bancone e andando verso l'uscita.
"Il mio nome è Rydios,signorina.Scusi se non mi sono presentato a dovere.Ragazza con i guanti,posso sapere il tuo nome?"chiese la guardia con l'armatura voltandosi di scatto verso l'uscita."Ruina."disse la ragazza uscendo dal locale affrettandosi per tornare a casa.