6. Capitolo

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*IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE CONTENENTI ESPLICITO SESSO ETERO (LO SO RAGAZZE, CHE SCHIFO)*

Harry camminava per le strade di Doncaster stretto nel suo cappotto nero, lo sguardo rivolto verso il cellulare e i ricci a ricadergli sulla fronte, si sentiva stanco, veramente stanco di tutta quella situazione.

Si erano creati solo problemi da quando Louis era arrivato in famiglia e tutto sembrava andare sempre peggio, in più c'era di mezzo il fatto che il riccio volesse bene al più piccolo,

quindi non voleva spezzargli il cuore, ma finiva sempre per farlo.

Senza rendersene conto, si era ritrovato seduto su una panchina nel parco pubblico della piccola cittadina.

Qualche metro più in avanti, sulle altalene, c'erano due piccole bambine, gemelle, una di loro aveva un fiocco celestre fra i capelli mentre l'altra aveva un bellissimo cuore di plastica rosa

incastrato fra i ricci, le loro risate riempivano l'atmosfera di gioia.

Harry sorrise verso di loro, anche se effettivamente nessuno gli stava prestando attenzione, e decise di non voler tornare ancora a casa, sarebbe stato fuori ancora per qualche ora,

o al massimo avrebbe chiamato Liam per farsi qualche canna insieme, ma tornare a casa con una Gemma in crisi isterica non era una delle opzioni più appetibili.

I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti da un fastidioso rumore di masticare, il suo sguardo si bloccò proprio difronte a lui, dove una ragazza, finta bionda, era in piedi e stava sorridendo

a trentadue denti, interrompendosi solo per masticare una cewingum rosa.

Le sue labbra erano ricoperte da strati di gloss lucido, i suoi capelli biondi erano legati in una coda alta che faceva risaltare i suoi occhi neri, ma, quello che colpì maggiormente Harry non furono di certo

quelli, il suo sguardo caddè quasi immediatamente sul suo seno-enorme.- mezzo scoperto. Chiuse gli occhi per qualche istante, chiudendo le cosce con forza, non era quello il momento per farsi venire

un erezione, diamine.

"Ehi, ciao. Io sono Kaira, ti ho visto tutto solo qua e mi chiedevo perché un ragazzo così bello stesse qua per conto suo."

Il riccio si leccò le labbra e poggiò la schiena contro lo schienale della panchina, spalancando poi le gambe. La osservò ancora qualche minuto, era carina, veramente molto

carina e sembrava perfetta per dimenticare tutti i casini creati da Tomlinson.

"Potrei chiederti la stessa cosa."

Le gote di Kaira si arrossarono visibilmente e il suo sguardo scivolò verso il cavallo dei pantaloni del riccio, che mentalmente si diede il cinque, era fatta. Non che

avesse avuto dubbi, comunque.

Si alzò dalla panchina e sorrise appena, notando l'enorme differenza d'altezza, poi senza troppi giri di parole e poggiò la mano sulla sua testa facendo scorrere fra le dita i suoi capelli,

continuando però a mantenere il contatto visivo.

"Ti va di venire a casa mia? Ti offro qualcosa, se vuoi."

Mezz'ora dopo, Kaira era aggrappata al corpo del riccio, ancora entrambi completamente vestiti, la sua schiena era schiacciata contro la parete della propria camera, mentre il riccio continuava a lasciarle

baci umidi e succhiotti vari sul collo.

Una mano di Harry raggiunse il suo seno e ne strinse uno fra le dita, facendola gemere oscenamente contro la sua spalla, il cavallo dei pantaloni ormai stava esplodendo, così si sbrigò velocemente a levare

la cannotta e i jeans alla ragazza, e a levarsi i jeans e la camicia dal proprio corpo, per poi ritornare a schiacciare la ragazza sotto al suo peso, solo sul letto.

La ragazza ormai stava per mettersi a piangere dalla frustazione, il maggiore aveva la bocca concentrata sul suo capezzolo, lo morse leggermente e fece passare la lingua su esso quando la sua mano scorreva sul bordo

delle sue mutandine di pizzo viola, diventate troppo ingombranti.

"D-DIO." Strillò la ragazza, schiacciando la testa del riccio contro il proprio corpo.

Solo in quel momento il ragazzo si rese conto di quando fastidiosa fosse la sua voce, ma continuò comunque, si alzò dal letto, lasciando la ragazza distesa sul letto a prendere fiato, si inginocchiò

fra le sue gambe e le spalancò oscenamente, leccandosi e mordendosi il labbro inferiore.

Sentiva le mani tremare dall'eccitazione e sì, non solo quelle tremavano. (Scusatemela..)

Afferrò il bordo delle sue mutandine e le calò fino alle ginocchia, rivelando la sua intimità, dove cinque secondi dopo Harry aveva la faccia immersa.

Chiuse semplicemente gli occhi, rimase immobile, la mano sul proprio pene e la bocca impegnata a leccare la ragazza, che stava urlando come un mantra il nome

del ragazzo.

Quando Harry sentì le gambe della ragazza incominciare a tendersi, si allontanò, lasciando un bacio alla sua entrata, poi si calò i boxer e la guardò dritta negli occhi, si avvicinò al lato del

letto e le spalancò in pratica la bocca con la mano, infilando dentro ad essa il suo pene, aspettando subito dopo un segno positivo, cominciò a muoversi, tenendole i lunghi capelli fra le mani.

La sua testa era tirata verso dietro, la bocca rosa spalancata e gli occhi chiusi, si sentiva in paradiso, dio quando ne aveva bisogno.

Sentendo il liquido preseminale uscire dalla punta, si allontanò da lei e quest'ultima di girò di schiena sul letto, dandogli una bella visuale del suo sedere, dove Harry diede subito

uno schiaffo.

Si avvicinò a lei e si piegò verso la sua entrata, lasciandoci un bacio umido, poi allontanandosi portò una mano alla bocca di lei.

"Succhia." Ordinò mentre lei apriva la bocca e cominciava a leccare e succhiare tre dita del riccio.

Quando ebbero finito, il ragazzo la preparò adeguatamente, aspettando che si sentisse bene con tre dita dentro di lei; anche se non la conosceva affatto, nessuno doveva

soffrire.

Afferrò poi il preservativo offertogli dalla ragazza e se lo srotolò sull'asta, poi la inserì con un colpo secco dentro l'entrata di lei, che come risposta urlò di piacere, buttandosi verso i cuscini e

affondando la testa fra i cuscini.

Si spinse dentro di lei una decina di volte, con sempe più velocità, i ricci gli ricadevano avanti agli occhi e la bocca era ormai spalancata oscenamente, mentre con una mano stringeva un seno

della ragazza, che sembrava provare ancora più piacere del ragazzo.

Si svuotò dentro di lei in pochi minuti, urlando e gemendo il suo nome: "LOUIS"


Ehilà, ragazzuole.

In sostanza questo capitolo non è stato uno dei peggiori, e mi sta anche ritornando lo stimolo di scriverla.

Probabilmente la trama cambierà leggermente, allungerò i capitoli e non ci sarà così tanto sesso (pff.) però il nucleo sarà sempre quello eh, AAHHA.

Spero di vedere qualche commentino, mi farebbe molto piacere.

Baci.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2017 ⏰

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