CAPITOLO 22

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Eh già siamo arrivati alla fine...vi lascio all'ultimo capitolo, vi scrivo 2 cose sotto 😘

***

29 settembre 2021

Claudio si ridestò in preda alla confusione più totale. Lo colpì immediatamente un forte mal di testa e notò subito di essere sdraiato a terra, senza camicia.
Qualche metro più in là c'era Mario supino su di un divanetto con un braccio a coprire gli occhi e l'altro lasciato a penzoloni.

Il veronese fece forza sulle braccia e suoi muscoli degli addominali per alzare il busto. Si guardò intorno e lo stato di confusione affievolì quando si rese conto di essere nel suo locale.
"Mario?" Cercò di svegliarlo

"Che c'è?" Rispose l'altro con voce roca

"Perché abbiamo dormito qui?"

"Perché eravamo troppo ubriachi per tornare a casa" rispose con aria di sufficienza

"E perché sono senza camicia?" Lo interrogò ancora

"Perché ti sei vomitato addosso!" Gli svelò aprendo, lentamente, gli occhi.

"Ho vomitato sulla mia camicia nera con i fenicotteri rosa?" Chiese scandalizzato dall'idea che fosse tutto vero

"Già...ma il tuo splendido fidanzato te l'ha già lavata" lo rassicurò con un occhiolino

Claudio balzò in piedi energicamente e si fiondò addosso al ragazzo davanti "oddio Mario grazie! Sei il fidanzato migliore del mondo" lo riempì di baci subdolamente

"Sì certo, solo quando te pare a te!" Brontolò l'altro.

Andrea, l'ex barman del Re Matto, entrò nel locale con indosso un paio di occhiali da sole piuttosto scuri ed un sorriso enorme sulle labbra. Tossì imbarazzato alla vista dei due ragazzi abbracciati sul divanetto e salutò per attirare l'attenzione.

"Che ci fai qui?" Gli chiese il suo datore di lavoro

Il dipendente lo guardò confuso "mi hai detto tu di tornare a pulire"

"Davvero?" Gli chiese allarmato da quell'ennesimo vuoto di memoria sulla serata appena trascorsa

"Si, mi hai pagato e mi hai detto che mi avevi dato dei soldi in più ma che ti aspettavi che sarei venuto ad aiutarvi a ripulire tutto" Spiegò con maggiori informazioni

"Ma no...Tieni pure i soldi in più ma ti prego torna a casa, mi dispiace di averti detto una cosa del genere ma davvero non c'è bisogno che resti, puliamo noi" concluse indicando il suo fidanzato

Mario s'intromise in quel momento "traduzione: non c'è bisogno che resti, penserà a tutto Mario mentre io mi lamenterò del post sbornia e farò finta di aiutarlo"

Andrea sorrise di quel momento di complicità tra i due "ma no, ormai sono qui, lasciate che vi aiuti"

Claudio sospirò "va bene dai, se ti stai offrendo volontario resta pure, in tre faremo prima"

"Ah comunque..." aggiunse il dipendente "festa magnifica, Clà, complimenti!"

"Perché non c'eri l'anno scorso a quella dei 33 anni a Verona...io ero Gesù, indovina da cosa era vestito Mario?"

Andrea rise a crepa pelle ancora prima di sapere la risposta "Maria?" Azzardò

"Cazzo era così scontato?" Chiese il veronese con delusione

"ma no, avevi pubblicato una foto della serata e mi ricordo che in paese ne avevano parlato per settimane!"

Mario posizionò una scopa in mano a Claudio e lanciò una pezza nella direzione dell'altro ragazzo "basta chiacchiere che tra un paio d'ore arriva tutta la brigata Serpa...." poi si voltò verso il suo fidanzato "e tu vai a metterti una maglia" intimò con voce greve

C'incontreremo tra 100 anni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora