Esco di casa con ancora l'oscurità mattutina e un aria leggermente fresca prendo il telefono a seleziono la mia playlist "pullman" e parte Sleep On The Floor ,dei The lumineers e mi incammino verso la stazione con il volume al massimo.
Adoro la mia città la mattina presto, non so se è perché il cielo è ancora di quel azzurro notte pre alba, o perché dormono tutti, non si sente neanche una mosca, gli unici segni di vita che si possono trovare sono a un semaforo prima della stazione, nel quale si raggruppano le prime masse di zombi adolescenti svegliati troppo presto, e ovviamente io faccio parte di quel gruppo.
Arrivato in stazione vedo subito la così detta "carne fresca" ragazzini di 14 anni completamente euforici per cominciare il loro primo anno di scuola superiore, ma non vedo nessuno dei miei amici quindi decido di appoggiarmi al cartellone degli orari del pullman il quale di solito è in nostro posto di incontro, non vedo arrivare nessuno, quindi tiro fuori dalla tasca dei jeans il mio pacchetto di Marlboro e me ne accendo una e comincio a fumare mentre lentamente la stazione comincia a riempirsi di gente, a un certo punto vedo sbucare tra tutta la gente qualche ciuffo biondo ossigenato, è Zane indossa jeans e ina felpa leggera nera pero aperta per far vedere sotto una maglietta bianca, ha sul viso delle occhiaie abbastanza scure. Tolsi una cuffietta per parlarli
"buon giorno! non hai dormito molto vero?" Lo salutai.
"è?!, ...ah sì... buon giorno, comunque non molto, perché ?!"
"si vede hai gli occhi come quelli di un panda ah ah"
"devo smetterla di guardare le serie TV la notte"
"e già.."
"Steve?? È già arrivato?"
"no non ancora, sono arrivato per primo oggi"
"addirittura! Ahahah"
Non gli rispondo sono troppo stanco
"parli del diavolo, ...sta arrivando l'armadio coccoloso" esclamo Zane indicando dietro di me, mi voltai e vidi arrivare Steve.
Steve l'ho conosciuto l'anno scorso è in classe con me e anche lui ha un anno in meno ed è alto 1,84, è magrissimo, ha i capelli super ricci di un biondo scuro tendente al castano tranne l'enorme ciuffo mosso sopra la fronte che è di un particolare biondo miele. Con quel ciuffo sembra sia appena stato fulminato dalla corrente, lo tiene a lato ma non usa né lacca né cera così da non appiattirlo e far risaltare i ricci, anche comunemente chiamato il cespuglio, non parla molto anzi raramente dice qualcosa ma è la persona perfetta con cui confidarsi, ha un viso troppo giovane per la sua età sembra ancora un ragazzino e in più non gli ancora cresciuto nemmeno un pelo sul volto e ha la mania di mettere sempre magliette nere con dei disegni
"vi prego dimetti che uno di voi 2 ha un accendino! Vi supplico" esclamo Steve senza neanche salutare
"io sì, ma sta arrivando il pullman " gli risposi indicando la fermata
"uffa!" sbuffo Steve
"dai muovetevi prima che ci rubino i posti da 4" ribatte Zane incamminandosi verso la porta del pullman, buttai la sigaretta, e io e Steve lo seguimmo
Ci sedemmo nei posti da quattro, e il quarto posto l'occupavano i nostri zaini. Mentre aspettavamo che il pullman partisse chiesi a Zane e Steve
"oggi avete qualcosa da fare dopo scuola?"
"io devo tornare subito a casa" mi rispose Steve.
"ah ok allora fa niente, tu Zane invece?"
"io sono libero, perché? "mi domando con aria un po' diffidente e guardandomi nei occhi
"perfetto! Allora vieni in centro con me dopo scuola"
"a fare!?"
"ti ricordi che queste estate avevo cominciato a scrivermi con una amica di Beatrice"
"mmmm... Sasha?"
"sì lei, oggi vanno in centro con altre 2 sue amiche e non volevo andare da solo quindi...."
"quindi mi vuoi usare come spalla vero?" Mi rispose con un leggero sorriso
"esattamente! ahah"
"ma sei davvero sic..."
Non riuscì neanche a finire la frase che l'autista fece partire il pullman
"ripeti non ho sentito una beata minchia" gli risposi un po' incazzato
"volevo dire, sei davvero sicuro di voler conoscere altra gente?"
"credo di sì perché?" Non capisco dove vuole arrivare
"non lo so, provi ancora qualcosa per Margo?"
"non penso..."
Non la vedevo dalla festa di fine scuola.
"ti devo ricordare la telefonata del tuo compleanno?"
"No!! Non parliamo di quello che è successo al mio compleanno perché anche tu hai fatto la tua bella figura di merda"
"ok ok non ti arrabbiare"
"Non sono arrabbiato e solo che..."
"non sei sicuro di riuscire a vedere di nuovo Margo, vero?"
"già..." Gli risposi sotto voce
"non credo che sarà facile visto che va alla nostra stessa scuola" intervenne Steve
"lo so...lo so..."
Mi rimisi le cuffie e appoggiai la testa contro il finestrino, non avevo voglia di pensare al passato così mi feci trasportare dalle note dei Coldplay - Yellow. Mentre guardavo le montagne al orizzonte.
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Notturni
Teen Fictioni 16 anni sono gli anni più difficili e importanti della vita forse per Jacob anche di più... tra sesso, droga, alcol, le feste e i falsi amici chi sa come sopravvivere ?