Tutto cominciò ncio dopo l'arrivo di una lettera, quella lettera d'ammissione all'università di psicologia a Milano che ha cambiato la mia vita.
Una volta ricevutala, i miei genitori cominciarono già a preparare il tutto per mandarmi nella mia nuova residenza. Sapete, i miei genitori sono stati sempre così amorevoli con me, mi hanno sempre messo al primo posto (come giusto che sia), sono quasi i miei migliori amici se così si può dire. Beh ho detto "quasi" dato che nonostante io stia così bene con loro, non gli dico tutto ma l'1% rimane nascosto e viene rivelato solamente a Sana. Proprio così, lei è la mia migliore amica. La migliore amica che tutti hanno sempre desiderato, è bellissima, ha gli occhi verdi e la pelle olivastra, ha i capelli lisci marrone scuro ,è molto insicura di stessa, tutti i ragazzi le ronzano indietro ma lei non vuole mai avere una relazione perché vuole che il suo primo fidanzato sia il suo unico amore, il suo futuro amore. Io e sana siamo sempre state affiatate da quando eravamo piccole!
Con l'arrivo della lettera le cose cambiarono, io e Sana abbiamo preso strade diverse, siamo andate in due università completamente differenti: lei a Parigi e io a Milano. Purtroppo non potevamo vederci mai e l'unica cosa che ci permetteva di sentirci più vicine possibili era Skype, infatti ci stabilivamo un'ora precisa: le 22:00 di sera, così una volta dopo cena, dopo aver pulito le nostre stanze e aver finito lo studio ci dedicavamo interamente alla nostra amicizia, ci raccontavamo tutto ciò che ci era successo durante la giornata, nel modo più dettagliato possibile.
Quella lettera oltre a cambiare la mia amicizia, cambiò anche il comportamento della mia famiglia. I miei erano diventati più affettuosi di quel che erano, ma in un modo malinconico ed esagerato. Cercavano in tutti i modi di starmi più vicina possibile perché sapevano che dopo 30 giorni sarei partita per tre anni. Mia madre in particolare, cercava di nascondere quella mancanza che a poco si sarebbe presentata, ma non ci riusciva, lei non riesce a nascondere ciò che prova. Stava così male, ma allo stesso tempo era fiera di me. Cercava di compensare quella tristezza comprando vestiti e roba simili. Non ne abbiamo mai parlato direttamente, perché sapevamo che se lo avessimo fatto avremo pianto tutta la giornata, di conseguenza cercavamo di non pensarci. Mio fratello, di cui non vi ho ancora parlato, era l'unico con cui non avevo un buonissimo rapporto o almeno non come l'avevo coi miei,tant'è che dopo aver saputo che ero stata ammessa all'università le uniche parole sentite da lui furono "Brava siraj, ce l'hai fatta!", niente di più e niente di meno. Forse, nemmeno lui voleva far vedere che da un lato era dispiaciuto dato che la sua sorella minore se ne sarebbe andata per parecchio tempo via. Mio padre invece, ne parlava sempre con me, diceva che questo trasferimento era una tappa importante della mia vita, se non la più importante. Mi diceva che tutta la mia vita dipendeva da quello che avrei fatto li a Milano, mi raccomandava di seguire le giuste compagnie e di non lasciarmi trasportare da ciò che era sbagliato. Ed invece era proprio quello che feci, non che avessi avuto degli amici drogati o altro ma al contrario, i guai vennero quando frequentai il ragazzo più fantastico che io abbia mai conosciuto..
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Passione vietata
RomanceÈ la storia di una ragazza di nome "Siraj" , che partirà a Milano per compiere i suoi studi universitari, da quando atterrerà nella nuova città la sua vita cambierà attraverso una serie di fatti, sia negativi che positivi. Uno, se non quello più im...