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- come hai fatto a capirlo? Che ero io- chiese sara sistemandosi la cravatta e i guanti - be, Mimi ti aveva portato a vedere i sistemi di sicurezza e avevi visto il codice per i laser, poi, quando al parco stavi per inciampare hai avuto dei riflessi straordinari , e poi ti fa comodo avere come migliore amica la nipote di Zaza, mossa astuta-,- io non le sono amica per lavoro! - disse sbattendo il piede sul tavolo e puntando il pugnale alla gola di Lupin - e ora...- lanciò il pugnale contro Jigen, lui lo schivò, e il pugnale colpì il cappello - devi morire!- prima che potesse scagliarsi contro il pistolero, goemon la tenne ferma - jigen, si può sapere cosa hai fatto a sara?- chiede il samurai , e Jigen si avvicinò alla ragazza - tu eri morta - disse guardandola da sotto il cappello - sono difficile da uccidere , e poi quella arrabbiata dovrei essere io! Mi hai accusata ingiustamente! Mi fidavo di te!- gli tirò un calcio al ginocchio, con uno Strattone si liberò dalla presa di goemon e si sedette accavallando le gambe - avete del whisky? Del rum? Mojito?- Lupin le porse del whisky, che bevve tutto d'un fiato - grazie - Lupin guardò entrambi curioso - cos'è successo tra voi due?- jigen prese la parola - è successo poco tempo prima che ci conoscessimo ,ero in missione qui a tokyo, e come partner mi avevano affidato sara, dopo un pò di tempo siamo diventati amici, un pò più intimi nel tempo, però un giorno lei mi ha tradito e ho quasi rischiato di morire!-,- te lo vuoi ficcare in quella testa che io non ho spifferato niente?! -,- certo come no, sei come tutte le altre donne,meschina e bugiarda - Lupin li bloccò prima che si azzuffassero di nuovo - poi cos'è successo?-,- quello che dovevamo uccidere mi ha detto che avevano ucciso quella là, e io ci ho creduto, poi non l'ho più vista - sara si alzò di scatto lasciando cadere il bicchiere e tirando un ceffone a Jigen - ahi! -,- QUELLA LA?! SAI BENISSIMO CHE ODIO QUANDO LA GENTE MI CHIAMA COSÌ - la voce le tremava, e senza farsi vedere corse verso la prima stanza che aveva trovato , e ci si era chiusa dentro sbattendo la porta - guarda te, è andata proprio in camera tua - disse goemon , che aveva ascoltato tutto da dietro le quinte - stasera dormo sul divano , tch - si sdraiò sul divano e si calò il cappello sul viso - e invece vai da lei e fate pace- Lupin prese Jigen e lo lanciò nella camera , chiudendo poi a chiave a porta .
- cosa ci fai qui?!-gli lanciò addosso la sedia , che schivò per un pelo.
Sara era seduta sul letto in intimo , pronta per andare a dormire - Lupin vuole che facciamo pace - disse sedendosi alla base del letto - tanto l'anello non ve lo do ,perché per vincerlo avresti dovuto uccidermi - disse indicando la scatolina sul Comodino.
Jigen si girò a guardarla, e vide che aveva tirato fuori il telefono, e che scorreva tra le notifiche alla ricerca dei messaggi di Melanie.
Tirò fuori un paio di cuffie dal cappello a cilindro e le collegò al telefono e poi se le mise sulle orecchie , ignorando completamente Jigen - senti, anche io vorrei capire perché mi hai mentito- disse strappandole il telefono dalle mani - ridammelo! -era aperto sulla galleria .
Era piena di foto di lei e Jigen pochi anni prima .
Lei aveva i capelli lunghi fino alle spalle , l'altezza era sempre rimasta la stessa, e ogni volta che li vedevano per strada li scambiavano per padre e figlia.
Jigen sorrise quando rivide la foto che avevano scattato sulla statua della libertà.
Lei era uscita dalle finestre sul punto più alto, e si era arrampicata su per il braccio della statua.
Jigen quel giorno aveva preso vari infarti , anche perché dopo quando l'aveva raggiunta erano caduti e rimasti appesi alla donna finché non arrivò qualcuno a soccorrerli.
Quella stessa sera Jigen non le aveva rivolto la parola , e lei lo supplicava chiamandolo paparino, e la serata finì con loro due abbracciati circondati dalle piume dei cuscini, dopo aver fatto la lotta coi cuscini .
- io...Non ho detto niente, semplicemente mi avevano attaccato una cimice addosso , io non ti avrei mai tradito, ma tu invece di credermi hai fatto di testa tua, rischiando di morire, poi quello stronzo ti ha detto che ero morta per darti il colpo di grazia , e tu hai creduto alle sue parole e non alle mie , e prima mi hai chiamato "quella la "- si portò le ginocchia al petto e le strinse , poggiando la testa sulle ginocchia .
Jigen non le staccava gli occhi di dosso .
La pelle era piena di segni violacei, tagli e cicatrici , e sulla pancia riusciva a scorgere una piccola tartaruga .
Si avvicinò e le mise il braccio attorno alle spalle - scusa - le sorrise , ma lei continuava a fissarsi i piedi , facendolo sospirare , e si alzò , dirigendosi alla porta - sappi che non ti perdonerò così facilmente , dovrai faticare per tornare a essermi amico , ma comuqnue, sappi che non potrei mai mentirti, perché mi fido di te - disse , e Jigen sorrise - sfida accettata, Milord - cercò di aprire la porta e uscire in modo teatrale, ma Lupin l'aveva chiusa a chiave - cazzo - sara gli si avvicinò e tirò fuori da dietro l'orecchio un ferretto, e scassinò la serratura , per poi riprendersi il cellulare - sei un ladro si o no?- e gli chiuse la porta alle spalle .
- allora?- chiese Lupin che si stava dirigendo in camera - tutto sistemato, più o meno, dio non la ricordavo così cocciuta e vendicativa -,- le donne cambiano , 'notte- e andò in camera , ma prima di chiudere la porta si sporse - jigen, devi ancora rimuoverle il proiettile sulla spalla - e chiuse la porta .
Anche goemon stava andando nella propria stanza, e fujiko era ancora sotto shock per il fatto che Milord fosse una ragazza.
Jigen si alzò e bussò alla porta della propria stanza - che c'è? -,- devo toglierti la pallottola - e senza aspettare la riposta entrò.
Si accorse solo ora della ferita che le aveva procurato , e lei gli lanciò contro il cuscino - insomma vuoi imparare ad aspettare , capra!- jigen sospirò, se non lo chiamava Jigen o paparino lo chiamava capra , per via della barba .
Si sedette accanto a lei, che stava finendo di mettersi la camicia bianca per dormire.
Le arrivava fino alle ginocchia, il che la rendeva ancora più bambinesca .
- scopri la spalla - la ragazza obbedì e Jigen le rimosse la pallottola, le altre due si erano conficcate nel giubbotto -grazie - sorrise e si sistemò la camicia.
Aveva ammucchiato tutti i cuscini in un angolo , e aveva tirato fuori anche il piumone, come se volesse stare comoda e morbida in mezzo a tutta quella morbidezza - non hai caldo?-,- jigen siamo a gennaio dio - si mise sotto le coperte, e si girò su un lato mettendosi in posizione fetale .
- che ci dai ancora qui?- chiese senza nemmeno aprire gli occhi - è la mia camera - con un calcio lo fece cadere dal letto -dormi per terra - ,- gngn- si alzò e spense la lampada - 'notte- ma sara lo afferrò per il lembo della giacca - riaccendi subito la luce - disse spaventata - giusto, la tua paura del buio - riaccese la lampada e le accarezzò i morbidi capelli - 'notte- ,-'notte - jigen uscì e si sistemò sul divano , mettendosi il cappello sugli occhi ,prendendo sonno poco dopo .

♤STOLEN HEARTS♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora