Capitolo 7

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Sento una stretta allo stomaco e di conseguenza stringo il cerchio, come per darmi sicurezza o forse forza...ok,non so neanche io perché lo faccio, forse per darmi una svegliata...

Lancio uno sguardo verso il pubblico, faccio un respiro profondo e entro, mettendomi in posizione iniziale.

Sento il battito del cuore nelle orecchie e l'ansia che si fa strada dentro di me.

Alcune persone del pubblico applaudono, questi attimo pre-gara  sembrano durare tantissimo, ma in fondo durano si e no cinque secondi e mezzo.

Sono praticamente in ginocchio, ho il cerchio poggiato sulla pedana appena dietro di me, e lo tengo con la mano destra.

Bip.

Sento il suono che annuncia l'inizio della musica e, quasi senza che possa rendermene conto inizio a muovermi.

Sento la mano sudata "scivolare" sul cerchio, mi alzo, facendo girare il cerchio sulla mia mano e faccio il giro in passè, facendolo prillo dietro la mia schiena, poggio il cerchio sulla mia spalla e lo faccio scendere, poi quando arriva alla vita lo sfilo facendo uno scenè. Faccio la spirale, il prillo e scendo in ginocchio infilandomi nel cerchio, faccio un rotolino e riesco, mi alzo e faccio l'equilibrio con la gamba a 90° gradi, durante quei tre secondi, mi contrentro di più sul mio sorriso, forse facendolo risultare un po' troppo malizioso e orgoglioso, e una giudice mi riguarda in modo interrogativo, ma dopotutto, non possono giudicarmi in base ad esso. In tutto ciò faccio scorrere lo sguardo sui giudici, ne sono veramente tantissimi.
Chiudo l'equilibrio in relevè e poi faccio il rotolamento ritornato in avanti e mentre il cerchio rotola, faccio la capovolta indietro sulla spalla, come torno in ginocchio il cerchio viene praticamente tra le mie mani e questo mi fa sorridere, felice dei miei risultati. Faccio due salti girati andando verso dietro, poi il cervo con il prillo e sento la musica "salire" afferro il cerchio a due estremità e faccio il lancio ribaltato scenè, poi mi ci infilo e faccio la ruota e la ruota sui gomiti.
Mi rialzo facendo un piccolo giretto e alzando il cerchio, poi faccio il prillo intorno al collo, la planche e poi, faccio il lancio obliquo, capovolta, come mi rialzo afferro il cerchio e una scarica di adrenalina mi attraversa la colonna vertebrale, non posso fare a meno di sorridere, tanti sacrifici, tanti allenamenti​, tante strillate dalle istruttrici, sono serviti a qualcosa, dopotutto!

Poggio il cerchio sulla caviglia e faccio tre passi "saltellando" mentre gira poi metto un piede sul cerchio, facendolo alzare (ditemi che avete capito)e lo prendo con la mano.
E poi viene la parte dove sbaglio più spesso, cerco di concentrarmi al massimo e poi faccio un lancetta piatto, mi ci infilo con le braccia e faccio la rovesciata avanti, il cerchio mi è rimasto alla vita!

Di solito in palestra mi cadeva quasi sempre...

Poi lo porto in alto e faccio il cosacco, lancio ruota saggittale che riprendo all'ultimo secondo e scendo in ginocchio, lo faccio prillare facendolo passare sulla mia testa, faccio un lancio piatto, mi metto in posa finale e aspetto che ricada sulle mie gambe, messe praticamente a cervo. Il cerchio si poggia su di esse e la musica finisce.

È andato tutto bene​.

Spazio autrice
Wow, ce l'ho fatta! Praticamente questo descritto sopra è il mio esercizio che ho portato alla nazionale, non è niente di troppo difficile però per me che ho iniziato a la più seriamente con il cerchio solo quest'anno è abbastanza significativo.

Spero di avervi fatto capire cosa pensa una ginnasta in pedana e cosa succede nella sua testa in quel minuto e mezzo.

Ps.: Vorrei aggiungere una foto, ma Watty non è d'accordo 😒

Bea ❤

Solo una ginnasta||Completata|| ~Wattys2017~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora