Odio il lunedì. È l'inizio di una settimana che passa lentamente. L'inizio dei problemi...
-Ehi, Meg!-
-Maddie!!! Come stai? Ti fa ancora male il ginocchio?-
-No, è passato tutto.-
-Il mio aiuto è servito- dice ridendo
-Si, è proprio servito- dico sarcasticamente
-Come hai passato il fine settimana, Maddie?-
-Beh, niente di che, sono stata da mia nonna, ho incontrato un ragazzo, mi ha chiamato mio fratello Will...-
-Oh, come sta tuo....aspetta...HAI CONOSCIUTO UN RAGAZZO?!- urla
-Si, ma a tutti gli altri non interessava!- dico ridendo
-Come si chiama? Dove abita? Cosa fa? In che scuola va?-
-Calmati, Meg. Allora, si chiama...Layton, che ci fai qui?!-
-Oh mio Dio, Layton Jones!-
-Ciao, acidella. E ciao...-
-Meg, Meg...mi chiamo Meg!-
-Meg, piacere di conoscerti-
- Layton, te lo chiedo un'altra volta, che ci fai qui?!-
-Calmati, acidella. Mi sono solo iscritto in questa scuola...-
-Cosa hai fatto?!-
-Mi sono iscritto in questa scuola, sei sorda? Ti da così fastidio?-
-No, no. Mi fa piacere, ma come farai con la recitazione?-
-Me la caverò, stai tranquilla.-
**********************
-E quindi, la seconda guerra mondiale....--Io odio le lezioni di storia-
-Si, anche io Maddie. Ma spiegami una cosa, come vi siete conosciuti tu e Layton?-
-Venerdì sera, dopo che tu te ne sei andata, abbiamo incominciato a parlare, e poi abbiamo ballato...-
-Clarke, vuoi dire qualcosa?-
-No, professoressa.-
-Mi sembra che tu abbia molto da dire.-
-No, non ho niente da dire, professoressa.-
-Potrai parlare, con il bidello, fuori.-
-Okay, professoressa...-
Da un lato sono felice che io sia stata buttata fuori, non ce la facevo più a stare là dentro ad ascoltare la lezione di storia. Che ore sono? Le 12.30. Ah, menomale questa giornata sta finendo.
-Ehi acidella!-
-Mister Simpatia, buttato fuori già il primo giorno di scuola?-
-Eh si, almeno non devo stare a sentire una specie di cornacchia che parla.- dice ridendo.
-Tu? Qual buon vento ti porta qua fuori?-
-Il vento della lezione di storia, senti ti va di fare un tour della scuola?-
-Già me lo hanno fatto fare, però non mi dispiace...-
-Si, ma nessuno lo fa come lo faccio io- dico ridendo.
*****************
-Quella è l'area fumatori, sia i professori che alunni, vanno a fumare lì--Quella è la segreteria, dove il Bidello Sam, esplora, ogni santa ora, il suo dannatissimo naso-
-Che schifo-
-E quello è il mio posto segreto, vieni...-
Era una porta che conduceva direttamente al tetto della scuola. Da lì si vedeva tutta la città, riuscivi quasi a sentirti in pace con il mondo. Andavo lì, molto spesso, per rimanere sola. Soprattutto nei momenti più difficili.
-Clarke, è bellissimo...-
-Clarke? Cosa sei un professore? Almeno non mi chiami più con quell'odioso soprannome -
-Posso ritornare a chiamarti Acidella, se vuoi.- disse con tono sarcastico
-No, grazie Lay.-
Rimasi lì a guardarlo, la sua pelle illuminata dal sole, i suoi occhi verdi che riflettevano il panorama, i suoi capelli color cioccolato. Quando stavo insieme a lui, mi sentivo diversa.
- Acidella, ho capito che sono bellissimo, ma non c'e bisogno di stare a fissarmi in modo così evidente- dice ridendo.
-Perché devi essere così antipatico?- dico ridendo, mentre gli dò uno schiaffetto sul petto.
-E comunque non ti stavo fissando!-
-Si si, credici. Ma se quasi sbavavi...-
-Stavo notando che sei sporco-
-Dove?-
-Qua- dico avvicinandomi, pulendo con il dito una macchia di cioccolato all'angolo delle labbra.
Ci gurdammo intensamente. Ci avvicinavamo sempre di più.
La distanza tra le nostre labbra era quasi inesistente. Provavo una sensazione strana allo stomaco. Sentivo il suo respiro umido sulla mia pelle. I suoi occhi verdi che penetravano nella mia anima. Mi prese la mano.*Driiiiiiiiiiiin*
-La campana! Dobbiamo tornare alle nostre classi- dico allontanandomi di scatto da Layton.
-Cazzo!-
Perché la campanella doveva sempre rovinare tutto?! Era un momento perfetto, atmosfera perfetta e...BOOM...Mai na gioia time. Come poteva non esserci. Sono sempre sfigata
-Allora ci sentiamo, Clarke.- dice Layton mentre stavamo camminando per tornare a casa.
-Ciao Layton, ci sentiamo-
-Bene, niente più Mister Simpatia?-
-Ti dispiace così tanto che io ti chiami per nome?-
-No, anzi. Comunque, a domani Clarke-
-A domani Layton- scandisco bene il suo nome, e gli stampo un bacio sulla guancia
Lui rimase spiazzato, fermo. Non si aspettava questo. Provai una sensazione bellissima. Con lui mi sentivo me stessa.
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Two lives, one love
RomanceDue ragazzi Californiani. Lui, Layton Jones, ha intrapreso da poco una vita da attore, spavaldo, sicuro di sé, la solita anima della festa, donnaiolo, ma triste internamente. Lei, Madelaine Clarke, anticonformista, amante del rock, spontanea, e non...