Ormai era da giorni che non apriva quella chat.
L'unica vera chat che contava in quel telefono ormai vecchio e usato.
Gli mancava, cazzo se gli mancava.
Era stato un coglione, e lo ammetteva.
Per la prima volta, Suga stava ammettendo di aver commesso uno sbaglio.
Ci aveva messo tanto, sì, ma ora lo sapeva e l'aveva capito.
Aveva capito di aver trattato male quel ragazzo che, non faceva altro che farlo sorridere e ridere, e i sensi di colpa lo stavano mangiando vivo.
Era una sensazione totalmente nuova per lui, che freddo com'era, ora si stava esponendo alle fiamme del risentimento, sciogliendosi.
Era da più di un'ora che era seduto sul letto, col telefono accanto, nella speranza di una notifica, nella speranza di una sua notifica, ma nulla, non arrivava.
Aveva aspettato tutti quei giorni, e la consapevolezza che forse Jimin non gli avrebbe scritto mai più si faceva strada in lui ogni minuto che passava, trasformandosi in terrore.
Perché, pensare che quel ragazzo dai capelli arancioni non gli avrebbe più scritto, lo faceva star male e lo spaventava, come un bambino era spaventato dal buio.
Sospirò e si continuò a mangiare le pellicine delle unghie, abitudine che aveva fin da piccolo, quando l'ansia prendeva il controllo del suo corpo, e della sua mente.
Quei giorni erano stati tremendi perché, i suoi genitori l'avevano costretto a cercare un lavoro part-time solo al pomeriggio ( così sarebbe potuto andare anche a scuola) e i primi tre giorni dove era tornato a 'mani vuote' le botte erano raddoppiate, se non anche triplicate.
Poi finalmente, il quarto giorno, un signore abbastanza anziano lo aveva assunto per farsi aiutare a portare avanti il negozio di alimentari in suo possesso, visto che la vecchia età gli permetteva di stare in piedi fino a determinate ore.
E ovviamente Suga aveva accettato subito e tornato a casa, i suoi genitori non l'avevano toccato.
Poi però, si aggiunse il peso della scuola, e Suga arrivava alla sera stanchissimo e in quei momenti avrebbe pagato per vere una conversazione con Jimin che gli tirasse sù il morale.
Ma la conversazione non c'era e lui rassegnato si addormentava pensando a come le cose sarebbero potute andare diversamente.
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Painful。 Yoonmin
FanfictionDove la vita di in un ragazzo comune, si intreccia con quella triste e difficile di un ragazzo scontroso e stanco del mondo in cui vive. Text au! Park Jimin! Min Yoongi!