Capitolo 5

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-TN, hai visto Lev...- Hanji, appena entrata nella stanza di TN per chiederle se avesse visto il corvino, si trovò davanti una scena alquanto dolce e bizzarra.

Levi e la C/C erano stesi sul letto, lui con il naso fra i capelli della ragazza, mentre la abbracciava tenendola per il bacino, mentre lei con la testa sul suo petto.

La donna, alla vista di quella scena, cercò di contenersi, mettendo le mani sulla bocca e iniziando a saltellare in silenzio dalla gioia.

-Hanji! Hanji dove sei?- Erwin entrò nella stanza e la donna in questione gli tappò la bocca, indicandogli TN e Levi

Il biondo si tolse la mano della donna dalla bocca, prendendola per un braccio e tirandola fuori, chiudendo la porta.

In quel momento TN e Levi si svegliarono, ritrovandosi in quella posizione strana e ambigua.

Subito la ragazza avvampò, allontanandosi velocemente, mentre il corvino cadde dal letto, alzandosi però subito.

-non... non farne parola con nessuno!- le raccomandò, appoggiandosi al muro

-cos'è successo?- chiese lei, seria e spaventata

-io ti ho portata qui e, ho scambiato il tè con la camomilla e... sono svenuto- disse lui, completamente rosso in viso

TN capì che non l'aveva fatto di proposito, che era stato solo un effetto della camomilla, quindi annuì semplicemente, scendendo dal letto, abbastanza traumatizzata dall'esperienza, come lo era Levi.

Certo, chi non lo sarebbe dopo aver dormito con una persona che si è conosciuta quello stesso giorno?

Uscirono in silenzio dalla stanza, evitando di guardarsi, camminando a debita distanza.

Dai, ammettilo che ti è piaciuto dormire con lui!
No! L'ho conosciuto oggi!
Ma è un figo
No.

Così in silenzio andarono nella palestra, dove Levi presentò a TN il resto della squadra, le sembrarono tutti molto simpatici, infatti fece subito amicizia con loro, soprattutto Petra, la trovava gentile.

In un batter d'occhio si fece sera e anche l'ora di cena, quindi scesero tutti nella mensa, dove la ragazza si sedette con Eren e il resto del gruppo a parlare.

-ehm... ciao- un ragazzo un po' timido li richiamò, con le guance leggermente arrossate

Tutti si girarono a guardarlo, era moro, con un taglio sbarazzino [tipo Farlan] e gli occhi azzurri, semplicemente bellissimo.

-ciao, chi sei?- chiese TN, sorridendo gentilmente al ragazzo

-mi chiamo Alexander, Alexander Yoshimoto, sono arrivato stasera qui e mi chiedevo se potessi cenare con voi- spiegò, sorridendo in modo buffo

-certo, siediti pure!- disse Sasha, indicandogli il posto accanto a TN, fra lei ed Eren

Lui si sedette, posò il vassoio e iniziò a parlare con gli altri, soprattutto con TN.

Chi avrebbe mai pensato che quel ragazzo nascondesse un così grande segreto...

Per tutto il tempo che TN parlò con il ragazzo, il Caporale rimase lì a fissarli, non gli piaceva il fatto che stessero così vicini.

Quando la ragazza si alzò dal suo posto, anche il ragazzo si alzò, andandole dietro come un cagnolino, e questo infastidì il Caporale, che, in preda ad un attacco di nervi, non si accorse di star perforando il tavolo con una forchetta.

-ehm... Levi il tavolo- Hanji guardò stranita l'uomo che, con un "tch", si alzò, uscendo poi dalla sala, per andare a vedere dove fossero andati i due ragazzi

Iniziò a camminare a passo veloce per i corridoi, avendo come meta la stanza di TN.

Non appena si sporse verso un angolo per vedere, notò di come quel ragazzo, Alexander gli pareva di aver sentito, cercasse di affiancarsi il più possibile alla C/C.

Dato che erano nel dormitorio femminile e anche dei Caporali, decise di fare una cosa.

Voltò l'angolo, presentandosi davanti ai due, e, con sguardo arrabbiato, disse al moro -questo è il dormitorio femminile e dei Caporali quindi, a meno che tu non sia un superiore, ti ordino di andartene immediatamente.-

Alexander, spaventato, salutò velocemente TN e cominciò a correre verso il dormitorio maschile.

-Perchè?- chiese la C/C appena il moro se ne fu andato -Perchè l'ha fatto?-

-non può stare qui- disse il corvino freddo -e tu dovresti andare a dormire-

TN sentiva gli occhi pizzicare, lei voleva solamente trovare degli amici, e, come succedeva nel Wall Sina, a quanto pare non era concesso.

-quindi neanche qui posso avere degli amici...- sussurrò, girando lo sguardo

-ripeti, non ti ho sentito- le ordinò il Caporale

-quindi... neanche qui posso avere degli amici- ripetè lei, a voce più alta, guardando dritto negli occhi il corvino

-come?-

-mi ha sentito, Caporale, quindi anche qui non mi è concesso di avere rapporti- ripetè lei nuovamente, mentre una lacrima le rigava la guancia

Senza aspettare una risposta dal suo interlocutore, entrò in camera, chiudendo la porta a chiave, cominciando a piangere più forte.

Levi non sapeva se seguire l'orgoglio o l'istinto, voleva aiutarla, ma lui non aveva alcun tipo di rapporto con lei, non avrebbe neanche dovuto pensare di aiutarla, almeno però doveva chiederle scusa... ma scusa per cosa?

Sconfitto dal l'orgoglio, se ne andò, lasciando la ragazza nella stanza, lei e i suoi pensieri.

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