Dipinti alle persone sbagliate

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"Non possiamo dirglielo adesso. Ci lascerebbe immediatamente e lo sai, e non voglio che accada." disse una voce a me familiare.

"Ma ormai ha 25 anni e non possiamo più tenerglielo nascosto." disse con fermezza quello che doveva essere mio padre.

"Cos'è che dovrei sapere? Sentiamo" intervengo, senza sapermi contenere.

"Oh, lou.. beh noi no-"

"Ehi, ci sei? Ti ho chiesto di farmene uno, mi senti?" mi urla nelle orecchie una voce stridula. Mi volto per vedere la persona a cui appartiene, e appena la vedo, strabuzzo gli occhi.
È una bionda super slanciata e vicino a lei c'è un ragazzo, o meglio un uomo, da come si può vedere notando gli abiti che indossa.

"Ti vuoi muovere a rispondermi? Ma lo sai chi sono io? Beh, ti do una rinfrescatina, sono taylor swift. Sto per impazzire!" urla lei disperata.

"Amore calmati, sul serio." risponde calma una voce roca.

"I-io.. si, s-scusatemi. Stavo pensando a una cosa e b-beh, ahahah" calmati louis, ce la puoi fare.

"Vuole un ritratto, signorina?" chiedo con tutta la calma possibile.

"No, sono qui per comprare un paio di scarpe. Ma va????!!" esasperata, batte un piede a terra, quasi rompendo i suoi tacchi vertiginosi.

"Va bene, mi scusi per l'attesa. Si sieda pure sulla sedia e assuma una posa a suo piacere, io intanto preparo i pennelli e tutto il mio materiale."
Mi giro di scatto per andare a prendere la mia roba, ma chi mi fa fare tutto ciò? Spero che se ne stia zitta almeno un po'.

Preso il tutto, inzio a far ballare i miei pennelli sulla tela. Quando dipingo, è come se fossi ancora nella mia stanza, con la finestra dietro e nessuno intorno. È come se ci fossimo solamente io e la tela.

Mentre resto concentrato, però, sento uno sguardo bruciare su di me. Volto la testa, e vedo l'accompagnatore della donzella che ho qui davanti a me. Incatena il suo sguardo serio al mio, e non posso fare a meno di perdermi dello i suoi occhi verdi smeraldo. Dopo alcune ore, o almeno a me così pare, se ne esce con un "Hai quasi finito? Avrei da fare, quindi muoviti."

Acidello il ragazzo.

Distolgo lo sguardo a malavoglia e mi sbrigo a finire, e una volta terminato il tutto, consegno il quadro alla stronzetta qui davanti a me che mi lascia il doppio dei soldi richiesti. Non mi lamento mica!

"Alla buon'ora, stavo per sciuparmi i capelli. Ci si vede!" dice d'un tratto lei mentre s'incammina andando non so dove. Il ragazzo che è con lei si gira velocemente verso di me e mi scruta attentamente, per poi girarsi ed andarsene. Devo dire che è stata la cosa più strana che io abbia mai fatto.

Il pomeriggio passa e così anche tutti i miei clienti, e a fine giornata posso dire di essere soddisfatto anche oggi per il mio lavoro. Sono riuscito a racimolare 400$ e non potrei essere più contento di così.

Ritorno a casa, e dopo aver fatto una doccia e aver ordinato due pizze, chiamo il mio amico Niall al telefono per chiedergli se veniva a dormire da me. Non fatevi strane idee! Semplicemente siamo amici da quando siamo nati, e abbiamo un rapporto molto stretto.

In chiamata

"Ehi ni, ti va di venire da me stasera? Domani è sabato e potremmo andare a farci un giro in spiaggia, se ti va. Portati anche il pigiama eh" dico io.

"Ma che pigiama!" e scoppia in una fragorosa risata. "Io dormo in mutande e lo sai, non puoi farci niente." Non posso fare a meno di ridere con lui, fin da piccolo adoravo la sua risata, è riuscita sempre a tirarmi su di morale nei momenti più oscuri. Lui c'è sempre stato per me e io non potrei esserne più felice.

Passiamo una serata fantastica insieme, come al solito. Ci addormentiamo nel mio letto ridendo e scherzando, intorno alle 3 di notte.

"Buonanotte, loulou." disse lui.

"Buonanotte nì" risposi.

Love is love //larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora