Labbra e Collane.

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Bacco, tabacco e Venere.
Mille vizi.
O forse, solo un paio.
La venere che voglio.
Labbra e collane.
Venere,
che trasforma i vizi in arte.
E l'arte inizia a vivere.
Vivo io.
Non c’è modo migliore di vivere.
Canne e posaceneri,
vino e bicchieri sporchi,
reggiseni e letti sfatti,
arte e genio,
Labbra e collane.
Lei.
I treni che corrono di notte.
I taxi, l'eroina nelle strade, i litigi dei gatti.
Il vino di scarsa qualità, l'ottima erba e le peggiori donne.
Il cielo spento.
Il sistema solare troppo vivo.
La notte, troppo corta.
È già mattina.
Ma, ho dei problemi a mettere
il cuore sulle cose.
Io che lo appoggiai,
sanguinante,
su ciò che eri,
perché sei,
magari sarai.
E con te ci passerei,
una vita.
Aspetterei la morte,
e venderei l'anima.
Marcirei nel paese dei balocchi,
ballerei un tango con i leoni,
vivrei, ci passerei,
una vita.
E dovrei parlare di amore.
Questo amore, così
sopravvalutato.
E questa volta sembra andare.
Basterebbero trenta o quarant'anni, di
notti spoglie.
Mettendo la testa apposto.
Non troppo, quanto basta.
E vivere.
O forse, ci potremmo dimenticare e
ritrovarci.
A vita conclusa.
Immaginare.
Sorridere, per poi piangere.
Chiedersi, « E a te,
com’è andata? »
Rispondendo a grandi linee.
Quindi, è una proposta
ufficiale.
Vuoi essere la mia arte?
I fogli sporchi di caffè,
il ghetto e i palazzi,
la città e le sue luci.
Partiamo.
Cresciamo nel modo sbagliato.
Facciamo l'amore.
Lottiamo.
Fino a quando non capiremo,
di essere al punto di partenza.
Raccoglieremo il sale,
dopo il pianto con
un cucchiaino sporco di caffè e rhum.
Ti chiedo troppo, forse.
Come quando,
Chiedo l'amore, ma voglio il porno.
Chiedo la tua presenza, ma voglio le mie mani,
così dure e rovinate, che ti scorrono lungo il corpo.
Chiedo le giornate con te, ma voglio le notti,
tra vestiti stropicciati ai piedi del letto.
Chiedo le risate, ma voglio le lacrime.
Chiedo le parole, ma voglio il silenzio.
Chiedo la verità, quando nascondo cento cose.
Chiedo tutto, e poi, mi basta questo.
Spogliati di tutto. Tieniti solo labbra e collane.
Il resto, chiamalo come vuoi.

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