Capitolo 26

65 2 0
                                    

Jenny's pov

Una volta tornati a casa, ci addormentiamo abbracciati verso le due di notte, tra un bacio e l'altro e tra una risata e l'altra.
Una vita con Alessio è la vita che voglio.
Il mattino seguente, sono io la prima a svegliarsi. È bellissimo dormire con la testa appoggiata sulla sua spalla e le nostre gambe incrociate. Sposto i miei lunghi capelli dal suo viso, non vorrei che lo pizzicassero.
Resto lì, ferma, distesa accanto a lui, a guardare il soffitto, fino a quando lui si muove piano piano e allunga il braccio, circondando il mio busto e abbracciandomi, stringendomi leggermente.
Lo osservo.
Si è svegliato e mi guarda con i suoi bellissimi occhi castani (con i riflessi verdi) assonnati. È proprio carino, anzi è bellissimo.
Mi sorride e mi da un bacio sulla testa, tra i capelli.
Non c'è miglior risveglio di questo.

[...]

Alessio's pov

Mi sveglio in una camera che non è la mia. Non conosco questo letto ne queste lenzuola. E poi, di chi sono questi piedi poggiati accanto ai miei? Chi c'è qui al mio fianco?
In un nanosecondo, ricordo tutto. Sono nella camera di Jenny, con lei. È qui, sdraiata vicino a me, e a quanto pare, è sveglia. Si è svegliata prima di me. Alza lo sguardo verso di me anche se sono assonnato. La guardo e le sorrido, mentre le stampo un bacio sulla fronte.
"Buongiorno principessa" le dico.
"Buongiorno a te, principe"
Si stiracchia e si stringe di più a me.
Da quando se n'è andata da Roma, ho immaginato molte volte di svegliarmi e di trovarmela accanto. E ora eccola qui.
La camera è quasi completamente al buio, per via della persiana chiusa.
"Che ore sono?" chiedo.
Scrolla le spalle, segno che nemmeno lei lo sa.
Così mi faccio forza. Mi alzo più leggermente possibile dal letto (ricordiamoci che avevo pur sempre una ragazza abbracciata a me), dirigendomi verso la scrivania.
Prendo il mio telefono, lo accendo e noto l'orario: le 08:29.
Solo? Minchia, e io che pensavo fosse molto più tardi...
"Sono le otto e mezza" dico.
"È presto. Alle undici andiamo al bar dove vado di solito con le mie amiche, voglio fartele conoscere. Che ne pensi?"
"Per me va bene" rispondo, sorridendo.
Mi avvicino al letto e ci appoggio un ginocchio sopra, lasciando l'altra gamba a terra.
"E comunque, abbiamo ancora un sacco di tempo" dice con un sorriso. Le prendo la mano, tirandola verso di me.
Sono così assonnato e rincoglionito, che solo in quell'esatto momento mi rendo conto che ha dormito in intimo.
Adesso il suo viso è a un centimetro dal mio. La bacio ed entrambi chiudiamo gli occhi. In questo bacio non c'è proprio niente di innocente, è tutto tranne che questo. È un bacio passionale, in cui mettiamo tutto l'amore possibile. Potremmo continuare a baciarci per un tempo che sembra un'infinità, ma tutto d'un tratto il mio telefono inizia a squillare, è mia madre. Devo rispondere. Ecco. Già me la sento che mi farà una ramanzina grossa quanto casa mia.
Mi stacco da Jenny, mi faccio un segno della croce e premo il tasto verde per rispondere.
"Alessio..." mi dice subito "Ma dove sei andato? Non ti fai sentire da ieri mattina!"
"Sono andato a Monza, da Jenny. Scusa se non ti ho neanche avvisato ma andavo di fretta, stavo perdendo il treno"
A queste parole, Jenny mi guarda con fare interrogativo. Certo, lei non sa ancora che cos'ho fatto per questa pazzia, ho rischiato proprio quello che pensavo io, per essere qui insieme a lei...ma troverò il modo di spiegarglielo.
"Come puoi andare via senza avvisare? Questa è casa mia e se decido che devi avvisarmi per andare da qualche parte lo devi fare!"
"Primo, si da il caso che QUELLA È ANCHE CASA MIA perché CI SONO CRESCIUTO VENT'ANNI. Secondo, attenta a come parli. Terzo, se ti dico che stavo andando di fretta e non potevo avvisarti subito, non potevo. PUNTO!"
"Si si sì vabbè. Almeno stai bene?"
"Si, ciao"
Riaggancio. Quando mia madre mi fa questo tipo di ramanzine non la sopporto proprio. Jenny resta li a fissarmi un po', prima di chiedermi come mai io non abbia detto subito a mia madre che stavo qui con lei. Ma nonostante questo fare interrogativo, mi accarezza la schiena, vedendo che sono un po' scazzato per la litigata al telefono. Mi rilasso alle sue carezze.
"Il fatto è che...Jè, lo sai anche tu come sono certi genitori. Se avessi detto subito a mia madre che venivo qui non mi avrebbe lasciato andare. Ma tu mi mancavi. Avevo bisogno di te come l'aria"
"Quindi hai detto solo adesso a tua madre che stai qui? Non l'hai avvisata subito?"
"Esattamente"
"E non si tranquillizzerebbe nemmeno se parlasse con mia madre? In fondo, siamo qui in casa con i miei genitori, anche se...preferirei mille volte..."
"Stai per dire qualcosa che mi farà arrossire?"
Jenny scuote la testa e poi, a sorpresa, mi bacia.
"A proposito, muoviamoci prima che mia madre venga a fare un'ispezione"
Quando esco dalla stanza per andare a farmi la doccia, Maria è in cucina a fare colazione. Mi saluta e si alza, per darmi gli asciugamani. Alla fine mi consegna anche un bellissimo accappatoio blu "Era di mio marito, ma non lo usa più" aggiunge accarezzandomi il ciuffo. Poi mi chiede che cosa preferisco per colazione. Non faccio in tempo a dirle che io e Jenny andremo al bar dove solitamente si incontra con le sue amiche.
"Almeno un caffè lo prendi, no?" mi dice, rendendomi conto che se avessi degli ospiti farei la stessa cosa.
"Un caffè si, grazie" rispondo sorridendo, e poi mi dirigo in bagno.
Subito dopo essermi lavato, mi vesto con la roba che ho tolto dalla valigia: una maglietta a maniche corte nera con delle scritte in corsivo blu e il collo a V, un bermuda di jeans grigio e le mie scarpe blu e beige. Mi metto la lacca per alzarmi il ciuffo ed esco dal bagno. Trovo Jenny lì ad aspettarmi. Mi accoglie con un fischio di ammirazione e un sorriso.
"E dove devi andare così? Sei troppo bello, devo per forza farti da bodyguard" mi sussurra.
"Quel ruolo magari spetta a me, che sono uomo" ribatto sorridendo.
"C'è sempre una prima volta, no? Dovremmo essere alternativi, a volte" mi sussurra, e poi è il suo turno di farsi la doccia.

My happiness || Jenny De NucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora