Capitolo 5

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"E LORO?"

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19:10

Sbatto la porta violentemente e guardandomi attorno, il mio sguardo cade sul cartellone aperto sopra la scrivania.
È un capolavoro, realizzato con soli sette immaginini.
L

o scopo di questo progetto è ritrarre la mia vita, dalla mia infanzia alla mia attuale adolescenza.
Sono tutte immagini carine, ma proprio ora mi accorgo che in una di esse non ci sono solo io: c'è mia madre, un uomo e una bambina che avevo sognato, soltanto che è altrettanto piú piccola, è paffuttella con dei cortissimi capelli scuri, due piccoli riccioli le ricadono sulla fronte.

L'uomo invece è alto e giovane, con una muscolosa corporatura.
Ha dei capelli biondi, e grandi mani con in braccio me, ha un anello sul pollice, sul mignolo, e sull'anulare.

Stacco violentemente la foto dalla carta strappandola, ora l'unico modo per risistemarlo è riattacare la foto dove era.

E ora cosa dico a tutti quelli che mi chiederanno chi sono?
Cosa dovró dire: che mia mamma chissà quanti fidanzati avrà avuto.
Dio bono!!! Dovevo essere più attento un'ora fa piuttosto che avere gli occhi sul telefono.

Mi alzo dalla sedia girevole, prendendola dallo schienale e spingendola contro al muro.
Mi avvio in direzione della finestra ma in fretta e furia esco di camera.
Le mie gambe ad un passo dalla soglia si fermano, facendomi deglutire e calmandomi, la fredda maniglia, quella strana sensazione di gelido sale dentro di me, percorre il mio metro e settanta, e arriva ai miei neuroni, riportandomi alla tranquillità.
Ritorno indietro saltando sul letto, e attraverso un'accurata categorizzazione mi ricordo che da piccolo un giorno ritornato da scuola ho trovato una busta nella casetta delle poste, però mentre la aprivo mia madre mi venne incontro e me la ritirò dicendomi che fosse un photoshop per un regalo per una sua amica.

Ma chi sono loro due?
Afferro il telefono dal comodino e scendo in fretta le scale posando ogni secondo il mio trentanove di piede, mi fermo davanti la figura di mia madre in salotto che fa zapping, la sua chioma rossa mi fa pensare al sui carattere, se non si arrabbia tenne per cose inutili è una madre perfetta anche se so che qualcosa l'ha fatto diventare così, decido di non disturbarla senza un valido motivo perché non mi vorrá rivelare nulla su questi sconosciuti, devo indagare da solo e scoprire il legame che ci unisce.

D

evo chiederlo alla sconosciuta, tutto quello che mi serve è scoprire dove abita questa ragazza.

Ad un angolino della foto c'é scritto:
"Fine '99.
Famiglia al completo."
Ma che razza di scherzo è questo!
Chi sono loro?

Mio padre è morto quando avevo solo un anno, all'inizio '97, e io sono figlio unico, questo è l'unica cosa che so, me l'ha raccontato mia madre.

<<Devo scoprire cosa c'è dietro a tutta questa storia>> dico sbattendo un pugno sulla scrivania.

Domani mattina la cercherò per tutta la scuola, dopo aver esposto la mia ricerca di storia.
Arrotolato il cartoncino di carta lo poso sotto il letto, metto al loro posto le penne, lapis e gomma e faccio cartella.

Famiglia Sperduta (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora