Il mio nome è Alejandro, Alejandro Martina de Roça Miranda, per gli amici "Leo".
Vivo insieme alla mia famiglia a Green Town un piccolo e grazioso villaggio nei dintorni di San Diego e siamo mia madre Hellen che è Americana, papà Ràmon che è in parte Inglese e in parte Messicano, Io e Jumbo il mio criceto.
Con noi c'è anche nonna Helizabeth che si è trasferita da noi dopo che è rimasta sola.
lei e mia madre gestiscono un negozio di antiquariato pieno zeppo di cose strane, oggetti,mobili e persino vestiti a volte di dubbio gusto ma, alla gente e soprattutto ai turisti piacciono molto.
Mio padre invece è un'ingegnere, progetta e realizza ponti, purtroppo per seguire i suoi lavori è spessissimo lontano da casa ma in qualunque posto si trovi non dimentica mai di telefonare a casa ogni sera.
quando arriva l'estate tutti i miei amici vanno in vacanza dai loro nonni o parenti ed io rimango da solo così ne approfitto per coltivare la mia passione "la pesca".
Proprio durante una di queste vacanze mi accadde una cosa straordinaria che avrebbe cambiato la mia vita.
Voglio raccontarvi la più bella avventura che mi sia mai capitata.
Pescare è la nostra passione,mia e di mio padre, oltre al basket si intende, insieme abbiamo trovato un posto speciale dove si possono pescare tanti pesci, per arrivarci bisogna attraversare il bosco poco distante dal villaggio,a quel punto mi inoltro nel fitto della vegetazione e poco dopo mi ritrovo in una radura coperta di erba alta e fitta.
Lì lungo il margine della radura dove crescono grandi cespugli di more, scorre un profondo ruscello che cadendo da una grande roccia formando cinque piccole cascate riversandosi nel laghetto sottostante pieno di pesci.
Come ogni giorno mi recai lì a pescare mentre mi avvicinavo alla radura, da lontano scorsi la figura di un'omino con un vecchio cappello di paglia seduto sul bordo del laghetto a pescare.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui senza salutare, ero molto arrabbiato, il mio posto segreto non era più tale,mi chiedevo come cavolo avesse fatto a scoprirlo.
Mi misi a pescare, ogni tanto con la coda dell'occhio cercavo di guardare nella sua direzione e vidi che teneva i suoi piedoni nell'acqua!
Come se non bastasse, i pesci abboccavano al suo amo di continuo forse per fuggire dalla puzza dei suoi piedi!
Ogni volta che lanciava la lenza tirava su un pesce per poi ributtarlo in acqua,mi faceva rabbia.
-Che bel fresco- disse il vecchio.
-L'acqua è di un colore splendido...e quanti pesci!- aggiunse.
Io ero arrabbiato e non mi andava di conversare con uno sconosciuto,quindi gli risposi per le rime.
-Ma che dice?, l'acqua non ha colore,è trasparente e basta!-
Fui molto sgarbato e lui invece di prendersela sorrise divertito e rispose:
-Figliolo, ogni cosa ha il suo colore.- Si alzò.
Lo guardai allontanarsi, quando fu al centro della radura si voltò verso di me,alzò la mano per salutare e disse:
-Ciao Leo,a presto e...Buona pesca!-
Improvvisamente arrivò una forte folata di vento e non lo vidi più, era sparito.
Buona pesca,mi ha detto buona pesca!?non posso crederci!lo ha fatto a posta,non si augura Buona pesca a un pescatore!porta jella,lo sanno anche i bambini!
E così fu, non riuscii a pescare nemmeno un misero pesciolino!
Me ne andai sconsolato e arrabbiato, calciando tutti i sassi che incontravo.
Arrivai a casa che era già buio.
YOU ARE READING
La Pietra Di Thillion (Sotto revisione)
Adventure[Descrizione in corso] VI PREGO DI NON COPIARE/RUBARE LA STORIA NÈ L'IDEA, AVENDOLA SCRITTA INSIEME A MIA MADRE CI TENGO MOLTO E NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE VEDERE QUALCUNO CHE RUBA UN FRUTTO DI TANTO LAVORO.