Daddy

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Louis amava il rosa e le gonne, le amava veramente tanto.

Adorava indossare le gonne in tulle, lo facevano sembrare una piccola principessina e Louis amava sentirsi una principessa.

Quella era una giornata speciale per lui e aveva cercato per tutti i negozi del centro commerciale, prima di trovare l'outfit adatto e sì, lo aveva provato sedici volte e ci aveva vatto circa un ottantina di foto, ma si trovava veramente carino con quelle cose addosso.

"Lou, andiamo, sei da tre ore lì dentro. Esci che ci sono già gli ospiti."

Il diretto interessato sbuffò appena e si lisciò la gonna con le mani, prima di uscire dal bagno e incontrare lo sguardo seccato di sua madre, che subito dopo si sciolse in un sorriso divertito.

Louis non aveva fatto fatica a sentirla come sua madre, Jay era veramente fantastica e nonostante lui fosse con lei e suo marito solo da pochi mesi, si sentiva già in una vera famiglia; non che ne avvesse mai avuto una, per essere chiari.

Sua madre e suo padre decisero di abbandonarlo al suo quattordicesimo compleanno, quando gli venne diagnosticata una malattia, una malattia che è simile a "Infantilismo" ma Louis non è bravo a ricordarsi le parole complicate, quindi deciderà di lasciar perdere, visto che Jay e Daniel lo amano così com'è.

"Mami, ho un po' paura." Balbettò il più piccolo, bloccando così la madre che stava per scendere al piano di sotto. "Magari m-mi prenderanno in giro, come fanno a scuola."

La donna sorrise dolcemente, prima di afferralo fra le braccia con forza e poggiare il suo mento fra i capelli del figlio.

"I miei parenti e quelli di Daniel sono delle persone fantastiche, davvero. Nessuno farà problemi, te lo prometto." Gli lasciò un buffetto sulla guancia, prima di allontanarsi e cominciare a percorrere le scale. "E muoviti a scendere, che sono tutti impazienti di conocerti."

Louis arrossì leggermente sulle gote, prima di annuire e cominciare a scendere le scale, rischiando così di scivolare sulle sue bellissime ballerine celesti che Jay gli aveva regalato qualche settimana prima.

Arrivò in sala con lo sguardo puntato su esse, le mani incrociate avanti a se e il ciuffo di capelli che scivolava sulla sua fronte, infastidendolo appena.

Con l'angolo dell'occhio riuscì a scorgere sei paia di scapre, ma quelle su cui si soffermò maggiormente erano delle Converse nere, probabilmente in quella stanza c'era qualcuno che doveva avere la sua stessa età.

"Okay, mamma, papà, Gemma, Anne, Des, Harry lui è Louis."

Si sentì in obbligo di alzare la testa quando vide una mano tesa sotto i suoi occhi, in attesa di stretta; alzò lo sguardo e incrociò due grandi bellissimi occhi verdi e dei bellissimi capelli biondi.

"Ciao, tesoro. Io sono Gemma." Strinse la mano alla ragazza e dopodiché cominciò a scogliersi con un po' tutti, rispondendo a domande riguardanti la scuola e i vestiti.

Sua madre aveva ragione, i loro parenti erano davvero delle persone in gamba, tutti si erano comportati molto bene con lui, tutti tranne Harry, Louis aveva scoperto che il ragazzo con le converse nere si chiamava così, era il fratello di Gemma, aveva dei bellissimi ricci morbidi e un bellissimo paio di fossette, ma era anche un gran maleducato, assolutamente. Lui lo conosceva già di vista, andava nella sua stassa scuola e faceva ginnastica con lui, era in quinta, invece lui era in seconda, quindi gli stava quasi sempre a debita distanza. Non era il tipo di persona che a Louis piaceva, troppi tatuaggi e piercing, gli faceva quasi paura.

Non lo aveva nemmeno degnato di uno sguardo, se non uno schifato quando si era abbassato per allacciarsi il fiocchetto delle scarpe, Louis non voleva odiarlo, lui non odiava quasi nessuno, però gli stava davvero tanto antipatico, ecco.

Ad un certo punto della serata, Louis aveva veramente tanto ma tanto sonno, erano quasi le dieci di sera e per lui era veramente strano stare svegli fino a quelle ore. Era seduto sul divano di pelle, in soggiorno e stava facendo veramente fatica a non addormentarsi.

Aveva le palpebre pesanti e stirngeva a se un peluche rosa, non si sentì di succhiarsi il dito come faceva quasi sempre prima di dormire, solo perché sentiva lo sguardo di Harry, seduto dall'altro lato del divano, bruciargli addosso.

"Moccioso, abbassati la gonna che le tue mutandine di VS non sono il massimo."

Sul viso del più piccino si creò una smorfia di tristezza, contornata da un rossore sulle gote, odiava quando qualcuno non apprezzava il modo in cui era vestito. Era l'unica cosa che poteva affermare di odiare.

Anche a lui non piaceva il modo in cui Harry era vestito, quei jeans e quella felpa non rendevano affatto il suo bellissimo fisico, però questo Louis non poteva dirlo, così si limitò ad abbassarsi la gonna e a mandare un occhiata a quello che doveva essere stato il suo nuovo cugino.

Sbadigliò una seconda volza, stringendo a se il peluche e portando alla bocca il famigerato dito che tanto bramavano le sue labbra, dimenticandosi di essere solo con Harry.

La prima cosa che il riccio notò fu' il pollice del ragazzo che scivolando fra le sue labbra, si arrossò appena, poi lo allontanò nuovamente e Harry sospirò pesantemente notando che quest'ultimo era ricoperto di saliva, proveniente da quella boccuccia ricoperta da lucidalabbra, così invitante.

Perché sì, si era trattenuto per tutta la serata, da quando era sceso dalle scale ballonzolando qua e la a quando poco prima, piegandosi, gli aveva mostrato per sbaglio il bordo delle sue mutandine rosa; e Harry aveva veramente poco auto controllo in quel periodo.

A fine cena a Louis era venuta la brillante idea di mangiarsi un lecca lecca alla fragola e Harry aveva fatto di tutto pur di non guardare quelle labbra così sottili prendere in bocca così dolcemente la pallina colorata, ovviamente aveva fallito miseramente.

Louis alla fine della serata si addormentò con la faccia schiacciata sull'erezione di Harry, con il dito in bocca e il peluche stretto fra le esili braccia.



OKAY: NON ODIATEMI.

So che il capitolo è veramente molto ma molto corto, però diciamo che è un inizio, più che altro per capire se potrei continuare potenzialmente questa storia, ecco. Spero vi piaccia. Bacioni.

Princess ||L.S||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora