Il patto.

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Per i giorni successivi hermione mangiò poco e niente pensando a Fred, cosa che Draco non prese bene.
<< Granger devi mangiare >>
<< mangio furetto >> rispondeva sempre lei ma il suo aspetto diceva altro. E non erano i suoi capelli disordinati o le sue occhiaie, erano le costole che uscivano dalla sua carne e con i vestiti succinti che le faceva indossare Malfoy si vedevano, erano i suoi occhi spenti, non più guerrieri come una volta. Malfoy soffriva nel vederla così anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce. Si stava affezionando piano piano a quella sanguemarcio e questo lo spaventava.
"E se lei lo avesse rifiutato??" "E se per lei esisteva solo quel rosso??" troppi "se" frullavano nella testa del biondo tanto che ormai non si sentiva più sicuro neanche di se stesso. Odiava il non poter avere il controllo della situazione e odiava ancora di più il non riuscire a trovare un modo per far uscire Fred dalla prigione. Se ci fosse riuscito Hermione avrebbe fatto qualsiasi cosa lui avrebbe voluto e questo pensiero lo eccitava e lo divertiva come un bambino che gioca a bruciare una formica. Sentiva i discorsi dei mangiamorte, per loro il rosso doveva morire ma non potevano ucciderlo dato che aveva troppe informazioni importanti sull'ordine. Non riuscivano a farlo parlare anche se urlava come un pazzo per le cruciatus che gli infliggevano. Vedeva nella sua testa il povero ragazzo tutto ricoperto di sangue che sorrideva ai suoi aguzzini come a sfidarli e a prenderli in giro. Odiava quel ragazzo. Come poteva avere il cuore della sua Granger?? Cos'aveva lui di tanto speciale?? Caspita lui era Malfoy. Qualsiasi ragazza avrebbe pagato oro per poter essere al posto di Hermione. Ma lei no. Lei lo guardava con aria di sfida, con odio. Odiava quel patto che avevano stipulato, odiava essere rinchiusa con la sua nemesi in quella stanza. Odiava tutto di Draco. Senza motivo. Ma lui poteva sapere che la ragazza aveva solo paura?? Aveva paura per Fred, il suo dolce Fred. Draco non le raccontava nulla. Non sapeva se stava bene non sapeva se era morto. Come poteva fidarsi?? Anche nella testa della granger frullavano tanti "se"... " Se lui voleva solo tenerla in pugno??" ci stava riuscendo "Se non avesse più rivisto Fred" sarebbe morta lentamente "Se sarebbe stata schiava di Draco per il resto della vita??" lo avrebbe fatto solo sapendo Fred salvo e felice. Forse non sarebbe stato felice senza di lei ma salvo almeno si e per lei era già qualcosa. I due ragazzi non parlavano mai e non uscivano mai dalla stanza. Il signore oscuro non aveva più chiamato Draco e le visite di Narcissa diventavano sempre più sporadiche. Passavano le giornate a leggere libri che ormai conoscevano a memoria, Draco disegnava ma non le mostrava mai i suoi ritratti. Dipingeva Hermione in tutta la sua bellezza, ne era ammaliato e non riusciva a capire come una nata babbana riuscisse a essere anche più bella delle ragazze purosangue. Hermione riusciva a suscitare in lui sensazione e desideri che non credeva neanche potessero esistere. E aveva paura. Tanta paura di questo. Avrebbe voluto stringerla tra le braccia, accarezzare i suoi capelli che sembravano così soffici, avrebbe voluto essere il motivo dei suoi sorrisi, avrebbe voluto che lei si accorgesse di lui ma lei era troppo occupata a preoccuparsi per Fred, per i suoi amici alla tana e per la sua stessa vita. Non si accorgeva di nulla e Draco soffriva sotto la sua maschera di ghiaccio. Si era innamorato e questo non andava affatto bene. Non poteva dirglielo. Avrebbe causato solo problemi. Non poteva amarla, lei era una prigioniera. Eppure quante notti aveva passato a guardarla e a immaginare un futuro insieme, dei figli, un manor tutto loro e tanto amore. Ma lui era un Malfoy. Lui non era nato per amare. Lui doveva solo pagare gli errori di un padre tanto egoista quanto cattivo. Se ne rendeva conto solo ora. Ora che era troppo tardi e quel marchio glielo ricordava ogni maledetto giorno. Odiava quel tatuaggio. Odiava ogni cosa della sua vita. Però aveva lei. Lei gli dava una speranza. Credeva che sarebbe potuto cambiare solo per lei, poi pensava a quel patto. Avrebbe dovuto liberare Fred Weasley e lei sarebbe stata sua per sempre. Doveva trovare il modo... Non era per niente facile. I mangiamorte parlavano spesso di lui ma non sembrava volessero ucciderlo subito, volevano che lui parlasse e da quello che aveva capito lui rispondeva sempre che prima avrebbe voluto vedere la sua Hermione. Beh non era proprio sua ma quando sarebbe riuscito a liberare quel ragazzo le avrebbe ordinato di diventare la sua schiava a vita e si, in quel momento sarebbe diventata sua.

Da un'altra parte del manor
Voldemort guarda nel vuoto mentre Bellatrix gli siede ai piedi e gli accarezza una mano in modo affettuoso

<< ho deciso >> esordì d'un tratto tutto entusiasta << i purosangue sono il nettare del nostro nuovo governo quindi scrivete al nostro nuovo presidente che gli ordino di rinchiudere tutti i sanguemarcio e i mezzosangue in un luogo isolato, preparateli, non voglio nessun vergine verranno usati come giocattoli >> la sua lingua inumidiva le labbra sottili << soddisferanno i desideri dei loro padroni >> gli occhi erano pieni di desiderio e lussuria <<il  Moony sarà il locale più in voga del mondo magico, quando i ragazzi finiscono Hogwarts andranno direttamente li, i soci dovranno avere delle tessere oh è tutto perfetto >> sorrideva come un bambino. Un mangiamorte partí e dopo qualche giorno il Moony prese vita.

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