Prologo

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"Prego, allecciarsi le cinture, stiamo per atterrare all'aeroporto di Phoenix", vengo risvegliata al suono della voce dell'hostess.

Strano come la vita possa cambiare in seguito ad un incidente stradale: costretti a trasferirsi in una nuova città e rifarsi una vita. Addio scuola, amici, famiglia e chi più ne ha più ne metta.

Prendo le valige e mi appresto ad infilarle nel bagagliaio del taxi giallo.
Mio padre comunica l'indirizzo al tassista mentre infilo le cuffiette alle orecchie ed inozio ad ascoltare:

Give Me Love; Ed Sheeran.

Giro subito la testa verso il finestrino. Non c'è molta gente in giro, mi aspettavo più vita in una città come Phoenix.

Impiegammo circa mezz'ora per arrivare a destinazione. Non faccio in tempo a disfare le valige che appena mi stendo sul letto, mi addormento.

***

"Hey, Angel. Svegliati che è tardi, è già ora di cena". Gabriel.

"Mh, arrivo", rispondo a mio fratello con voce impastata. Mi alzo, prendo il telefono e controllo l'orario. 20:07. Ho dormito quattro ore, dev'essere l'effetto del jet leg, non sono il tipo da sonnelino pomeridiano.

Seguo Gabriel giù per le scale e prendo posto al tavolo dopo essermi lavata le mani.

"Hey tesoro, ben svegliata. Come ti è sembrata Phoenix fino ad ora?", mi chiede mia madre.

"Niente di speciale. Non ho ancora visto granché."

"Possiamo fare un giro domani dopo scuola. Vi abbiamo già iscritti. Come deciso, Gabriel frequenterai l'Arizona State University, dovrai scegliere i corsi che vorrai seguire domani in segreteria; invece, Angel frequenterai la North High School", ci informa papà.

Un Demone per AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora