Capitolo 32

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Oggi è il nostro ultimo giorno insieme, stasera tornerò a Roma e lei continuerà la sua vita, senza di me. E io senza di lei. Un'altra volta.
Non ci sveglieremo più insieme la mattina, la sera non dormiremo nello stesso letto, non faremo più colazione insieme, non potrò più baciare le sue labbra ogni volta che mi va e non potremo più stuzzicarci e ridere come migliori amici.
Ci ritroveremo ancora a parlare attraverso una cazzo di videochiamata o i messaggi, e io non sono psicologicamente pronto.
A distogliermi da questi miei brutti pensieri è proprio Jenny. Ho appena aiutato sua madre Maria a lavare i piatti e a pulire la cucina, nonostante lei non volesse e mi avesse detto di starmene tranquillo. Ma mi dispiaceva non ricambiare, in qualche modo, la sua ospitalità, quindi l'ho fatto volentieri.
Jenny muove un braccio per richiamare la mia attenzione. Mi giro verso di lei e la guardo.
"Oddio, senti che idea che ho avuto!" esclama, sorridendo come una bambina.
Oh, merda. E adesso cos'ha intenzione di fare? Non vorrei pensare male. Infatti spalanco gli occhi, guardandola con curiosità.
"Devo farti vedere una cosa, ti piacerà" dice, e si alza dal tavolo, andando verso il corridoio.
Mi giro verso Maria, che è confusa quanto a me. La situazione è parecchio divertente.
Jenny torna con, in mano, una bicicletta. Oddio, non ci salivo da una vita e ora mi fa un certo effetto ritornarci!
"Mamma, noi andiamo, a dopo" dice, per poi trascinarmi letteralmente verso la porta d'ingresso (con la bicicletta in mezzo) mentre Maria ride, vedendo la mia faccia spaventata.
Quando usciamo dal palazzo, Jenny mi da la bici e mi guarda. Cosa cazzo ha in mente?
"Dai forza!" dice, tenendo il manubrio sinistro e sorridendomi.
"Non so cosa tu voglia che io faccia, ma non ho un bel presentimento. Sono almeno 9 anni che non vado in bici, guarda poi quant'è alta questa!" rispondo, fissandola con fare terrorizzato.
"Sali in bici, dai!" mi fa coraggio.
"Tu sei pazza! Vuoi farmi morire per caso? Ci sarà un motivo se non ci salivo da 9 anni" protesto.
"Tutto sta nel liberarsi della paura una seconda volta, come si dice, a volte ritornano" dice ridendo, facendo ridere anche a me.
Potrei riprovare. E alla fine annuisco, guardando Jenny negli occhi.
"E riproviamoci..." dico e lei mi lascia la bici. Salgo, e inizio a muovermi lentamente, pedalando, ma tutto d'un tratto, qualcosa non va. Mi ritrovo sdraiato sull'asfalto, con Jenny sopra di me. Si era messa accanto a me, seguendomi di lato, ed'è caduta perché ha cercato di riprendermi quando, a un certo punto, mi stavo sbilanciando.
Scoppio a ridere, poggiando la testa a terra, fregandomene altamente se siamo in mezzo alla strada.
Anche Jenny, che è sdraiata su di me, scoppia a ridere, buttando la testa all'indietro.
"Che idiota che sei! Ma ti ringrazio perché ti stavi sacrificando per me" esclamo ridendo.
Lei ride e mi stampa un bacio sulle labbra.
"E per questo devi darmi tutti i baci che voglio, va bene?" dice, con un sorriso.
Annuisco e lei fa uno dei suoi sorrisi più belli, mentre una strana, ma bellissima sensazione si fa spazio nello stomaco.
Proprio mentre Jenny sta per avvicinare il suo viso al mio, sentiamo una voce alle nostre spalle.
"Ma un po' di contegno, dai! Non potete fare queste cose in pubblico, in mezzo alla strada!"
La voce di Eleonora ci fa girare. Sta sorridendo, e con lei c'è anche Alessandra.
"Ed ecco che le tue migliori amiche vengono sempre nei momenti meno opportuni" dice Jenny, alzandosi.
Mi alzo anch'io e mi picchio le mani sul culo e sulle ginocchia per togliere lo sporco.
"Questi giovani d'oggi!" scherza Alessandra.
"Amiche care, cosa ci fate qui?" chiede Jenny, con un sorriso forzato.
"E che ci volete fare? Non riusciamo a stare senza di voi!" ci prende per il culo Eleonora, scherzando, e aggiunge "Venite a prendere un gelato al bar prima che Alessio parta?"
Jenny si gira verso di me, come per chiedermi che ne penso. Annuisco sorridendo.
"D'accordo, ci vediamo là" dice Jenny, baciando Eleonora e Alessandra sulla guancia.
"Vi lasciamo alle vostre cose sporche, a dopo" rispondono loro, e poi se ne vanno. Adoro quelle ragazze, sono troppo simpatiche, hanno sempre la battuta pronta, hanno anche la classica risata contagiosa, e quando passiamo del tempo con loro, è impossibile non ridere.
"Non farci caso, sono delle idiote" commenta Jenny ironica, accarezzandosi il collo. Si vede che sono migliori amiche, si vogliono molto bene, lo si nota anche da come scherzano, prendendosi per il culo a vicenda.
Sorrido. È così bella. Bellissima. Ed'è mia. Solo mia.
"Come te, d'altronde" ribatto, scherzando a modo mio.

My happiness || Jenny De NucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora