Capitolo 16. Il mio principe azzurro

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Dopo una notte intera a pensare al mio futuro sposo, forse avrei dovrei sposarmi, anche se non è quello che in realtà voglio dalla mia vita, ma ancora non ne sono sicura al 100% della mia scelta, penso che per dovrei limitarmi a stare un po' da sola, e parlare con le mie due amiche e con Samuel. Il giorno dopo venne a trovarmi proprio lui , il mio migliore amico, Samuel. Lo conosco dall'asilo, da quando venni adottata da quella famiglia. Per me, lui è molto importante. Erano le cinque di quel pomeriggio e ci trovavamo ad un bar in città. Lui: "Allora come va?" Io: "Bene grazie, tu tutto bene?" Lui: "Come al solito, volevi parlarmi..dai spara ti ascolto." Io: "Sai del probabile matrimonio?" Lui: "Si, e a proposito...quindi ti sposerai con quello!?" Io: "Non lo so ancora" Lui: "Lo ami?" Io: "Non è amor.." Lui: "Ho capito..Vabbè.." Io: "Capito cosa? Scusa?" Lui: "Che alla fine ti sposerai con uno che nemmeno conosci!" Io: "Ma chi, non ho detto questo." Lui: "Ti conosco..e penso che tu stia facendo un grosso casino. Se lo sposi, ti rovinerai la vita!" Io: "Ma come fai a dire una cosa del genere!?" Lui: "Ma non capisci!?" Io: "Capire cosa?" Lui: "Ti ho amato dal primo giorno che ti ho conosciuto. Ecco la verità. Ti amo! Sei contenta?" Io: "Io..." Rimasi di sasso, quando me lo disse con quel tono arrabbiato, in quel modo inaspettato. Non seppi cosa dire, ma lui si avvicinò piano piano a me, e quando mi fu abbastanza vicino, mi baciò. Io ricambiai quel bacio, che non era un semplice bacio, era più intenso, ma soprattutto era vero. "Mi spiace..non avrei dovuto..scusa" si scusa lui "No, tranquillo, avrei dovuto capirlo prima che eri interessato a me. È colpa mia.. . Edoardo non è l'uomo giusto per me.." dissi mortificata "Ma l'hai fatto. Lo so, non devi scusarti.. ." disse abbracciandomi "Sono mortificata, forse dovrei comunque sposarmi.." lo provoco "Ah..se lo pensi tu" annuisce con tono triste "Ma con il ragazzo che amo.. ." dico sincera, e lui rimane sbalordito "Lo pensi veramente? Ah bene! Ti ho preceduta.." disse quelle parole mentre si metteva in ginocchio, dinanzi a me, con una scatola chiusa, ma bella, piena di diamanti. Quando la aprì mi chiese con cinque parole quello che mi fece arrossire così tanto, che nemmeno io mi potevo riconoscere. "Vorresti diventare la mia Regina?" Io risposi di sì, e dopo mi mise l'anello di fidanzamento al dito e mi baciò una seconda volta, ma stavolta quel bacio era pieno di amore. Ci saremo sposati, ma avrei dovuto parlare con Edoardo, che in qualunque modo gliel'avrei detto sarebbe suonato sempre alla stessa maniera. La persona che amavo è sempre stata davanti ai miei occhi, colui che mi è stato accanto anche quando non ero regina, quello che mi ama non per i soldi e il titolo che ho ottenuto, bensì per quella persona che sono sempre stata, una semplice ragazza francese che ha sempre amato il suo paese non sapendo che un giorno si sarebbe ritrovata a governarlo, e che amava la sua vita, ma soprattutto che amava i suoi amici. Che amava LUI.

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