"I can't quit you"

Capitolo 22

Capitolo 22 "I can't quit you"
«dove andiamo?»chiesi «boh»disse chiudendo la porta. Io lo guardai confusa. «allora resto in camera»dissi. Lui annuì un po' triste.

Entrai di nuovo in camera e notai che Ambra e Alex si erano già addormentati. In effetti iniziavo ad essere stanca anch'io. Simone invece aveva detto che sarebbe andato in cucina per bere un po' d'acqua. Mi distesi sul letto e chiusi gli occhi. Mi addormentai subito.

Pov's Simone
Andai in cucina e bevvi un po' d'acqua. Tutti stavano già dormendo mentre io non avevo sonno.

Presi il telefono e trovai un altro messaggio dal numero sconosciuto che prima mi aveva contattato. "Ti avevo avvisato, ti avevo detto di allontanarti da Clara e tu non mi hai dato retta. Preparati al peggio". Mi scappò una risata dopo aver letto quelle frasi. Non credevo minimamente a quella minaccia.

Tornai in camera e trovai Clara su letto. Si era addormentata anche lei ed era così carina. Le diedi un bacio sulla fronte e andai in camera mia. Chiusi la porta e mi buttai sul letto. Riuscii ad addormentarmi dopo qualche minuto.

Pov's Clara

Sogno:
Camminavo tranquillamente ma improvvisamente mi sentii tappare la bocca. Svenni e al mio risveglio mi trovavo in una stanza oscura. Piena di ragnatele e polvere.

Ero legata ad una sedia con la bocca bendata. Indossavo solo l'intimo e sentivo leggermente freddo. Mentre guardavo la stanza qualcuno aprì la porta.

Sembrava un ragazzo a me familiare ma non riuscii a riconoscerlo. Si stava avvicinando sempre di più a me con una frusta in mano.
Fine sogno
****
Mi svegliai con le lacrime agli occhi e cacciai un urlo. Mi guardai attorno e mi accorsi di stare in casa di Simone fortunatamente.

L'incubo che avevo appena fatto mi aveva agitata troppo. Mi alzai dal letto e andai in bagno. Aprii la porta e ci trovai Simone dentro. Si stava aggiustando i capelli. Si girò di scatto e mi guardò.

«perché hai pianto?»chiese preoccupato. «ho fatto un incubo»dissi facendo cadere dai miei occhi ancora qualche lacrima. Lui si avvicinò e mi abbracciò. «shhh. È tutto passato»sussurrò. Mi venne da ridere quando sentii quelle parole perché mi ricordarono mio padre quando facevo dei brutti sogni.

«cosa c'è?»domandò confuso. «no niente»dissi sorridendo mentre lui continuò a non capire. Mi lavai il viso e mi sistemai un po'. Mi truccai solo col mascara, pettinai i miei capelli e indossai gli stessi vestiti di ieri.

Erano le 8 ed eravamo svegli solo io e Simone; i suoi genitori erano andati a lavoro. Corsi in cucina e iniziai a cucinare le crepes. Appena pronte ci spalmai sopra la nutella. Mi sentii prendere per i fianchi da dietro. Sapevo chi era. Adoravo quelle mani. Simone mi diede prima un bacio sulla guancia e poi uno sul collo. Tutto ciò mi provocò dei brividi. Ma cosa eravamo ora? Era ovvio che io volessi fidanzarmi con lui ma non avevo il coraggio di ammetterlo.

«buono»disse sentendo l'odore delle crepes. Io sorrisi e le misi nel piatto. «non mangiartele tutte. Aspettiamo quei due»risposi ridendo. «io mangio tu vai a svegliare loro»affermò ridendo. Corsi in camera e trovai Ambra in piedi mentre Alex era ancora nel letto a dormire.

«SVEGLIATEVIIII»urlai. Alex si alzò di scatto e cadde dal letto. Poverino. Io e Ambra ci mettemmo a ridere come due pazze.

«Aiaaa»sussurrò Alex toccandosi la fronte. Ci guardò e poi si mise a ridere anche lui. «dai venite in cucina che altrimenti Simone si mangerà tutte le crepes»dissi uscendo dalla stanza.

Riaggiunsi il mio migliore amico e lo trovai davanti al televisore. Aveva mangiato due crepes. Io ne mangiai una e poi andai vicino a lui.

«io tra poco torno a casa»dissi. «ti accompagno?»chiese «nono, grazie lo stesso». Quando mi alzai dal divano scivolai e caddi addosso a lui. «presa»disse ridendo. Eravamo vicinissimi. Mentre mi manteneva per i fianchi mi guardava negli occhi. Appoggiò le sue labbra sulle mie e così ci fu un altro bacio. Ci staccammo dopo un po' e io decisi di parlare. «cosa significa per te questo bacio?»chiesi. Lui mi guardò per qualche secondo e poi aprì la bocca per parlare...
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